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Arnaldi Ivan
INDICE DEL VOLUME
Introduzione. La bottega dell’artista 1
I. Una vita 25
La giovinezza, p. 25 - La maturità, p. 41 - La vecchiaia, p. 61
II. Nel segno dello scorpione 73
III. La vita romana 81
IV. Il sacco di Roma 101
V. Le confessioni di un figlio del secolo 111
Un uomo di vita, p. 111 - Una vita violenta, p. 120 - Una vita indecente, p. 129
Introduzione. La bottega dell’artista 1
I. Una vita 25
La giovinezza, p. 25 - La maturità, p. 41 - La vecchiaia, p. 61
II. Nel segno dello scorpione 73
III. La vita romana 81
IV. Il sacco di Roma 101
V. Le confessioni di un figlio del secolo 111
Un uomo di vita, p. 111 - Una vita violenta, p. 120 - Una vita indecente, p. 129
- Una vita randagia, p. 143
VI. Due passi da antologia 153
La fuga da Castel Sant’Angelo, p. 153 - La fusione del Perseo, p. 161
VII. Una gran bella vita 173
VIII. Il trionfo della vita 183
VI. Due passi da antologia 153
La fuga da Castel Sant’Angelo, p. 153 - La fusione del Perseo, p. 161
VII. Una gran bella vita 173
VIII. Il trionfo della vita 183
A un tempo municipale e cosmopolita, artista sommo e uomo di invincibili istinti plebei, Benvenuto Cellini fu cortigiano al servizio dei potenti e strenuo difensore della sua indipendenza d’artista, erede di una gloriosa tradizione artigiana — legata a un faticoso apprendistato di bottega — e artista-imprenditore che si serve di manovalanza bruta per l’esecuzione di progetti grandiosi.
Di tutte queste contraddizioni il libro di Ivan Arnaldi restituisce un quadro di straordinario interesse, intessuto di testimonianze d’archivio e attento ai dati della storia materiale: dalle paghe degli artisti e dei garzoni alle tariffe delle cortigiane a Roma, dalle leggi che tendono a limitare l’esercizio della sodomia ai modi attraverso i quali si viene disciplinando l’uso del coltello.
Accanto a una folla di personaggi minori e maggiori, particolare rilievo assumono i luoghi dove la vita di Cellini si svolse: Firenze, dove nasce nel 1500 ed è avviato dal padre agli studi musicali; Roma, dove si reca a più riprese prima e dopo il tragico sacco del 1527; Parigi, dove è accolto con i massimi onori da Francesco I che lo degna della sua confidenza; e ancora Firenze, dove coglierà il trionfo del Perseo a servizio della restaurata autorità dei Medici.