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Bosco Umberto
INDICE GENERALE
Gli affetti familiari di Dante nella «Commedia» 9
La magnanimità e il «trapassar del segno» 29
La svolta narrativa della «Commedia» 47
Idee poche e modeste ma chiare sulla poesia didascalica
e scientifica della «Commedia» 53
Teologia e ultra-teologia negli ultimi canti del «Paradiso» 61
La gara coi classici latini (canti XXIV-XXV dell'«Inferno») 93
Alternanza degli stili nella decima bolgia 109
Recupero e reinterpretazione dello stilnovo nel «Purgatorio» 137
Dante e la novellistica del suo tempo 155
Dante e il teatro medievale 169
Quattro note al I canto dell'«Inferno» 187
Marco Lombardo (c. XVI del «Purgatorio») 197
L'idillio sacro: Matelda (c. XXVIII del «Purgatorio») . 211
Domesticità del «Paradiso» (Lettura del c. XIV) 239
Problemi e prospettive di un’«Enciclopedia dantesca» 263
Nota bibliografica 279
Indice dei nomi 281
Passi delle opere di Dante discussi o citati 289
Gli affetti familiari di Dante nella «Commedia» 9
La magnanimità e il «trapassar del segno» 29
La svolta narrativa della «Commedia» 47
Idee poche e modeste ma chiare sulla poesia didascalica
e scientifica della «Commedia» 53
Teologia e ultra-teologia negli ultimi canti del «Paradiso» 61
La gara coi classici latini (canti XXIV-XXV dell'«Inferno») 93
Alternanza degli stili nella decima bolgia 109
Recupero e reinterpretazione dello stilnovo nel «Purgatorio» 137
Dante e la novellistica del suo tempo 155
Dante e il teatro medievale 169
Quattro note al I canto dell'«Inferno» 187
Marco Lombardo (c. XVI del «Purgatorio») 197
L'idillio sacro: Matelda (c. XXVIII del «Purgatorio») . 211
Domesticità del «Paradiso» (Lettura del c. XIV) 239
Problemi e prospettive di un’«Enciclopedia dantesca» 263
Nota bibliografica 279
Indice dei nomi 281
Passi delle opere di Dante discussi o citati 289
Anche qui Dante è «vicino»: nell’agitarsi delle sue passioni e nel sommuovere dei propri affetti familiari, nella esaltazione del concetto di magnanimità (anzi della sua «figura poetica ed emozionale»), nel timbro didascalico e scientifico del poema, nella complessità del pensiero teologico analizzato con straordinaria sicurezza di riscontri e di citazioni.
Le «lecturae», poi, di canti danteschi si distinguono per nitore formale e acutezza ragionativa, sviluppando magistralmente i ben celebri proemi ad ogni canto dettati dal Bosco per la edizione lemonnieriana del poema: rapporti col mondo stilnovistico e col teatro medievale, ricostruzioni di figure, esegesi puntuali di versi, analisi di strutture. Il poeta è sempre rivisto con mirabile vicinanza di sentire e di pensare, e queste Altre pagine dantesche si iscrivono come uno dei più alti contributi della dantologia italiana nel ventennio seguito al centenario del 1965, un ventennio culturale che ha visto Bosco tra i suoi protagonisti più attivi e disinteressati, con un impegno costante che è cessato soltanto il 25 marzo 1987, giorno della sua scomparsa.
Giorgio Petrocchi