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Disch Maddalena
Giulio Paolini. Catalogo ragionato
Testo in italiano e in inglese. Nella controfront.: Castello di Rivoli; Fondazione Giulio e Anna Paolini
Milano, Skira, 2008, Archivi dell'arte
2 volumi, cm 28.5x24.5, pp. 494-(2), pp. (8)-[495-1099]-(1), illustrazioni a colori e in b/n, cartonato illustrato, sovracoperte in plastica trasparente, cofanetto illustrato, fascetta
Perfetto esemplare
€ 550
Dal suo primo quadro, Disegno geometrico, considerato dall’artista come la sua vera “opera prima”, fino alla fine del 1999, individuato come linea d’orizzonte nell’impossibilità editoriale di includere anche le opere successive, il Catalogo ragionato annovera 837 lavori di cui è stato possibile ricostruire un “identikit” e allestire un “documento di identità”. La parte principale comprende la schedatura di base delle opere – dati tecnici, ubicazione attuale e provenienza – accompagnata da un’immagine e da un commento integrato con dichiarazioni dell’artista. La storia espositiva e la bibliografia delle opere seguono in appendice a questa sezione centrale.
Il Catalogo ragionato è introdotto da alcune riflessioni dell’artista e da un breve saggio dell’autrice. In chiusura del secondo volume, una biografia inedita ripercorre la formazione e la carriera di Giulio Paolini, seguita dall’elenco completo delle esposizioni e da una bibliografia analitica.
Il progetto, nato nel 2000 per iniziativa di Ida Gianelli, è stato reso possibile grazie al sostegno del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Elaborato in stretta collaborazione con l’artista, il Catalogo ragionato costituisce la prima pubblicazione edita dalla Fondazione Giulio e Anna Paolini.
Giulio Paolini (1940) ►
La sua ricerca verte su alcuni aspetti fondamentali che interrogano la concezione e la visione dell’opera d’arte. Dalle prime indagini intorno agli elementi costitutivi di un quadro alle successive riflessioni sulla figura dell’autore-spettatore e sul momento dell’esposizione, fino alla considerazione dell’opera come catalogo delle sue stesse potenzialità, il suo lavoro focalizza l’opera d’arte come annuncio e attesa di una rappresentazione differita a tempo indeterminato, mettendo in scena il “teatro” che presiede al manifestarsi dell’opera al nostro sguardo.
Maddalena Disch ►
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