Milano, Feltrinelli, 1969, I Narratori, 159 cm 20.5x12.7, pp. 322-(2), cartonato, fascetta: «Sfrenatamente romanzo!» Prima edizione. Alcuni numeri a penna sulla fascetta, il volume è in ottimo esemplare
Questo romanzo così "diverso da tutto" ha (letteralmente) scritto, un pezzo dopo l'altro, il proprio autore►
mentre questi leggeva altri libri, sfogliava diversi periodici, ascoltava musica (e le idee del tempo), visitava musei e catastrofi, assisteva a parecchi decessi, progettava un film smodatamente comico su un Imperatore romano con quattro mamme (e un precettore, e un pontefice e tanta, tanta decadenza) che va a Ostia per un weekend-con-delitto e dopo molti straordinari accidenti lungo la strada, in una villa, e in un tempio con la collaborazione di Ubu Roi e di Zarathustra diventa dio la domenica pomeriggio.
Ma in questo plot nemico della Storia e degli Illuminismi deliranti e delle Scienze repressive le trame sono poi diverse, fitti e numerosi gli spessori: griglie e cavità disparate moltipllcano i livelli delle provocazioni culturali sostituendo a ogni analogia fra Antichità e Attualità (con la pretesa, magari, che si spieghino a vicenda...) l'identità e le figure di un repertorio limitato di combinazioni retoriche e di un campo sfrenato d'invenzioni fantastiche.
ha (letteralmente) scritto, un pezzo dopo l'altro, il proprio autore►
mentre questi leggeva altri libri, sfogliava diversi periodici,
ascoltava musica (e le idee del tempo), visitava musei
e catastrofi, assisteva a parecchi decessi,
progettava un film smodatamente comico
su un Imperatore romano con quattro mamme
(e un precettore, e un pontefice
e tanta, tanta decadenza)
che va a Ostia per un weekend-con-delitto
e dopo molti straordinari accidenti
lungo la strada, in una villa, e in un tempio
con la collaborazione di Ubu Roi e di Zarathustra
diventa dio la domenica pomeriggio.
Ma in questo plot nemico della Storia
e degli Illuminismi deliranti e delle Scienze repressive
le trame sono poi diverse, fitti e numerosi gli spessori:
griglie e cavità disparate moltipllcano
i livelli delle provocazioni culturali
sostituendo a ogni analogia fra Antichità e Attualità
(con la pretesa, magari, che si spieghino a vicenda...)
l'identità e le figure
di un repertorio limitato di combinazioni retoriche
e di un campo sfrenato d'invenzioni fantastiche.