F. M. Enigma (Lodovico Macinai)
La setta verde in Italia. Lavoro interno
PREFAZIONE
La massoneria per moltissimi, tra i quali non pochi massoni dei gradi inferiori, è rimasta sempre e rimane anche oggi, almeno in gran parte, una cosa misteriosa, una forza potente e tremenda che opera di nascosto nella società. Ne i tanti che ne scrissero in tutti i tempi, da che ha cominciato a prendere nelle nazioni latine una natura cosi malefica, valsero a diradare le tenebre, dentro le quali l'iniquità massonica si nasconde. Chi nel dipingerla caricò tanto le tinte da raggiungere l'inverosimile e chi nel combatterla lanciò colpi all'aria e la fece credere tutt'altro da quello che è. Gl'interessati poi, massoni o no che fossero, contribuirono sommamente a confondere le idee sopra questa setta, lodandola e perfino esaltandola come un' associazione di onesti cittadini, puri e senza macchia, di forti propugnatori del bene, amanti di lavorare di nascosto per modestia e per meglio raggiungere il loro santo ideale.
La ragione però vera dell'operare nascosto della massoneria e del suo celarsi allo sguardo profano, come essa dice, e sempre quella che disse il Signore, che chi opera il male odia la luce (1). I massoni amano le tenebre e sono contentissimi quando i buoni, credendo di combatterli, accrescono coi loro ascritti del tutto o in gran parte sbagliati, l'oscurità che li circonda. Sanno bene essi quanto diventerebbero odiosi alla società, qualora si scoprissero le vere tendenze che nutre la loro setta, i fini verso i quali tende e la tattica che tiene nell'operare. E quindi prima che la massoneria italiana, entusiasta com'è di quella francese, ne segua pure le orme e ponga anch'essa il colmo alle sue iniquità, e bene che facciamo vedere quale proprio sia e ne sveliamo tutta la turpitudine. Così gl'incauti si guarderanno dall'entrarvi e si farà manifesto come bisogna combatterla.
(1) JOAN. Ill, 20.
INDICE
PREFAZIONE pag. 5
CAPITOLO I. Le nuove reclute massoniche 7
II. L'iniziazione massonica 14
III. L'organizzazione massonica 31
IV. L'educazione massonica 46
V. Il tribunale massonico e piccoli screzi massonici 59
CONCLUSIONI 69
La setta verde in Italia. Lavoro esterno di assalto
PREFAZIONE
Nella prefazione all'opuscolo sopra il Lavoro interno della massoneria, promettemmo di svelare tutta la turpitudine di questa setta, per farla abborrire quanto merita; ma non intendevamo certamente di far ciò col solo esporre al pubblico quale ne sia l'interna costituzione. Dall'interna formazione della massoneria e dal suo interno sviluppo, ammesso pure che si calcassero le tinte e non si desse un'esposizione anche troppo moderata come la nostra, non si arriverebbe mai, neppure da lontano, a farsi un'idea dell'influenza malefica, che esercita continuamente la massoneria nella società, e del come essa lavori, con malignità indefessa ed infernale, alla distruzione della società medesima, scalzandone e distruggendone in quanto può, col suo lavoro esterno, le fondamenta nelle parti più necessarie ed essenziali.Per lavoro massonico esterno intendiamo i modi e le molteplici forme, con cui la massoneria italiana esplica la propria attività al di fuori delle logge massoniche. Il carattere principale di questo lavoro esterno e una profonda segretezza, in mezzo alla quale si compie, ed alla quale deve pure in gran parte la sua efficacia. I massoni nella società si muovono apparentemente come se fossero indipendenti gli uni dagli altri, fingendo spesso di non conoscersi neppure, o di conoscersi appena; ma, in segreto ed internamente, sono in pieno accordo, e ciascuno, nel proprio campo d'influenza individuale, colla parola, cogli scritti, colle azioni in genere, tende al fine preatabilito al coperto, secondo il gergo massonico, all'ombra del tempio massonico, nelle assemblee dei vari gradi delle logge. E siccome i fratelli massoni in tutte le loro opere e parole esaltano le virtù, i doveri dei cittadini, l'amore di patria, le opere di filantropia, eec., spesso, sotto le apparenze del bene, ed anche col plauso del pubblico ignaro, raggiungono i loro scopi infami e nefasti.
Questo lavoro estero, così bene nascosto agli occhi del profano, si compie in seno alle famiglie, tra gli amici e i conoscenti, e nel pubblico, in tutte le manifestazioni della vita civile. I fratelli massoni fanno filtrare il loro veleno da per tutto: nelle opere di pubblica beneficenza, nelle banche, nelle associazioni, nei consigli comunali e provinciali, nel parlamento, nel senato, nei consigli superiori e tra i ministri.
Essi cercano sempre di avere da per tutto qualche fedele settario, e così qualche canale di comunicazione in ogni luogo per raggiungere il loro fine (1).
(1) Quanto qui asseriamo sara provato sino all'evidenza nell'esposizione di questo lavoro. Gioverà tuttavia, fin dal principio, confortare la cosa con documenti, che faccian subito vedere con che razza di gente si ha da fare. Il fr∴ Q. Tomasaoni, nel discorso recitato in nome della Commissione ordinatrice dell'Agape annua dei FF ∴ Romani del 1891, tra le bestemmie, che vomitò contro il Sommo Pontefice, invei pure nel modo seguente contro il Papato: «Il Papato non può essere altrimenti potente nel mondo che essendo forte a Roma; scalzato a Roma, il Papato rovina. Qui dunque la rocca, qui i demolitori. O potentissimi fratelli, che sedete all'Oriente, ebbene sappiatelo: a questo nemico da noi non si dà quartiere. Le nostre falangi sono ovunque sparse; ovunque massoni convinti, audaci, intelligenti portano il verbo della Massoneria, ed ovunque dei principii della Massoneria sono essi paladini: nelle pubbliche amministrazioni, negli ospedali, nelle opere pie, nelle scuole, nelle società profane, anticlericali, filosofiche, umanitarie, dappertutto germoglia l'acacia masonica. E ovunque è piantato un prete vi è piantato un massone; ovunque havvi un prete da espellere, ivi e un massone che lo scaccia». (Rivista della Massoneria italiana, 1891, p. 134). «Perchè l'azione nostra intenda efficacemente al suo fine (e il Lemmi che parla così) ci gioverà usare delle libertà politiche che conquistammo, per avere voce ed autorità in tutte le pubbliche amministrazioni: in esse, specialmente nei corpi legislativi, sta la forza necessaria a compiere pacificamente la umana evoluzione ». (Riv. della Masson. ital., 1892, p. 216). Vedremo in seguito, e specialmente nell'altro opuscolo, che cosa sia cotesta umana evoluzione. E altrove il Lemmi pure dice: «Adoperiamoci perché i nostri fratelli, nel maggior numero possibile, abbiano voce ed autorità nelle scuole, nelle pubbliche amministrazioni, nel Parlamento ». (Id., p. 231).
Ma che cosa in fondo pretendono i massoni con questo segreto indefesso lavoro nel mondo profano? Cercano prima di tutto il loro interesse sotto ogni rispetto, ed a seconda del principi che professano, adoperano a tal fine mezzi illeciti o no, come torna loro conto. Una combriccola di sfruttatori così stretta, ordinata ed eccessivamente parassita come la massoneria non si trova. n nucleo poi, in cui il colore verde e più carico, cerca d'ingrassarsi anche a spese del rimanente dell'ordine settario. Si vuole il bene della setta, si, è vero, ma più ancora il bene di pochi, che la dentro sanno adoperar meglio la mestola. Si cerca di spogliare fraternamente tutti, ma più che altro i profani. Per la lotta e per l'assalto si cercano alleati anche fuori del colore verde, in quanto si può, ed a questi si fa parte di tutti o quasi tutti i danni, se ve ne siano; ma il bottino, anche nella stessa massoneria, non si divide che tra pochi.
Cercano, in secondo luogo, con ardore veramente satanico, di diffondere e far trionfare dappertutto i principi propugnati dalla massoneria; contrari ad ogni religione, ma più specialmente alla cattolica; principi sovversivi di ogni autorità sacra e profana; principi perfino opposti all'onestà naturale e nemici della moralità cristiana.
Crederai, lettore, che noi ora esageriamo, ma leggi attentamente i capitoli, nei quali verremo esponendo con sincerità l'attuazione del lavoro esterno massonico di assalto in questo opuscolo e del lavoro esterno di conquista nell'altro, e poi, ne siamo certi, riconoscerai anche in questo studio la nostra moderazione come nel primo, che già stampammo, e converrai con noi quanto alle conclusioni che porremo alla fine di ciascun volumetto.
INDICE
PREFAZIONE pag. 6
CAPITOLO I. La Massoneria nel giornalismo 9
II. La Massoneria e le sue agitazioni artificiali 41
III. La Massoneria nelle elezioni ammmistrative e politiche 61
CONCLUSIONI 75
La setta verde in Italia. Lavoro esterno di conquista
INDICE
CAPITOLO I. La Massoneria nelle associazioni ed amministrazioni profane 6
II. La Massoneria nei poteri dello Stato 20
III. Le ultime aspirazioni della Massoneria 47
CONCLUSIONI 78