Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1967, Narratori, 27 cm 17.4x12, pp. 45-(3), brossura illustrata Comprende quattro racconti brevi. Unica edizione di 1000 copie numerate. Ottima copia>>>
Premessa, 7 Furto in campagna, 9 I ladri di Milano, 17 Figli della legge, 23 Ti sento, Giuditta, 31 Nota, 41 Notizia, 43
Il racconto «Furto in campagna» fu pubblicato con altro titolo su La Gazzetta del Popolo di Torino il 27 novembre 1962. ►
«I ladri di Milano» fa parte di un capitolo del romanzo Il Balordo fin dalla prima stesura (1963) ed è apparso, ridotto, in una cartella di acqueforti del pittore Mario Marioni nel 1964. Col titolo attuale e con alcuni ampliamenti, il racconto è apparso ne Il Giorno di Milano il 1° aprile 1965. Figli della legge o figlio della legge è locuzione comune in Lombardia per indicare il dritto o in genere colui che sa cavarsela in ogni occasione. Viene probabilmente da una corruzione popolare di figlio illegittimo e ha senso di scaltro, «tagliato», atto al vivere più di chi è stato ben allevato. È, solitamente, colui che sa difendersi, avendo ereditato dalla madre scostumata e dal padre irresponsabile qualche attitudine a destreggiarsi nei guai e a trionfarne. Nei dialetti meridionali è in uso, con lo stesso significato e con una sfumatura elogiativa, l'equivalente figlio di puttana o figlio di buona mamma. Nota dell'Autore
«I ladri di Milano» fa parte di un capitolo del romanzo Il Balordo fin dalla prima stesura (1963) ed è apparso, ridotto, in una cartella di acqueforti del pittore Mario Marioni nel 1964. Col titolo attuale e con alcuni ampliamenti, il racconto è apparso ne Il Giorno di Milano il 1° aprile 1965.
Figli della legge o figlio della legge è locuzione comune in Lombardia per indicare il dritto o in genere colui che sa cavarsela in ogni occasione. Viene probabilmente da una corruzione popolare di figlio illegittimo e ha senso di scaltro, «tagliato», atto al vivere più di chi è stato ben allevato. È, solitamente, colui che sa difendersi, avendo ereditato dalla madre scostumata e dal padre irresponsabile qualche attitudine a destreggiarsi nei guai e a trionfarne. Nei dialetti meridionali è in uso, con lo stesso significato e con una sfumatura elogiativa, l'equivalente figlio di puttana o figlio di buona mamma. Nota dell'Autore