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Scarisbrick John J.
Indice
Prefazione p. 7
I. Il nuovo re 9
II. La ripresa della Guerra dei Cento anni 31
III. L’ascesa al potere di Wolsey 57
IV. La ricerca della pace 89
V. Il sovrano virtuoso 127
VI. Il ripudio asburgico 173
VII. Il diritto canonico e il divorzio 209
VIII. La battaglia per il divorzio 253
IX. La campagna contro la Chiesa 309
X. La supremazia reale 387
XI. L’Inghilterra e l’Europa: 1537-1540 447
XII. Supremazia reale e teologia 481
XIII. Il ritorno alla guerra 527
XIV. Gli ultimi mesi 569
XV. Enrico il re 617
Abbreviazioni e fonti manoscritte 655
Indice dei nomi 663
Prefazione p. 7
I. Il nuovo re 9
II. La ripresa della Guerra dei Cento anni 31
III. L’ascesa al potere di Wolsey 57
IV. La ricerca della pace 89
V. Il sovrano virtuoso 127
VI. Il ripudio asburgico 173
VII. Il diritto canonico e il divorzio 209
VIII. La battaglia per il divorzio 253
IX. La campagna contro la Chiesa 309
X. La supremazia reale 387
XI. L’Inghilterra e l’Europa: 1537-1540 447
XII. Supremazia reale e teologia 481
XIII. Il ritorno alla guerra 527
XIV. Gli ultimi mesi 569
XV. Enrico il re 617
Abbreviazioni e fonti manoscritte 655
Indice dei nomi 663
Come in architettura il gotico “flamboyant”, lo stile composito e ricco, fiammeggiante di elaborati ornamenti ed esasperate ricercatezze, dominò la prima parte del Cinquecento inglese, in cui muore la grande stagione medioevale già recando in sé il contagio del Rinascimento, così la storia inglese di quel periodo — tremendamente gravida di conseguenze — fu tutta dominata da un’unica figura altrettanto fastosa e fiammeggiante, altrettanto esasperata, imprevedibile, incostante, ma anche eclettica ed a tratti quasi geniale, la figura del re Enrico VIII, che di sé plasmò tutto il suo regno. ►
In questo grande affresco storico di John J. Scarisbrick, la scena inglese è proiettata sullo sfondo agitato e sfarzoso dell’Europa del primo Rinascimento ed accanto a Enrico si muove una folla di grandi comprimari e di comparse. I suoi grandi antagonisti europei: Francesco I, Carlo V, Clemente VII; le figure — divenute proverbiali — delle sue sei spose, da Caterina d’Aragona a Catherine Parr; i suoi ministri: Wolsey, Thomas More, Cromwell; e soprattutto il grande “coro” dell’aristocrazia inglese e della Chiesa d’Inghilterra, ancora turbolenta e feudale la prima, riottosa a sottomettersi e che sarà domata soltanto col sangue e con la scure; troppo ricca e potente la seconda, che verrà piegata, umiliata, spogliata di tutte le sue ricchezze che faranno da base alla nuova aristocrazia fedele alla Corona. Da queste scenografie fra autunno del Medioevo e albori dell’Età moderna, fra tornei e nostalgie cavalleresche e dispute teologiche, fra passioni carnali e sottili giochi politici e diplomatici, Enrico VIII emerge come figura a tutto tondo, vero protagonista del suo tempo e del suo paese.