Fermor Patrick Leigh.
Mani. Viaggi nel Peloponneso
[Mani. Travels in the Southern Peloponnese], traduzione di Franco Salvatorelli Milano, Adelphi, 2004, La collana dei casi, 59, cm 22x14, pp. 394-(4), 2 disegni e 1 carta, brossura illustrata con alette Terza edizione. Esaurito in questa collana. Ottima copia
sconto 50%€ 24,00€ 12,00
Patrick Leigh Fermor è la massima approssimazione all’archetipo del viaggiatore di cui disponga il nostro mondo. Lo ha dimostrato fin dal 1933, quando, con un leggero zaino, si è lanciato in una traversata a piedi dell’Europa, da Londra a Istanbul, che ancora oggi non ha finito di raccontare. Ma il suo libro esemplare è dedicato a un luogo, il Mani – ultima propaggine del Peloponneso, magnifica e strana, che si distacca dal resto della Grecia per la sua natura aspra e allucinatoria e per la sua storica inaccessibilità. ► Quasi sempre a piedi, e per anni (come il suo grande amico, Bruce Chatwin), Leigh Fermor ha percorso la parte estrema del Peloponneso, descrivendone i paesaggi fascinosi, quasi lunari – e insieme segnati dalla più intensa mediterraneità –, facendone rivivere, con vena felice di narratore, storie, leggende e personaggi, e insegnandoci a viaggiare simultaneamente nello spazio e nel tempo. Che entri in una torre costruita per respingere i pirati turchi, chiarisca a quali nuovi usi si pieghino le icone custodite nelle centinaia di minuscole chiese che punteggiano le montagne, o semplicemente disegni la rosa dei venti che le spazzano, Leigh Fermor riesce in poche righe a farci vedere quello che ha visto e sentire quello che ha sentito, trasmettendo istantaneamente al lettore un germe benefico: quello del nomadismo. |
Venerabile Beda.
Storia ecclesiastica degli angli
[Historia ecclesiastica gentis Anglorum], traduzione e note a cura di Giuseppina Simonetti Abbolito, introduzione di Bruno Luiselli Roma, Città nuova, 1987, Collana di testi patristici , 68, cm 20.5x13.3, pp. 417-(7), brossura con alette Prima edizione.
sconto 50%€ 42,00€ 21,00
► Nato nel 672/3, cresciuto ed educato nel monastero benedettino di Jarrow (Northumberland), Beda fu la piu grande personalità del mondo anglosassone medievale. Monaco a 19 anni, sacerdote a 30, attese sempre all’insegnamento e allo studio, nella pace del monastero. Mori nel 735, all’età di 63 anni, divenuto ormai, per la vastità della sua produzione e per la varietà delle materie trattate, il maestro dei suoi contemporanei, il «Doctor Venerabilis», il «didascalus aevi». Fu proclamato Dottore della Chiesa universale da Leone XIII, nel 1879. Lo stile sobrio, privo di effetti retorici, ne ha fatto un monumento letterario unanimemente celebrato e la gloria piu grande dell'Autore, che gli studiosi giudicano cronista informato, scrittore abile e penetrante, cui non fa difetto l’eleganza e che si legge con piacere. Aperta alla visione cristiana della storia, l’opera costituisce il Venerabile come mediatore di civiltà tra Roma e la cultura anglosassone, consacrandolo ad una stima che permane immutata ai nostri giorni. La traduzione della Historia, è un inedito per l’Italia, è stata curata dalla Prof.ssa Giuseppina Simonetti Abbolito, della Facoltà di Lettere di Roma, «La Sapienza». |
Sasso Gennaro.
Forti cose a pensar mettere in versi. Studi su Dante
Torino, Aragno, 2017, Biblioteca Aragno, cm 23.5x15, pp. XVI-581-(3), brossura, sovracoperta Unica edizione. Copia nuova
sconto 30%€ 30,00€ 21,00
Con la parziale eccezione dell’ultimo, dedicato all’idea del viaggio ultrainondano, gli altri studi nascono tutti da specifiche questioni esegetiche. Le porte attraverso le quali si entra nella Commedia sono molte, come lo sono i terni che ne costituiscono l’insieme. ► ... continuaNel tentativo che si compia di pervenirvi, nessun altra via è percorribile al di fuori di quella costituita dall'indagine dedicata a aspetti specifici, a personaggi (Catone, Matelda), a problemi testuali. Dopo di che, parrebbe ozioso chiedere se in questi saggi predomini l’interesse per il pensiero, o sia la letteratura e, eventualmente, la poesia a costituirne l’oggetto. L’unica risposta possibile è che questo è un libro di «contributi» che, nel trattare soprattutto questioni concernenti la cosiddetta «struttura», hanno per scopo il chiarimento di alcune questioni che le sono intrinseche. INDICE Prefazione vii Avvertenza xvii Nota bibliografica xix STUDI SU DANTE Sui versi 22-27 del primo canto della «Commedia» 3 Il Veglio di Creta 63 Guido e Buonconte da Montefeltro 99 Catone 167 «Auri sacra fames» e «sacra fame de l’oro» 231 Matelda nel suo contesto 279 Su un passo dell’Epistola ai cardinali 383 Le profezie e la coerenza della «Commedia» 411 Il viaggio di Dante 447 Indice dei nomi 575 |
Tocqueville Alexis de.
Scritti, note e discorsi politici 1839-1852
A cura di Umberto Coldagelli Torino, Bollati Boringhieri, 1994, Pantheon, cm 20.5x12.8, pp. CXVIII-452-(4), pelle, acetato, cofanetto illustrato Prima edizione. Copia nuova
sconto 43%€ 61,97€ 35,00
... continuaIndice Introduzione La politica di Tocqueville, di Umberto Coldagelli XI ► 1. La politica tra scienza e arte, XI; 2. La politica nella storia, XX; 3. Liberia e religione, XXVIII; 4. Una battaglia intempestiva, XXXV; 5. La politica dopo la Rivoluzione, XLI; 6. Isolare e punire, XLVII; 7. Contro Guizot, LV 8. II partito nuovo, LXI; 9. L'enigma del suffragio, LXVI; 10. L'incerta rivoluzione prossima ventura, LXXIV, 11. L'implicita Utopia della classe generale, LXXIX 12. Diritto di proprietà e diritto al lavoro, LXXXVII; 13. Pace e guerra, XCIII; 14. Missione liberatrice e vocazione coloniale, CI; 15. Terra e mare, CV; 16. Un politico diverso, CXII Nota del curatore, CXV Scritti, note e discorsi politici (1839-1852) parte prima la politica interna: gli argini della democrazia ► 1. L'opposizione al regime orleanista 3 ► 1. Il mio istinto, le mie opinioni, 12; 2. A proposito delle incompatibilità parlamentari, 13; 3. La degenerazione dei partiti e la corsa agli impieghi pubblici, 16; 4. Dopo la Rivoluzione e l'Impero, la libertà, 29; 5. Perché la maggioranza rifiuta l'idea di rivoluzione, 41; 6. Perché i partiti al di fuori della maggioranza non possono fare la rivoluzione, 45; 7. Il ruolo difensivo dell'opposizione, 50; 8. L'utilità del voto palese, 56; 9. L'accentramento amministrativo e il sistema rappresentativo, 59, 10. Le fortificazioni di Parigi, 64; 11. Un partito nuovo, 71; 12. La classe media e il popolo, 73; 13. Frammenti per una politica sociale, 76; 14. «La terra trema di nuovo», 79 2. Il problema religioso e la liberta d'insegnamento 95 ► 15. Spoliticizzazione e risveglio dello spirito antireligioso, 100; 16. Un progetto di legge che tradisce la Charte, 120; 17. La campagna anticlericale come diversivo rispetto a una vera opposizione, 123; 18. Necessità di un riavvicinamento tra la Chiesa e la società, 126; 19. Religione e libertà, 129 3. La riforma penitenziaria 132 ► 20. La scelta tra il sistema di Filadelfia e quello di Auburn, 136; 21. Perché la Francia sceglie il sistema cellulare, 145 4. Dalla rivoluzione al colpo di Stato 159 ► 22. Contro il diritto al lavoro, 170; 23. Per l'elezione del presidente della repubblica a suffragio universale diretto, 185; 24. La rischiosa ma necessaria revisione della Costituzione, 199; 25. Ritorno alla «legittima» monarchia costituzionale?, 217 parte seconda la politica estera: un nuovo ruolo di grande potenza per la francia ► 5. Per l'indipendenza della politica estera francese 225 ► 26. La «questione d'Oriente», questione del secolo, 233; 27. La Francia e la crisi d'Oriente, 235; 28. Amore della pace, 251; 29. Impossibilità di un'alleanza organica, 252; 30. La rivoluzione del 1688 e la posizione internazionale dell'Inghilterra, 258; 31. Il caso esemplare del mancato intervento in Spagna, 262; 32. I rapporti tra l'Inghilterra e la Francia, 270; 33. Contro l'Entente cordiale, 275; 34. L'Entente cordiale e gli Stati Uniti d'America, 290 6. L'abolizione del sistema schiavistico nelle colonie francesi d'America 296 ► 35. Ineluttabilità dell'abolizione, 301; 36. Contro il «diritto di visita», 306; 37. L'importanza commerciale e strategica delle Antille francesi, 322; 38. La nuova regolamentazione della forza-lavoro coloniale, 328; 39. Il ruolo insostituibile dello Stato, 334 7. L'Algeria e la vocazione coloniale della Francia 341 ► 40. Il rapporto indissolubile tra dominazione e colonizzazione, 350; 41. La necessaria spietatezza del dominio, 359; 42. La colonizzazione e l'incentivo della proprietà, 368; 43. Le istituzioni della società dei coloni, 371; 44. Il malgoverno dell'Algeria, 376; 45. Il dominio e la conoscenza, 392; 46. L'Algeria e la Costituzione del 1848, 395 8. Ministro degli Esteri di fronte alla rivoluzione in Europa 399 ► 47. Una nuova valutazione della politica inglese, 406; 48. La pace anzitutto, 407; 49. L'indipendenza del papato e il potere temporale, 417 epilogo ► Dopo il ritiro dalla vita politica: un bilancio 439 ► 50. Scienza della politica e arte del governo, 440 |
[Connors Joseph e Rice Louise].
Specchio di Roma barocca. Una guida inedita del XVII secolo insieme alle vedute romane di Lievin Cruyl
A cura di Joseph Connors e Louise Rice. Testo bilingue: italiano e francese Roma, Edizioni dell'Elefante, 1996, cm 32x24, pp. XXXII-223, 19 tavole a colori e 53 in bianco e nero, brossura, sovracoperta illustrata Seconda edizione riveduta e ampliata.
sconto 50%€ 50,00€ 25,00
► Una delle più ghiotte guide di Roma barocca, forse la prima guida francese di Roma, scritta intorno al 1676, è conservata nella Avery Library della Colombia University, New York. Il manoscritto, ancora inedito, ha per titolo Description de Rome Moderne. L'atore è un erudito, fine conoscitore di teoria architettonica, esperto di ingegneria idraulica come di teologia. un «curioso» capace di descrivere in modo estremamente orignale opere d'arte, pubbliche cerimonie, costumi sociali e vita di strada: ciarlatani e mercati di Piazza Navona suscitano la sua simpatia non meno dei perdigiorno che hanno l'abitudine di andare a «prendere aria» alle Quattro fontane. Con spirito analogo, Lievin Cruyl, artista di Gand, una decina di anni prima aveva disegnato una serie di vedute romane che non solo descrivono con telescopica accuratezza la nuova Roma di Alessandro VII, ma raffigirano «mestieri per via», «corsi d'acqua» a Piazza Navona, mulini e barche sul Tevere, in breve la vita quotidiana di quegli anni, con una simpatia e una immediatezza che ricordano l'antore della Description. |