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Escrementi e civiltà. Antropologia del rituale scatologico

[Scatalogic Rites of all Nations]. Prefazione di Sigmund Freud, introduzione di Piero Meldini, traduzione di Mario Biondi


Bologna, Guaraldi, 1971, La sfinge, 3, cm 24x15, pp. 315-(5), illustrazioni fuori testo, brossura, sovracopertaUnica edizione italiana. >>>

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Indice

Introduzione di Piero Meldini    9
Nota al testo    21

Prefazione di Sigmund Freud    23
Premessa    21

 1 / Le danze dell'urina presso gli Zuni    31

 2 / La «Festa dei Pazzi» in Europa    39


       Confronto tra la Festa dei Pazzi e la danza dell'urina    40
       Origini storiche della Festa dei Pazzi    40
       Scomparsa della Festa dei Pazzi    41


 3 / Il carattere commemorativo delle feste religiose    31


       Il carattere generalmente sacro della danza    53
       La descrizione delle feste messicane fatta da Fra’ Diego Duran    53
       È probabile che la danza zuni dell’urina contenga un ricordo dei tempi in cui venivano impiegate sostanze vili a fini alimentari    54


 4 / Impiego di escrementi umani da parte di malati di mente e non    36

 5 / Impiego di escrementi a fini alimentari da parte di tribù primitive    60
 
 6 / L'urina nell'alimentazione dell'uomo    63


       Escrementi umani mangiati dai membri delle sette fanatiche dell’India    68


 7 / Gli escrementi del Gran Lama del Tibet    69


       Raffronto tra Hue e Dubois    69


 8 / Gli stercoranisti

 9 / Lo sterco e l'urina di vacca nella religione    89


       Impiego dello sterco di vacca da parte degli Israeliti    91


10 / Impiego di escrementi a fini alimentari da parte degli Israeliti    96


       Gli escrementi della vacca sacra come sostituto dei sacrifici umani    98
       Escrementi e urine umani tuttora impiegati in India    103


11 / Le copro-divinità presso i Romani e gli Egizi    104


       La divinità coprofaga messicana Suchiquecal    106
       Le copro-divinità degli Israeliti    108


12 / Le latrine    111


       Le posizioni per orinare    126


13 / Indagine sulla natura dei riti connessi con il culto di Belfagor    131

14 / Diritti feudali di natura oscena    140

15 / Sopravvivenze di natura oscena nei giochi degli abitanti delle campagne inglesi    143

16 / L'urina nelle abluzioni    146

17 / L'urina nelle cerimonie    151


       La sedia stercoraria dei Papi    158


18 / Corteggiamento e matrimonio    139


       Gli escrementi nei filtri amorosi    159
       Controfiltri    165


19 / Il parto    168

20 / Divinazione. Presagi. Sogni    171

21 / Giudizi e punizioni terreni e soprannaturali    173

22 / Insulti    179

23 / Cerimonie funebri    183

24 / Miti    187

25 / Urinoscopia, ovvero diagnosi effettuata con le urine    192

26 / Veci e urina in medicina    195


       Dioscoride    199
       Galeno    201
       Sesto Placito    203
       Altri autori    204
       Schuring    211
       La medicina popolare    219
       Altri rimedi di natura escrementizia    227
       Superstizioni connesse con la saliva umana    227
       Superstizioni connesse con il liquido catameniale    228
       Placenta e membrane fetali    232
       Liquido seminale    232
       Sangue umano    233


27 / Amuleti e talismani    234

28 / Magie, stregonerie, fascinazioni, sortilegi, incantamenti, malie    237

29 / Cure per trapianto    261

30 / L'impiego del lingam in India e altrove    272

31 / Sopravvivenze burlesche    274


       Nota circa l’impiego di vesciche nelle cerimonie religiose    277


32 / Il culto dei galli e delle galline    280


       Una curiosa superstizione ungherese    281
       Il giuoco ispano-americano del «Correr el gallo»
       e il passatempo inglese del «Tiro al gallo grasso»    287


33 / Le uova pasquali    289

34 / Il sopravvivere dei rimedi di natura escrementizia    293

33 / Ragioni per le quali gli escrementi e l'urina dell’uomo venivano impiegati in medicina e nelle cerimonie religiose    296

36 / L’impiego delle vesciche nella preparazione delle salcicce di escrementi    298

Conclusione    301

       Indice dei nomi    305
       Indice dei popoli e delle società culturali    310
       Indice degli argomenti    313
L’ammiccamento a Marcuse contenuto nel titolo della traduzione-riproposta di Scatologic Rites of all Nations di-John Gregory Bourke è tutt’altro che involontario, trattando il libro nella sua interezza della più repressa delle attività umane, quella nella cui repressione, appunto, Freud ha addirittura cólto l’origine prima della civiltà (e del suo «disagio»).


All’implacabile atteggiamento repressivo nei riguardi delle funzioni escretorie è probabilmente dovuto anche l’oblio nel quale è ben presto caduta l’opera, pur essendo un autentico classico dell’antropologia. Discepolo, amico e corrispondente del Frazer, il Bourke pare seguirne umilmente le orme; in realtà, oltre ad essergli ignota — a differenza del Frazer — qualsiasi perbenistica pruderie, le sue osservazioni, altrettanto scarne e quasi timide quanto puntuali ed illuminanti, mostrano un’idea della «civiltà» e della «primitività» sensibilmente controcorrente.
La tesi di fondo di Escrementi e civiltà è che l’avversione che proviamo per certe parti e certe funzioni umane, è relativamente nuova. L’uomo cosiddetto primitivo e l’uomo delle passate civiltà non la pensavano come noi. Le accettavano laddove noi le rifiutiamo. Ciò di cui il Bourke non è molto sicuro è che l’evoluzione intervenuta sia un fatto indiscutibilmente positivo. «Bourke — ha scritto Theodor Rosebury — ci dà ciò che Frazer ha tralasciato». Ed ha aggiunto: «Molte cose nel suo libro sono notevoli; una parte, però, è straordinaria».
Pur comparendo in una collana di psicoanalisi, Escrementi e civiltà non è evidentemente un testo psicoanalitico, ma, piuttosto un testo per psicoanalisti (oltre che un’opera godibilissima per chiunque): un vastissimo e incredibile repertorio di tutti i possibili rapporti, individuali e collettivi, dell’uomo con gli escrementi, al di fuori del quale ogni discorso sull’erotismo anale, sull’Analcharaktere, soprattutto, sulle manifestazioni sociali dell’analità sublimata rischia di mancare delle testimonianze e delle prove più persuasive.
È quanto aveva compreso Freud che, proprio nel periodo in cui stava conducendo i suoi studi sull’analità, consigliò e curò l’edizione tedesca del libro, scrivendo anche la prefazione qui riproposta.

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