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Indice del nomi 701
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Mazza Mario
Lotte sociali e restaurazione autoritaria nel III secolo d.C.
INDICE DEL VOLUME
Premessa V
Introduzione Un'epoca di angoscia 1
Parte I
IL TERZO SECOLO COME PROBLEMA STORICO ►
I. La visione della decadenza 17 ►
1. Idea della decadenza e classicismo. E. Gibbon e la storiografia illuministica sulla decadenza dell'Impero 17
2. La dissoluzione della cultura antica. J. Burckhardt e la «Dämonisierung des Heidentums» 31
3. «Die Ausrottung der Besten». Decadenza e determinismo sociale. I problemi della società imperiale nell'interpretazione di O. Seeck 50
4. Il III secolo nell'interpretazione della storiografia liberale. Proletariato rurale e «borghesie» cittadine nella Social and Economic History of the Roman Empire di M. I. Rostovtzeff 72
II. Continuità e trasformazione. La Spätantike «epoca di destrutturazione sociale» 93►
1. La critica all'idea di decadenza. Continuità e trasformazione nella moderna storiografia sul III secolo 93
2. Agli inizi della tarda antichità: il III secolo come «epoca di destrutturazione sociale» 105
Parte II
LE BASI STRUTTURALI ►
III. Struttura e caratteri dell'economia imperiale 119 ►
1. Una premessa: storia «événementielle» e la «longue durée» 119
2. Imperium romanum e realtà provinciali 123
3. Laissez-faire, laissez-passer 128
4. La dinamica del decentramento. I poli di sviluppo dell'organismo economico dell'impero 134
5. Teoria senza prassi e scienza senza tecnologia 145
6. Un «decollo» mancato 149
7. Lavoro schiavile e «blocco» economico 152
8. Un colosso dai piedi d'argilla 155
IV. Le forze produttive. La trasformazione delle strutture agrarie 157 ►
1. Il problema della produttività agricola: verso la concentrazione latifondistica 157
2. Le classi possidenti ed i problemi della conduzione agraria: proposte e realizzazioni 166
3. La politica del governo: crisi demografica ed Institutiones Alimentariæ 176
4. La politica agraria degli Antonini. Le iscrizioni africane ed il colonato 184
5. Agricoltura e riforme nell'età dei Severi 193
6. Verso il colonato 205
Parte III
UN FATTORE DI CATALISI: LE GENTES EXTERNAE ►
V. Un secolo senza pace: Germani e Persiani contro l'Impero 219 ►
1. Premessa: la storia «esterna» del III secolo. Il problema barbarico 219
2. L'arresto dell'espansione 222
3. I prodromi di un incubo: il risveglio del mondo germanico 224
4. La crisi della «coesistenza». Le guerre marcomanniche 228
5. Forze centrifughe: l'«usurpazione» di Avidio Cassio 235
6. Il pericolo orientale: l'ascesa dei Sassanidi 238
7. Nazionalismo e religione nel nuovo impero: Kartîr ed il clero zoroastriano 247
8. Shâpûr il vittorioso 254
9. L'ora di Palmira 260
10. Restitutor imperii. Aureliano e l'unità dell'impero 268
Parte IV
LA DINAMICA SOCIO-ECONOMICA. LE FORZE DELLA TRASFORMAZIONE ►
VI. L'inflazione e la crisi monetaria 273 ►
1. Premesse: il problema 273
2. Lineamenti del sistema monetario romano nell'Alto Impero 277
5. Difficoltà economiche durante il regno di Commodo 283
4. Il denario di Settimio Severo 292
5. Le conseguenze dell'inflazione. La politica monetaria di Settimio Severo 300
6. La politica monetaria e finanziaria degli imperatori da Caracalla a Gordiano III. Il problema dell'Antoninianus 322
7. Le vicende dell'Antoninianus: la politica monetaria degli imperatori romani dai Gordiani ad Aureliano 334
8. La grande inflazione. La riforma monetaria di Aureliano 346
9. Le conseguenze della riforma: verso una nuova economia 356
VII. Lotte sociali e prese di coscienza 365 ►
1. L'inflazione ed i suoi costi sociali 365
2. La «militarizzazione» dell'impero: lotta di classe tra borghesia urbana e contadini-soldati? 381
3. La crisi delle municipalità. Il proletariato urbano e le oligarchie cittadine 423
VIII. Verso un'altra cultura. La Spätantike e la democratizzazione della cultura 465 ►
1. Un problema di «acculturazione»: democratizzazione della cultura e «decolonizzazione» 465
2. «Separatismi» e «nazionalismi» provinciali? Il problema della «rinascenza celtica» 468
3. Culture «locali» nell'Africa romana 474
4. La crisi montanista 478
5. Nazionalismo nell'Egitto romano: alle origini della cultura copta 483
6. Plebi cristianizzate e classi superiori nella Siria tardo antica: alle origini della cultura nazionale siriaca 493
NOTE 501►
Abbreviazioni 503
Note all'introduzione 509
Note al Cap. I 517
Note al Cap. II 545
Note al Cap. III 557
Note al Cap. IV 579
Note al Cap. V 603
Note al Cap. VI 629
Note al Cap. VII 659
Note al Cap. VIII 685
Premessa V
Introduzione Un'epoca di angoscia 1
Parte I
IL TERZO SECOLO COME PROBLEMA STORICO ►
I. La visione della decadenza 17 ►
1. Idea della decadenza e classicismo. E. Gibbon e la storiografia illuministica sulla decadenza dell'Impero 17
2. La dissoluzione della cultura antica. J. Burckhardt e la «Dämonisierung des Heidentums» 31
3. «Die Ausrottung der Besten». Decadenza e determinismo sociale. I problemi della società imperiale nell'interpretazione di O. Seeck 50
4. Il III secolo nell'interpretazione della storiografia liberale. Proletariato rurale e «borghesie» cittadine nella Social and Economic History of the Roman Empire di M. I. Rostovtzeff 72
II. Continuità e trasformazione. La Spätantike «epoca di destrutturazione sociale» 93►
1. La critica all'idea di decadenza. Continuità e trasformazione nella moderna storiografia sul III secolo 93
2. Agli inizi della tarda antichità: il III secolo come «epoca di destrutturazione sociale» 105
Parte II
LE BASI STRUTTURALI ►
III. Struttura e caratteri dell'economia imperiale 119 ►
1. Una premessa: storia «événementielle» e la «longue durée» 119
2. Imperium romanum e realtà provinciali 123
3. Laissez-faire, laissez-passer 128
4. La dinamica del decentramento. I poli di sviluppo dell'organismo economico dell'impero 134
5. Teoria senza prassi e scienza senza tecnologia 145
6. Un «decollo» mancato 149
7. Lavoro schiavile e «blocco» economico 152
8. Un colosso dai piedi d'argilla 155
IV. Le forze produttive. La trasformazione delle strutture agrarie 157 ►
1. Il problema della produttività agricola: verso la concentrazione latifondistica 157
2. Le classi possidenti ed i problemi della conduzione agraria: proposte e realizzazioni 166
3. La politica del governo: crisi demografica ed Institutiones Alimentariæ 176
4. La politica agraria degli Antonini. Le iscrizioni africane ed il colonato 184
5. Agricoltura e riforme nell'età dei Severi 193
6. Verso il colonato 205
Parte III
UN FATTORE DI CATALISI: LE GENTES EXTERNAE ►
V. Un secolo senza pace: Germani e Persiani contro l'Impero 219 ►
1. Premessa: la storia «esterna» del III secolo. Il problema barbarico 219
2. L'arresto dell'espansione 222
3. I prodromi di un incubo: il risveglio del mondo germanico 224
4. La crisi della «coesistenza». Le guerre marcomanniche 228
5. Forze centrifughe: l'«usurpazione» di Avidio Cassio 235
6. Il pericolo orientale: l'ascesa dei Sassanidi 238
7. Nazionalismo e religione nel nuovo impero: Kartîr ed il clero zoroastriano 247
8. Shâpûr il vittorioso 254
9. L'ora di Palmira 260
10. Restitutor imperii. Aureliano e l'unità dell'impero 268
Parte IV
LA DINAMICA SOCIO-ECONOMICA. LE FORZE DELLA TRASFORMAZIONE ►
VI. L'inflazione e la crisi monetaria 273 ►
1. Premesse: il problema 273
2. Lineamenti del sistema monetario romano nell'Alto Impero 277
5. Difficoltà economiche durante il regno di Commodo 283
4. Il denario di Settimio Severo 292
5. Le conseguenze dell'inflazione. La politica monetaria di Settimio Severo 300
6. La politica monetaria e finanziaria degli imperatori da Caracalla a Gordiano III. Il problema dell'Antoninianus 322
7. Le vicende dell'Antoninianus: la politica monetaria degli imperatori romani dai Gordiani ad Aureliano 334
8. La grande inflazione. La riforma monetaria di Aureliano 346
9. Le conseguenze della riforma: verso una nuova economia 356
VII. Lotte sociali e prese di coscienza 365 ►
1. L'inflazione ed i suoi costi sociali 365
2. La «militarizzazione» dell'impero: lotta di classe tra borghesia urbana e contadini-soldati? 381
3. La crisi delle municipalità. Il proletariato urbano e le oligarchie cittadine 423
VIII. Verso un'altra cultura. La Spätantike e la democratizzazione della cultura 465 ►
1. Un problema di «acculturazione»: democratizzazione della cultura e «decolonizzazione» 465
2. «Separatismi» e «nazionalismi» provinciali? Il problema della «rinascenza celtica» 468
3. Culture «locali» nell'Africa romana 474
4. La crisi montanista 478
5. Nazionalismo nell'Egitto romano: alle origini della cultura copta 483
6. Plebi cristianizzate e classi superiori nella Siria tardo antica: alle origini della cultura nazionale siriaca 493
NOTE 501►
Abbreviazioni 503
Note all'introduzione 509
Note al Cap. I 517
Note al Cap. II 545
Note al Cap. III 557
Note al Cap. IV 579
Note al Cap. V 603
Note al Cap. VI 629
Note al Cap. VII 659
Note al Cap. VIII 685
Indice del nomi 701
L'impero romano mantiene ancora i confini conquistati e controlla un territorio sterminato, governando attraverso il suo complesso sistema burocratico popolazioni diversissime per costumi, strutture sociali ed esigenze economiche. I confini danubiani e renani costituiscono insieme alla Mesopotamia zone di continua frizione. Ma non sonsolo i problemi militari a minacciare la colossale compagine romana: l'inflazione monetaria, le lotte sociali in Gallia e in Egitto — che spesso assumono tinte nazionali — il diffondersi del cristianesimo, contro il quale gli imperatori scatenano sanguinose persecuzioni, sono i più gravi elementi della crisi che travaglia l'impero.
Mazza ne analizza le cause risalendo alle origini del principato, fino ai fatidici anni del potere di Augusto, e tracciando le linee di una vera e propria storia dell'età imperiale.
Gli imperatori-soldati di questa «epoca d'angoscia» tentano di arginare la crisi con soluzioni di sapore «democratico». Aureliano, pur proclamando la natura carismatica del suo potere, sul campo di battaglia chiede ai soldati di pronunciarsi per alzata di mano sul proseguimento o sulla cessazione della guerra; Diocleziano tenta di imporre un calmiere per frenare il rialzo dei prezzi; entrambi — e tutti i loro predecessori, da Settimio Severo a Gallieno — varano misure per la difesa del denarius, la moneta usata per gli scambi e il commercio da ogni strato sociale, specialmente da quelli minacciati dall'inflazione.
Ma tutti i tentativi si rivelano fallimentari. Il secolo successivo vedrà la «restaurazione autoritaria» di Costantino, che aprirà le braccia al cristianesimo e affosserà per sempre il denarius. La nuova moneta d'oro coniata dalla zecca imperiale e utilizzata dai grossi possidenti, sarà il simbolo della società a piramide da cui nascerà, secoli dopo, il mondo feudale.