Milano, Rizzoli, 1969, 2 volumi, cm 21x15.3, pp. 409-(7), 506-(6), brossura con alette, cofanetto (grafica di Bruno Munari)Unica edizione italiana. Ottima copia
In questa monumentale e documentatissima biografia non rimane in ombra nessun aspetto della complessa e composita personalità di Tolstoj. Lev Tolstoj uomo di fede e uomo di lettere, arbitro di pace e pedagogo, muzik e nobile proprietario di terre, occidentalista e slavofilo, alfiere e antimilitarista, anarchico veggente e «santo», geniale e ostinato, populista ed egocentrico, dissoluto e continente; Lev Tolstoj studente svagato a Kazan, soldato nel Caucaso e a Sebastopoli, viaggiatore aristocratico alla scoperta dell'Europa. Nello stesso tempo, autore di romanzi e racconti già eccezionali come Infanzia, L'incursione, Adolescenza, Giovinezza, Ricordi di un marqueur, Racconti di Sebastopoli. ►
Stroncatore impietoso di Shakespeare, Baudelaire, Renoir, Beethoven, si entusiasma viceversa per altri autori e libri: «Vangelo secondo San Matteo (impressione enorme). Sterne, Viaggio sentimentale (impressione grandissima). Rousseau, Confessioni (impressione enorme), Emilio (impressione enorme), La nuova Eloisa (impressione grandissima) ». E ancora: Lev Tolstoj, a Pietroburgo, con i collaboratori del Contemporaneo, la famosa rivista fondata da Puskin e diretta da Nekrasov; i suoi rapporti con lo stesso Nekrasov, Cechov e Gorkij; la gelosia per Dostoevskij; le relazioni con Herzen e Proudhon e gli scontri con Turgenev. L'amore per Valeria, le molte gravidanze della moglie Sonja, la morte dei fratelli Dmitrij e Nikolaj, l'affetto per la zia Aleksandrine. Infine: gli esperimenti pedagogico-sociali a Jasnaja Poljana, le perquisizioni della polizia, le discordie con la moglie Sonja, la fuga e la morte nella sperduta stazioncina di Astapovo. Inserite come pilastri in questa epica esistenza, le grandi opere letterarie: Guerra e pace, Anna Karenina, La morte di Ivan Ilic, La sonata a Kreutzer, Resurrezione. La figura di uomo, di artista e di studioso del grande Lev, caso straordinario di creazione letteraria e di pensiero, riceve in questa biografia importanti chiarimenti e rettifiche: l'enorme impiego di documenti, anche inediti, usati con finissima intuizione da Troyat, lo stile conciso, agile e stimolante fanno del Tolstoj un'opera di affascinante lettura e, insieme, un documento indispensabile per la comprensione del grande scrittore e di una società che, dopo aver conosciuto i fasti dell'impero zarista, si stava ormai avviando verso la sua decadenza.
Stroncatore impietoso di Shakespeare, Baudelaire, Renoir, Beethoven, si entusiasma viceversa per altri autori e libri: «Vangelo secondo San Matteo (impressione enorme). Sterne, Viaggio sentimentale (impressione grandissima). Rousseau, Confessioni (impressione enorme), Emilio (impressione enorme), La nuova Eloisa (impressione grandissima) ». E ancora: Lev Tolstoj, a Pietroburgo, con i collaboratori del Contemporaneo, la famosa rivista fondata da Puskin e diretta da Nekrasov; i suoi rapporti con lo stesso Nekrasov, Cechov e Gorkij; la gelosia per Dostoevskij; le relazioni con Herzen e Proudhon e gli scontri con Turgenev.
L'amore per Valeria, le molte gravidanze della moglie Sonja, la morte dei fratelli Dmitrij e Nikolaj, l'affetto per la zia Aleksandrine. Infine: gli esperimenti pedagogico-sociali a Jasnaja Poljana, le perquisizioni della polizia, le discordie con la moglie Sonja, la fuga e la morte nella sperduta stazioncina di Astapovo.
Inserite come pilastri in questa epica esistenza, le grandi opere letterarie: Guerra e pace, Anna Karenina, La morte di Ivan Ilic, La sonata a Kreutzer, Resurrezione.
La figura di uomo, di artista e di studioso del grande Lev, caso straordinario di creazione letteraria e di pensiero, riceve in questa biografia importanti chiarimenti e rettifiche: l'enorme impiego di documenti, anche inediti, usati con finissima intuizione da Troyat, lo stile conciso, agile e stimolante fanno del Tolstoj un'opera di affascinante lettura e, insieme, un documento indispensabile per la comprensione del grande scrittore e di una società che, dopo aver conosciuto i fasti dell'impero zarista, si stava ormai avviando verso la sua decadenza.