Shopping Cart (0 Items)
Subtotal: $0.00
Your cart is empty!
Chiudi

Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel secolo IV

[The Conflict between Paganism and Christianity in the Fourth Century], traduzione di Anna Davies Morpurgo. Saggi a cura di Arnaldo Momigliano


Torino, Einaudi, 1968, Biblioteca di cultura storica, 98, cm 21.5x15.5, pp. 235-(3)-(4), 17 illustrazioni in b/n fuori testo, tela, sovracopertaPrima edizione. >>>

attualmente non disponibile Prenota

Indice

Prefazione all'edizione italiana  p. IX
Prefazione all'edizione originale  XIII

Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel secolo IV

Introduzione   Il cristianesimo e la decadenza dell’Impero romano
          di Arnaldo Momigliano, dell’Università di Londra  3

I. Lo sfondo sociale della lotta tra paganesimo e cristianesimo
          di A. H. M. Jones, dell’Università di Cambridge  21

II. Pagani e cristiani nella famiglia di Costantino il Grande
          di Joseph Vogt, dell’Università di Tubinga  45

III. Il cristianesimo e i barbari del Nord
          di E. A. Thompson, dell’Università di Nottingham  65

IV. Storiografia pagana e cristiana nel secolo IV d. C.
          di Arnaldo Momigliano  89

V. La sopravvivenza delle arti magiche
          di A. A. Barb, dell’Istituto Warburg di Londra  111

VI. Sinesio di Cirene e il neoplatonismo alessandrino
          di Henri Irénée Marrou, della Sorbona di Parigi  139

VII. Polemiche anticristiane e platonismo cristiano: da Arnobio a sant’Ambrogio
          di Pierre Courcelle, del Collège de France di Parigi  165

VIII. La rinascita pagana in Occidente alla fine del secolo IV
          di Herbert Bloch, dell’American Academy di Roma, e dell’Università di Harvard  199

Indice dei nomi  225
Arnaldo Momigliano ha raccolto in questo volume le «lezioni» di un corso tenuto all’Istituto Warburg di Londra sui rapporti tra paganesimo e cristianesimo nel IV secolo. Alle otto conferenze, tenute da altrettanti illustri specialisti, Momigliano ha premesso una sua introduzione sul problema del cristianesimo e della decadenza dell’Impero romano.

«Nella storia dell’umanità - scrive uno degli autori, H. Bloch - non c’è stato nessun momento di rottura più importante di quello che segna la fine del mondo antico e il conflitto finale tra paganesimo e cristianesimo». La fase culminante di tale conflitto si ebbe nel secolo iv, in un mondo tumultuoso per le invasioni barbariche, le lotte di accesso e successione al trono, le fluttuazioni delle classi sociali, quando da un lato la nuova religione si espande ora impetuosa e trionfante, ora più timida e incerta, e dall’altra la vecchia credenza, che era stata un valido aiuto nella costituzione e nel rafforzamento dell’impero, resiste esemplarmente, sostenuta da un esiguo ma potente gruppo di uomini di cultura aristocratici. Se l’avvento del cristianesimo, come afferma nel suo saggio Arnaldo Momigliano riprendendo con importanti correzioni la tesi del Gibbon, è da considerarsi tra le principali, o la principale causa del grande evento storico della decadenza di Roma, in esso si può anche riconoscere lo «scisma dell’anima», il dramma degli intellettuali, come fa magistralmente H.-J. Marrou nel saggio su Sinesio da Cirene. Entriamo così in un’altra problematica, storicamente non meno rilevante, e attualissima, entro cui si muovono Agostino e Ambrogio, Simmaco e Ammiano Marcellino.

Chiudi