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Il paesaggio e l'estetica

Palermo, Novecento, 1994, Biblioteca Narciso d'oro
cm 21.5x15.3, pp. 602-(6), cartonato, sovracoperta illustrata
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INDICE

Premessa e dedica  Pag. 7
Ringraziamenti per la seconda edizione  12

IL PAESAGGIO E L’ESTETICA

Metaspazialità del paesaggio  39
Le immagini del tempo  65
Il tempo della natura e la sua immagine  81
Paesaggio e natura nella esperienza estetica  147
Il paesaggio fra natura e utopia  193
Le interpretazioni artistiche del paesaggio e le poetiche  225
Forme della natura e forma del paesaggio  259
Le istituzioni della natura e la storicità del paesaggio  301
Il paesaggio, giovinezza del mondo  337
La natura come paesaggio e la libertà dell’uomo  351
Paesaggio come produzione umana e sua esteticità  391
Arte del paesaggio, arte nel paesaggio, critica del paesaggio  407
I modi e gli ideali della critica di paesaggio  419
Dalla critica di paesaggi alla filosofia del paesaggio  433
Legittimazione della critica e sua fondazione teorica  455
La critica del paesaggio come critica in azione  475
Un riassuntivo bilancio teoretico, a guisa di conclusione  493

Note  521
Indice dei nomi  597
Quando questo libro uscì in prima edizione, nel 1973, erano tempi basati sul convincimento che la natura fosse la nemica contro cui l’uomo deve combattere e la categoria di bellezza quanto di più peregrino al mondo.

Da varie parti si cominciò allora a giudicare l’impostazione che l’autore dava ai suoi studi come incorreggibilmente “reazionaria” - oggi si dice “regressivamente proustiana” - ma il significato è lo stesso, e come allora il giudizio viene dal destinatario accettato come un complimento di cui vantarsi. E da vantarsi ci sarebbe, considerato che nei vent’anni, o quasi, successivi alla pubblicazione del Paesaggio e l'estetica le idee ivi sostenute sono ormai di dominio pubblico o quasi: nessuno si azzarda più a dire che i giardini debbono sparire, e persino le grandi aziende industriali si adoperano a restaurare giardini storici devastati o distrutti dal tempo e dall’incuria. I paesaggi, purtroppo, vengono tuttora manomessi dall’iniziativa pubblica come da quella privata; ma, quando ciò accade, i responsabili lo fanno con un certo pudore, senza menarne vanto. Mentre talune delle idee che in queste pagine diedero scandalo sono nel frattempo divenute, non senza notevoli adulterazioni, programmi politici fra i più ambiti ed apprezzati.

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