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Linguistica generale e linguistica francese

[Linguistique générale et linguistique française], tradizione di Giovanni Caravaggi, introduzione e appendice di Cesare Segre


Milano, Il Saggiatore, 1963, La cultura. Storia, critica, testi, 70
21x15.5, pp. 554-(6), brossura
Prima edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 25
Sommario

Nota introduttiva di Cesare Segre  9
Prefazione alla prima edizione 39
Prefazione alla seconda edizione  40

INTRODUZIONE  43


Scopo dell'opera. Questioni di metodo. La lingua e il gruppo (§§ 1-7)  43
Natura del sistema linguistico (8-13)  47
Statica e storia. Lingua parlata e lingua scritta (14-17)  52
Utiltzzazione dei fatti patologici (18-22)  55
Metodo comparativo (23-25)  58


PARTE PRIMA - PRINCÌPI DI LINGUISTICA GENERALE  63
Sezione prima: Teoria generale dell'enunciazione (26-212)  65


I  La frase (26-60)  65


   Analisi logica della frase (27-31)  65
   Analisi della frase esplicita (32-35)  68
   Forme implicite dell'enunciazione e segni extra-articolari (36-50)  70
   Dictum e modalità (51-54)  78
   Procedimenti di comunicazione (55-60)  80

II  Tre forme caratteristiche d'enunciazione: frase coordinata, frase segmentata, frase collegata (61-109)  83


   Introduzione: monorema e direma (61-67)  83
   Coordinazione (68-78)  86
   Frase segmentata (79-99)  91
   Frase collegato (100-109)  102

III I termini della frase (110-153)  108


   Attualizzazione dei termini della frase (110-120)  108
   Attualizzazione implicita ed esplicita dei termini (121-134)  114
   Modalità della caratterizzazione dei virtuali (135-140)  121
   Composti (141-150)  125
   Condensazione della frase in segni virtuali (151-153)  130

IV Rapporti grammaticali e questioni connesse (154-212)  132


   Sintagmatica (154-163)  132
   Rapporti grammaticali. A.ccordo e sostegno (164-174) 139
   Categorie lessicali (175-178)  145
   Sintagmatica e trasposizione funzionale (179-196)  148
   Il segno linguistico nei suoi rapporti con la sintagmatica (197-212)  158


Sezione seconda: Rapporti tra significanti e significati. Forme analitiche e forme sintetiche (213-307)  171


Nozioni generali, analisi e sintesi (213-216)  171
I  Non-linearità o distassia (217-272)  174
   Segno frazionato («agglutinazione») (217-224)  174
   Cumulo dei significati (225-233)  177
   Pleonasmo grammaticale obbligatorio (234-238)  182
   Condizionamento reciproco arbitrario (239-243)
   Sottinteso (244)  187
   Ellissi (245-247)  188
   Segno zero (248-256)  189
   Ipostasi (257-264)   194
   Disgiunzione (265-268)  198
   Anticipazione (269-272)  200
II Polisemia (273-298)  201
   Omonimia (274-286)  202
   Supplezione (287-298) 209
III  Panorama generale sulla distassia e polisemia (299-307)  217


PARTE SECONDA - IL FRANCESE D'OGGI  233
Panorama dello stato attuale del francese (308-312)  235
Sezione prima: Sequenza progressiva (313-461)  240


Modalità della sequenza progressiva (313-365)  240
Conflitto tra la progressione e l'anticipazione (313-314)  240
Sequenza e ritmo (315-318)  241
Sequenza progressiva e densità sintagmatica (319-323)  244
Come si realità la progressione (324)  247
L'ordine progressivo nelle lingue indoeuropee (325-326)  248
La sequenza progressiva nel francese moderno: osservazioni generali (327-330)  250
La sequenza progressiva nella frase (331-335)   252   
Luogo del legamento (336-337)  255
Modalità e sequenza progressiva (338-345)  257
Permutazione dei valori di due coordinate (346-347)  261
Permutazione dei valori di elementi attributivi (348-349)  262
Posto della congiunzione coordinativa (350)  265
Sequenza progressiva nelle subordinate (351-353)  266
Gruppi preposizionali: genesi della preposizione e del preverbio (354-356)  267
Posto degli a finalizza fori (357-360)  269
Posto dei qualificatori (361-362)  272
Posto dei rappresentanti (363-365)  273
Caratterizzazione e sequenza progressiva (366-406)  335
   a) Posto dell'aggettivo qualificativo (367-374); b) Posto degli avverbi e perifrasi avverbiali (375-377);
   c) Composti e sequenza progressiva (378-379); d) Prefissali (380-386); e) Suffissali (387-395);
   f) Suffissi apprezzativi (396-403); g) Costituzione delle radici (404-406)
Aspetti patologici della flessione nel francese attuale (407-435)  300
   a) Sostantivi e aggettivi (408-415); b) Verbi (416-421); c) Determinativi (422-426);
   d) False relazioni fra i termini dell'enunciato (427-435)
La sequenza progressiva e il sistema fonologico del francese moderno.
Struttura della sillaba (436-461)

Sezione seconda: Tendenza condensatrice (462-565)  335


Panorama (462-465)  335
Non-autonomia della «parola» francese (466-494)  338      
Che cos'è una «parola»? (466-470)  338
   a) Sostantivo (471-482); b) Infinito (483); c) Aggettivo (484-487);
   d) Avverbio (488-490); e) Verbo coniugato (491-494)
Condensazione dei semantemi (495-499)  355
 Derivazione implicita (500-514)  357
Definizione (500-501)  357
   a) Sostantivo (502-505); b) Aggettivo (506-511); c) Avverbio (512); d) Verbo (513-514)
Altri procedimenti economici (515-519)  568
Prestiti (520-526)  371
Aspetti fonologici della condensazione (527-553)  375
Fattori positivi e negativi di condensazione (527-531)  375
Fattori fonologici dell'autonomia delle parole raggruppate (532-546)  377
Caratteri fonologici delle parti della frase tedesca (547-553)   384
Aspetto memoriale della condensazione (554-560)  388     
Forme pàtologiche della condensazione (561-565)  394

Sezione terza: Forme generali dell'espressione (566-612)  398


Arbitrario e motivazione implicita (566-571)  398    
Forme statiche dell'espressione (572-599)  402
   a) Ruolo del verbo (574-582); b) Ruolo degli aspetti e dei tempi (583-590);
   c) Lo stile sostantivo (591-592); d) La chiarezza francese (593-594); e) Arte e poesia (595-599)
Il francese come lingua di comunicazione (600-612)  422
   a) Comunicazione ed espressione (600-608); b) La lingua fatta per l'occhio (609-612)


Appendice: Le caratteristiche della lingua italiana, di Cesare Segre  437

Bibliografia  471
Indice delle nozioni  479
Indice degli esempi  537
[...] Il Bally si imposta sul panorama teorico che il suo maestro Ferdinand De Saussure aveva tracciato secondo la prospettiva di diacronia (linguistica storica) e sincronia (considerazione statica della lingua in una sua determinata fase ed epoca), e chiaroscurato con la famosa contrapposizione tra langue (lingua come istituto e sistema collettivo) e parole (atto espressivo individuale); ma su questa base approfondisce con eccezionale finezza gli aspetti espressivi della lingua (oggetto principale di osservazione è il francese moderno).

Intesa la langue come linguaggio medio e comune, egli determina e valuta le scelte stilistiche offerte dal tesoro grammaticale, e per tale via arriva a cogliere i più riposti movimenti della vita linguistica. Nessuno è estraneo a questi fenomeni, ma anche a coloro che non si siano mai soffermati a riflettervi, parranno meravigliosi l'intuito e l'attenzione con cui il Bally sorveglia, descrive, esprime il comportamento di una lingua, guardata quasi come un personaggio, una creatura. Il suo metodo «sperimentale e induttivo», come egli lo chiama, ha raggiunto forse le proprie formulazioni più intense, splendide e mature in Linguìstica generale e linguìstica francese. Qui il lavoro analitico e definitorio riesce a creare un originale metodo di classificazione dei fenomeni linguistici, che può opportunamente confrontarsi con le dottrine «strutturalistiche» più moderne. Le indagini più specifiche sono precedute da un'esposizione di princìpi di linguistica generale che, nella seconda edizione qui tradotta, hanno assunto forma sistematica, soprattutto per quanto concerne i temi di fondo, da cui tutto il resto discende: la teoria dell'enunciazione, e la tecnica dei segni materiali (significanti) in rapporto coi valori (significati). Due temi che bastano a promettere ampie escursioni psicologiche e sociologiche, a chi si proponga di svilupparne in questo senso le ricche implicazioni. Un'appendice di Cesare Segre, al quale si deve altresì l'introduzione al volume, fornendo le necessarie coordinate storiche e metodologiche, riferisce sulle ricerche che permettono di caratterizzare, sulle tracce del Bally, anche la lingua italiana.

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