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Scritti sull'arte contemporanea

Torino, Einaudi, 1976, 1979, Saggi, 570-610
2 volumi, cm 21.6x15.5, pp. XIV-429-(13), 51 illustrazioni in b|n, XII-170-(14), 51 illustrazioni in b|n, brossura, schede bibliografiche
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Volume 1

Saggi
Rinuncia al passato, 5
Cammino di Morandi, 9
Poscritto, 29
Appunti per un ritratto di Morandi, 38
Morandi a poca distanza, 48
Picasso, 60
Manzù, 136
La porta di San Pietro, 158
Marino Marini
Braque: l'opera grafica, 187
Burri, 203
Burri: opere grafiche, 250

Contributi
Il pittore Filippo De Pisis, 257
Su alcuni giovani, 262
De Chirico metafisico, 272
Quattro artisti fuori strada, 278
Dalì, 282
Matisse, 285
Il nero luminoso di Matisse, 288
Bonnard, 291
L'impressionista nel bosco, 295
Le odalische di Picasso, 297
La colomba di Picasso, 300
L'iride nel pennello di Picasso, 304
Picasso a Barcellona, 307
Picasso: sulle barricate del suo tempo, 311
Leger: un pittore in prosa, 315
La Cina della Raphael, 318
Guttuso e Leoncillo, 320
Leoncillo dopo l'informale, 325
In morte di Leoncillo, 325
Leoncillo, 327
I trofei di Perez, 329
I nuovi nudi di Perez, 331
Perez, 333
Guttuso a Parma, 335
Guttuso, 337
Le uova di Fontana, 339
Fontana, 341
I Plurimi di Vedova, 343
Il nero di Burri, 345
Burri, oggi, 349
Visita a Burri, 352
Burri a Torino, 356
Un affresco danzante di Burri, 359
Burri ad Assist, 362
Capogrossi, 364
Pascali, 367
In morte di Pino Pascali, 371
Manzù, 374
Una porta fatta di luce, 376
Un museo di Manzù, 379
Giustizia per il vero Mafai, 383
Importanza di Mafai, 387
Scene di Ceroli, 389
Ceroli a Parma, 393
Vuillard, 395
Ricordo di Mirko, 399
Greco ad Orvieto, 401
Le più belle ninfee di Claude Monet, 405
Pittura di Afro, 408
A cena con Miro, 411
In memoria di Piero Sadun, 414
Marino a Ponte Vecchio?, 416
Grafica di Marino Marini, 421
Amedeo Modigliani, 423
Tamayo, messicano all'europea, 426
Oltre Eboli, 428

Volume secondo

Il Tristano di Burri, 3
Burn e il Signorelli, 6
L'ultimo Burn, 10
Afro, 20
La Mostra di Afro alla Galleria Nazionale d'arte moderna, 32
Discorso per Manzù, 35
Il muro dll'Odissea, 43
Il non-finito nell'ultimo Cezanne, 45
Guttuso 1978, 52

Appendice
La fine dell'Avanguardia, 57
L'arte d'oggi, 126
Ancora la fine dell'Avanguardia, 166

Il primo volume contiene gli scritti che Cesare Brandi ha dedicato all'arte contemporanea dal 1932 ad oggi, comprese le monografie su Picasso, Morandi e Burri.

In questo itinerario passano quasi tutti i nomi più importanti dell'arte moderna, in una prosa che, pur nell'ambito più rigoroso della critica, ha spesso l'afflato della poesia. È insomma il lavoro di un critico e scrittore che aggredisce appassionatamente il suo soggetto, alla luce d'una riflessione pungente sempre attuale e storicamente centrata. Alcuni di questi saggi ebbero un'importanza fondamentale per l'affermazione definitiva dell'artista, come nel caso di Morandi, di Manzù e di Burri. Quando uscì per la prima volta il Cammino di Morandi si era in periodo fascista, e l'autore fu vivamente attaccato sul «Tevere». Quando invece uscì il libro su Burri, il pittore veniva ancora, seppure sempre meno, attaccato per i suoi Sacchi: ad ogni nuova materia che usava, era regolarmente incompreso.
Di fronte alla celebrità attuale dell'artista il saggio di Brandi certifica la perspicacia e la lungimiranza dell'impostazione critica. Un altro saggio fondamentale, quello su Picasso, già posto come appendice e esemplificazione critica del dialogo Carmine o della Pittura, non ebbe l'attenzione che meritava, vista la novità dell'approccio non in chiave di indiscriminato osanna. Su Braque c'è un saggio dedicate alle incisioni; su Manzù una serie di contributi che dal primo sorgere dell'artista nel 1939 lo accompagna fino all'epoca attuale, con un particolare saggio sui disegni. Infine alcuni contributi piu brevi completano il grande caleidoscopio dell'arte contemporanea. Naturalmente il libro nel suo percorso da anche una sorta di radiografia del metodo critico di Cesare Brandi, dai primordi in cui già si staccava da Croce, alla successiva problematica che sollevarono i dialoghi sulla Pittura, la Scultura, l'Architettura e la Poesia, fino all'ultimo sviluppo, in chiave strutturale, segnato dalla Teoria generale della critica. Ma la vivacità dell'occhio e la novità delle conclusioni rimangono le stesse dal principio alla fine.


Nel secondo volume di scritti, Brandi concentra prevalentemente l'attenzione sull'opera di quattro artisti italiani. Burri, Afro, Guttuso e Manzù rappresentano non soltanto alcuni dei momenti nodali della nostra cultura figurativa ma testimoniano anche di una continuità di lavoro e di evoluzione della ricerca, che li rende particolarmente adatti ad un'analisi così articolata ed approfondita qual è quella di Brandi.


Del resto la caratteristica più evidente di questi scritti è proprio quella di seguire nell'arco di tempo l'attività di un artista, costituendo non soltanto una guida preziosa per il pubblico ma anche un proficuo punto di riferimento continuato per l'artista stesso.
Di Burri, ad esempio, viene seguita puntualmente l'attività dagli inizi sino alla spettacolare proposta del Cretto in ceramica; di Afro si segnala la coerente fedeltà di ricerca e di elaborazione formale; di Manzù, che quasi Brandi scoperse nel '39, si sottolinea la sorprendente fecondita, che ancora oggi da frutti di singolare rilevanza. Infine di Guttuso si preferisce dare un'immagine precisa, «leggendo» le recenti opere esposte a Londra, compendio di un continuo viaggio di rinnovamento. È presente inoltre un saggio su Cezanne, stimolante analisi complessiva, che non trascura le ultime proposte critiche in occasione della recente esposizione parigina ed analizza in particolare l'ultimo decennio di lavoro dell'artista francese, nella prospettiva anche dei successivi sviluppi dell'arte contemporanea. Chiude infine il volume la riproposta d'un saggio fondamentale, e da tempo introvabile, in cui Brandi ha affrontato in modo più diretto e con grande capacità di stimolo problemi centrali della nostra cultura figurativa ed estetica.

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