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Atti impuri. Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento

[Immodest Acts], traduzione di Savino D'Amico


Torino, Il Saggiatore, 1987, La cultura, 50
cm 21.5x14, pp. (8)-186-(6), cartonato e sovracoperta illustrata
Prima edizione. Ottimo esemplare

€ 22
Atti impuri è un piccolo gioiello di ricerca storiografica. Un libro rigoroso che - a partire da documenti inediti d'archivio - rimette in discussione tutto quello che sapevamo sulla storia delle donne, della religiosità e dellasessualità. È, insieme, un racconto avvincente, narrato con un talento stilistico da grande scrittrice.
La straordinaria vicenda si svolge a Pescia, agli inizi del XVII secolo, fra le mura del convento delle Teatine. Mistica e visionaria, suor Benedetta Carlini - la badessa - ha delle estasi erotico-religiose accompagnate da gravi disturbi fisici. Le viene affiancata una giovane monaca, Bartolomea Crivelli, per confortarne le sofferenze. Un bel giorno le autorità ecclesiastiche aprono un'inchiesta per appurare la «verità»: se Benedetta è una santa in contatto soprannaturale con Cristo oppure una lesbica in rapporto carnale con Bartolomea.
Il libro si segnala non soltanto per il tatto e la delicatezza con cui viene affrontata la questione del lesbismo, ma soprattutto perche l'autrice non perde mai di vista gli aspetti più generali sollevati dalla «microstoria» di suor Benedetta: la vita conventuale al tempo di Cosimo I de' Medici, le pieghe psicologiche della spiritualità femminile, le peculiarità dell'ambiente sociale e religioso dell'epoca, la concezione della donna agli albori dell'età moderna.

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