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Opere

A cura di Ignazio Ambrogio


Roma, Editori Riuniti, 1972-1973
6 volumi, cm 22.3x14.8, pp. XII-543-(1), 455-(1), 476-(4), 604-(4), 518-(2), 575-(1), imitlin, sovracoperta
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INDICI

Volume I


Avvertenza, p. VII
L'idealismo dell'atto e il problema delle categorie, 3
Le origini e la formulazione della dialettica hegeliana. I. Hegel romantico e mistico (1793-1800), 39
Eckhart o della filosofia mistica, 211
Note, 463
Indice dei nomi, 531


Volume II


La filosofia dell'esperienza di Davide Hume. I, 3
La filosofia dell'esperienza di Davide Hume. II, 225
Note, 439
Indice dei nomi, 445


Volume III


Fondamenti di una teoria dell'espressione, 9
Crisi dell'estetica romantica, 55
Critica dei principi logici, 135
Discorso sull'ineguaglianza, 267
La teoria marxista dell'emancipazione umana, 307
Note, 377
Indice dei nomi, 467


Volume IV


La libertà comunista. Saggio di una critica della ragion «pura» pratica, 9
Per la teoria di un umanesimo positivo. Studi e documenti sulla dialettica materialista, 133
Logica come scienza positiva, 281
Note, 533
Indice dei nomi, 595


Volume V


Il verosimile filmico e altri scritti di estetica, 9
Poetica del cinquecento, 103
Rousseau e Marx e altri saggi di critica materialistica, 191
Schizzo di una storia del gusto, 381
Note, 451
Indice dei nomi, 503


Volume VI


Critica del gusto, 9
Sulla dialettica, 265
Chiave della dialettica storica, 281
Crisi dell'ideologia contemporana, 301
Giornale filosofico, 409
Note, 457
Appendice biobibliografica, 517
Indice alfebetico generale, 547
Indice dei nomi, 557
Questo primo volume delle Opere comprende uno scritto del 1924, dedicato al problema del rapporto tra l'uno e il molteplice nell'idealismo dell'atto, e due monografie storico-filosofiche: l'una (del 1929), che analizza le fonti romantiche e mistiche della formazione del giovane Hegel; l'altra (nelle due redazioni del 1930 e del 1952), che ricostruisce le linee fondamentali del misticismo speculativo di Eckhart, come nucleo del moderno idealismo e di ogni «filosofia dell'autocoscienza».



Questo secondo volume delle Opere riproduce quello che è forse il maggior contributo storiografico di della Volpe, ossia l'ampio studio storico-critico, in due parti (logica-metodologia ed etica), sulla filosofia dell'esperienza di David Hume (1933-1935). Tale opera presenta tuttora larghi motivi d'interesse ed è comunque essenziale per comprendere anche i successivi sviluppi del pensiero dellavolpiano.

Nel decennio 1935-45 dalle ricerche storiche su Hegel, Eckhart, Hume emerge nel pensiero dellavolpiano un interesse teorico originale e di ampio respiro, che si viene articolando in una serie di indagini sui problemi dell'estetica, della logica e dell'etica. Di qui i saggi compresi nel presente volume: Fondamenti di una filosofia dell'espressione, Crisi critica dell'estetica romantica, Critica dei principi logici articoli vari sul cinema, sul principio di contraddizione, sull'esistenzialismo, Discorso sull'ineguaglianza e quella Teoria marxista dell'emancipazione umana (dell'aprile 1945) in cui della Volpe dalle sue posizioni sempre più nettamente antidealistiche perviene alla scoperta del marxismo.

Questo quarto volume comprende: La libertà comunista (1946), un saggio in cui attraverso la critica della concezione social liberale della « persona » sono delineate le premesse della nuova etica marxista dell'uomo totale come persona storico-sociale; i fondamentali scritti del 1946-48 sul rapporto Marx-Hegel e sulla critica marxiana della dialettica aprioristica, mistificata, dell'idealismo, raccolti col titolo Per la teoria di un umamsmo positive (1949); le due edizioni (1950 e 1956) della Logica come scienza positiva, che è il lavoro teorico più importante dedicato da della Volpe al metodo dialettico-scientifico del materialisimo storico.

Oltre agli studi e spezzoni critici raccolti col titolo Il verosimile filmico e altri scritti di estetica (1954 e 1962), nel quinto volume confluiscono un abbozzo di estetica materialistica delineate attraverso una rilettura della Poetica aristotelica e dei principali commenti italiani del cinquecento, e uno schizzo storico delle teorie sull'arte (soprattutto teatrale), da Aristotele a Brecht, che e anche il solo inedito nnvenuto tra le carte di della Volpe. Un posto centrale occupano altresì i saggi di critica materialistica rifusi nelle quattro edizioni (1957-64) del Rousseau e Marx, che costituisce un momento-chiave delle ricerche sulla «libertà eguaglitaria » intraprese col Discorso sull'ineguaglianza.

Il volume sesto, e ultimo, contiene le tre edizioni della Critica del gusto (1960, 1964 e 1966), corredate di alcuni lavori preliminari e di ulteriori documenti della riflessione di della Volpe sulla problematica delle arti; un saggio del 1962 «sulla dialettica»; la fondamentale Chiave della dialettica storica (1964) e i sintetici studi di logica, estetica e politica (riuniti nella Critica dell'ideologia contemporanea, 1967) che concludono idealmente una lunga indagine materialistico-storica e schiudono in pari tempo al marxismo nuove prospettive di ricerca; le rapide note di lettura pubblicate tra il 1965 e il 1968 con il titolo complessivo di Giornale filosofico. Integrano il volume una breve notizia biografica, un repertorio completo degli scritti della volpiani sinora rintracciati, un indice alfabetico di tutti i testi inclusi nella presente raccolta delle Opere di Galvano della Volpe edita a cura di Ignazio Ambrogio.

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