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Giovanni Boldini 1842-1931. Catalogo ragionato

1. La vita e l'iter artistico; 2. L'epistolario; 3. Catalogo ragionato della pittura a olio con un'ampia selezione di pastelli e acquerelli, in 2 tomi


Torino, Allemandi, 2002, Archivi dell'Ottocento
3 volumi in 4 tomi, cm 35x24.5, pp. 347, 112 tavole a colori fuori testo, illustrazioni e tavole in b/n e a colori nel testo, pp. 349-(3), 153 illustrazioni in b/n nel testo; pp. 358-(2), (4)-[365-699]-(1), 1387 illustrazioni in b/n e nel testo, cartonato, sovracoperta e cofanetto illustrati
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INDICI

LA VITA E L'ITER ARTISTICO

Introduzione, 11
Tavole a colori, 15

Dalle origini al primo soggiorno inglese, 129
Boldini a Parigi, 147
Il riaffermarsi di una vocazione, 169
Boldini e Verdi, 179
Il nuovo corso dell'arte di Boldini, 189
Boldini nel Novecento, 201
Indagine archivistica sulle origini della famiglia Boldini, 225
La vita di Boldini anno per anno, 235

Bibliografia, 323

Indice dei manoscritti consultati, 340
Indice dei nomi, 341


L'EPISTOLARIO

Introduzione all'epistolario di Giovanni Boldini, 7

Epistolario, 25
Addenda all'epistolario, 331

Indice delle lettere di Giovanni Boldini, 339
Indice dei nomi, 343


CATALOGO RAGIONATO DELLA PITTURA A OLIO CON AMPIA SELEZIONE DI PASTELLI E ACQUERELLI. TOMO 1 E 2

Introduzione al catalogo ragionato, 7
Catalogo, 9

APPENDICE I, 613
Opere attribuite con fondamento a Giovanni Boldini

Premessa alle Appendici I e II, 615

APPENDICE II, 631
Opere riprodotte in antiche pubblicazioni come spettanti a Boldini e altre, che pur possedendo caratteristiche boldiniane,
non ci convincono pienamente della loro autografia

APPENDICE III, 651
Opere documentate e attualmente disperse

Incisioni, 653
Introduzione alle incisioni, 655

ADDENDA AL CATALOGO RAGIONATO, 691
Opere di Giovanni Boldini delle quali veniamo a conoscenza mentre è in corso la stampa del catalogo ragionato
Introduzione al catalogo ragionato

Le 1387 opere qui raccolte costituiscono la totalità della produzione a olio di Giovanni Boldini fino a oggi conosciuta; vi è compresa inoltre una larga parte della produzione a pastello, l'opera incisa e una scelta di acquerelli e disegni (per questi ultimi si rimanda pero anche alla parte iconografica del volume primo).
Nel momento in cui ci troviamo a dover chiudere per esigenze editoriali questo tentativo di catalogazione generale, è ben viva negli autori la consapevolezza che il lavoro costato dieci e più anni di studi rigorosi e di ricerche apassionate è e rimane un «tentativo», in quanto tale soggetto ad essere integrato ogni qual volta opere inedite del ferrarese appaiano sul mercato internazionale, cosa che, negli ultimi anni, e avvenuta in modo quasi continuativo. E una realta questa che ha origini storiche ben precise, da noi delineate nel primo volume (si veda il secondo capitolo, alle pagine 149/150), e che riguarda in particolare (ma non solo) la produzione del primo periodo francese di Boldini, impropriamente detta «Goupil» dal nome del celebre mercante che annoverò il ferrarese nella sua «scuderia», e che fu il principale artefice dell'affermazione internazionale del virtuoso pittore italiano. Il mercato americano, che è fonte principale delle nuove accessioni al catalogo di Boldini, oggi ci restituisce ad esempio una graziosa «Ciociara» datata 1877, come appena ieri ci ha mostrato la seconda versione de «Il pastello bianco», la cui esistenza era tuttavia ampiamente documentata dalle fonti.

L'esame minuzioso e accurato della documentazione biografica, delle fonti storiche insomma, indispensabile per questo genere di studi, ha consentito l'individuazione di una serie di quadri che oggi mancano all'appello e che si trovano qui di seguito descritti nell'appendice intitolata «opere disperse»; si tratta tuttavia di un elenco parziale e assolutamente non sufficiente, perché conoscendo la feconda vena del ferrarese e la sua straordinaria facilità di mano, abbiamo la matematica certezza che il numero di opere mancanti sia di gran lunga superiore.

Anche la realtà museale statunitense si è dimostrata ricca di sorprese, rivelando l'esistenza di opere pressoché sconosciute all'Italia. È successo ad esempio che richiedendo al Fine Arts Museums di San Francisco la documentazione fotografica relativa al «Ritratto di Mrs Whitney Warren», quadro del 1908, ci sia stata inviata per sbaglio quella del «Ritratto di Mrs Graham Fair Vanderbilt», la cui esistenza ci è stata così ex abrupto rivelata. Si intuisce dunque che se il mercato nordamericano ha un ruolo privilegiato nella restituzione di inediti boldiniani, un altro veicolo di conoscenza è rappresentato dalla realtà delle acquisizioni museali che negli anni vanno raccogliendo i doni e i legati delle grandi famiglie che hanno scritto la storia dell'economia americana: furono costoro, dopo il 1890, i principali committenti dei grandi ritratti di Boldini, furono costoro a sancirne la fama di ritrattista della «belle époque».

Un'altra piacevole realtà americana è rappresentata dalle ben nove opere di Boldini appartenenti allo Sterling and Francine Clark Art Institute di Williamstown, nel Massachusetts, museo che dal 1955 raccoglie le opere d'arte di varia epoca, collezionate da Robert Sterling Clark, erede dell'industria di macchine da cucire Singer: insieme ad autentici gioielli, non del tutto ignoti, quali «Crossing the Street», «Peaceful day», vi abbiamo rinvenuto opere pressoché sconosciute in Italia come «The fishing boat - Etretat» e il ritratto di Madame Leclanche.

Anche in Europa le sorprese piacevoli non mancano e farà utilmente discutere la riscoperta del busto di fanciulla con cane datato 1874, proprietà del Museo di Digione, per le inequivocabili suggestioni da Manet, insospettabili a questa altezza del percorso boldiniano. Ma l'utilità di un lavoro di catalogazione come questo cui ci siamo accinti non sta nella meticolosità del vaglio degli antichi cataloghi e delle fotografie provenienti da archivi pubblici e privati non solo italiani, nella determinazione scientifica con cui si è cercato di verificare ed eventualmente correggere ubicazioni errate e dati approssimativi, nei molti inediti con cui abbiamo potuto saziare il gusto e il piacere della scoperta e del nuovo; o almeno non solo in questi aspetti. Ciò che abbiamo avuto in animo di fare, e innanzi tutto offrire un lavoro scientificamente corretto, un repertorio di immagini disposte in modo «ragionato» e obbediente a valutazioni di merito e di importanza artistica delle opere. Il catalogo ragionato è stato concepito anche come strumento di consultazione rapida: di qui l'uso delle schede esclusivamente tecnico-bibliograflche, ricche però dei rimandi ad altre parti dell'edizione necessari per gli eventuali approfondimenti. Si sono evitate di proposito inutili prolissità e ripetizioni che impediscano la consultazione snella di una edizione che per quanto si proponga esaustiva nei suoi quattro volumi, pure vorrebbe adattarsi alle diverse esigenze del lettore e suggerire un graduato approccio alla pittura e alla personalità di Boldini.

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