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Il mondo e l'angelo. I tarocchi e la loro storia

Traduzione di Mariangela Tempera, con aggiunte dell'Autore


Napoli, Bibliopolis, 1993, Fuori collana
cm 25x17.5, pp. 489-(3), 12 tavole fuori testo e molte illustrazioni nel testo, tela, sovracoperta illustrata
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INDICE

I. Che cosa sono i tarocchi?, pag. 13
II. Le carte dipinte a mano di Milano, 41
III. Le carte dipinte a mano di Ferrara, 77
IV. L'invenzione dei tarocchi, 93
V. I tarocchi, la divinazione e l'occulto, 109
VI. I tarocchi nel gioco, 143
VII. L'ordine dei trionfi, 171
VIII. I tarocchi ferraresi, 181
IX. I tarocchi a Bologna, 217
X. Il contributo fiorentino, 241
XI. Lucca, Roma, Sicilia » 269
XII. Il tarocco di Marsiglia e il tarocco di Besancon, 307
XIII. I tarocchi milanesi, 325
XIV. I primi tarocchi francesi » 351
XV. I tarocchi con semi italiani all'estero, 377
XVI. Il Piemonte, 389
XVII. I significati dei trionfi, 409
XVIII. I tarocchi con semi francesi, 429
XIX. L'occultismo del tarocco, 453
XX. Il gioco dei tarocchi, 481

Le carte dei tarocchi hanno sempre esercitato un grande fascino e ciò non sorprende dal momento che esse comprendono la maggior parte delle più belle carte da gioco mai prodotte e sono usate per giochi di una creatività e sottigliezza forse ineguagliata. Eppure, o può darsi proprio per questo, la loro origine e il loro significato sono così poco noti da prestarsi alle più fantasiose illazioni.
Il Mondo e l'Angelo può considerarsi il primo libro che affronti «scientificamente» e con dovizia di documentazione la «vera» storia dei tarocchi.

Oggi, l'impiego dei tarocchi nella cartomanzia è diffuso ovunque, ma quest'uso non ebbe origine che alla fine del XVIII secolo. In effetti, come ci racconta Michael Dummett, il mazzo dei tarocchi nacque come strumento di gioco nelle corti quattrocentesche di Milano e Ferrara: in particolare la sua serie di ventun trionfi introdusse nel gioco delle carte un'idea nuova: quella delle briscole o atouts. Dal secolo XVI in poi il mazzo dei tarocchi si è diffuso in quasi tutta Europa. Dummett lo considera il maggior contributo italiano alla storia delle carte da gioco e ne descrive dettagliatamente le forme peculiari che, attraverso intricate vicende, ha assunto nei diversi paesi.
Grazie a questa agile e dotta opera il lettore scoprirà come le carte e i giochi che con esse si escogitano sono lungi dall'essere uno dei prodotti più trascurabili dell'attività umana.
 
PREFAZIONE


Nel 1980 ho pubblicato un libro in lingua inglese, intitolato The Game of Tarot (Il gioco dei Tarocchi). È principalmente una storia dei giochi praticati col mazzo dei tarocchi; tuttavia, essendo la storia dei giochi intrecciata con quella delle carte, comprende anche una parte dedicata alla loro storia. Negli ultimi duecento anni un piccolo numero di entusiasti si è dedicato a tracciare la storia delle carte da gioco per ciò che concerne la realizzazione e il disegno anziché il loro impiego nel gioco. Per qualche ragione, la storia delle carte da tarocchi non era mai stata studiata con sistematicità; non esisteva neppure una cornice generale di riferimento. Col mio libro ritengo di essere riuscito a creare questa cornice generale. Da allora numerosi ricercatori hanno fatto scoperte ulteriori: penso in particolare a Thierry Depaulis, Alberto Milano e, soprattutto, all'infaticabile Franco Pratesi. Alcune di queste scoperte hanno, con mia soddisfazione, confermato le mie ipotesi e teorie, altre, con mio rammarico, hanno dimostrato l'erroneità di alcune mie congetture: penso tuttavia che si possa convenire che nessuna di esse ha danneggiato la cornice generale che avevo costruito. Il presente libro non è la traduzione di The Game of Tarot, bensì un'opera a sé stante. È una storia delle carte, non dei giochi, e, in primo luogo, delle carte usate per giocare; solo alcune sezioni sono dedicate alle carte destinate a scopi cartomantici e occultistici e solo due capitoli sono dedicati ai giochi, nei quali mi limito ad illustrare lo stretto indispensabile per la comprensione della storia delle carte. Tuttavia, i lettori di The Game of Tarot troveranno qua e là brani familiari. Poco tempo dopo la pubblicazione del libro, il dott. del Franco, della casa editrice Bibliopolis, chiese al mio editore britannico se fosse possibile pubblicare una traduzione italiana della prima parte del volume. Io fui d'accordo; tuttavia, riflettendo meglio, mi resi conto che la sola prima parte, delle quattro che formavano l'originale, non avrebbe potuto costituire un libro a sé stante. Avendo appurato che al dott. del Franco stava più a cuore la storia delle carte di quella dei giochi, mi accinsi a riorganizzare di sana pianta il materiale contenuto nel mio libro per rielaborarlo ai fini di una storia sistematica delle carte. Riscrissi pertanto circa la metà del mio libro, sia per dar forma al materiale tratto dalle varie sezioni, sia per incorporare nel testo le nuove non trascurabili scoperte fatte nel frattempo da me e da altri. Il testo risultante venne tradotto dalla dott.ssa Mariangela Tempera, dell'Università di Ferrara, ma, per ragioni varie, la sua pubblicazione fu ritardata di alcuni anni. Senonché, alla data in cui la stampa del volume pareva finalmente imminente, numerose altre scoperte, alcune fatte da me, moltissime da altri, resero necessarie revisioni assai considerevoli, in cui decisi di cimentarmi io stesso, poiché evidentemente non è facile indicare in inglese le modifiche da apportare ad un testo tradotto in italiano. In questo momento, ovvero alla data in cui scrivo questa Prefazione, il testo è aggiornato; ma non è sicuro che rimarrà tale molto a lungo. [...]
Le carte dei tarocchi hanno sempre esercitato un grande fascino. Esse comprendono la maggior parte delle più belle carte da gioco mai prodotte e sono usate per praticare giochi di una varietà e sottigliezza ineguagliate da altri giochi di carte, compreso il Bridge, di cui si tende, a mio avviso, ad esagerare le pretese. Le carte e i giochi che con esse si fanno sono lungi dall'essere uno dei prodotti più trascurabili della creatività umana; mi auguro che i lettori traggano diletto dalla scoperta della loro storia vera in luogo delle storie di fantasia abilmente divulgate dai maghi e dai loro apprendisti.


Michael Dummett, 1925-2011

Michael Anthony Eardley Dummett, suddito britannico, si è laureato ad Oxford nel 1954 e ad Oxford ha insegnato logica dal 1979 al 1992. Il Prof. Dummett è stato un appassionato studioso delle carte dei tarocchi. Sulll'argomento ha pubblicato: The game of Tarot; Twelve Tarot games; The Visconti-Sforza Tarot Cards, e con Decker Ronald, A History of the Occult Tarot 1870 - 1970.


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