Milano, Mondadori, 1987 cm 30x24.5, pp. 223-(1), numerose illustrazioni a colori e in b|n nel testo, tela e sovracoperta illustrata Unica edizione. Ottimo esemplare
Le opere in onore dei gatti sono numerose: attestano la perennità della grazia felina nell'arte e riuniscono immagini di ogni epoca e genere. Tuttavia nessuno studio serio e approfondito è mai stato consacrato dagli storici dell'arte alla rappresentazione del gatto nella pittura, in cui la presenza dell'animale, spesso assai misteriosa, suscita molte domande. Perché il gatto compare in alcune scene bibliche? Il gatto nero che balza al centro dell'Annunciazione di Lorenzo Lotto è malefico? Qual è il pittore che per primo penso di ritrarre un gatto? Qual è il significato della presenza del gatto nell'àtelier di Courbet, o ai piedi dell'Olympia di Manet? Queste domande assieme a molte altre hanno trascinato Elisabeth Foucart-Walter e Pierre Rosenberg, entrambi conservatori al Musée du Louvre, in una ricerca iconografica senza precedenti. Accanto ad alcune opere famose, molti quadri poco conosciuti, appartenenti a collezioni private, sono stati preferiti ai dipinti che tradizionalmente illustrano i libri sui gatti. Evitando ogni interpretazione e lettura rischiosa, un'analisi brillante illumina l'origine e il significato di molte rappresentazioni e svela i rapporti ambigui che il gatto intrattiene, nella pittura religiosa, col Diavolo e Dio o, nella pittura profana, col Male e il Bene... Gatti stupefacenti, gatti stupiti, gatti addormentati, inquietanti o che fanno le fusa e ci invitano ad una meravigliosa passeggiata attraverso la pittura occidentale, dal XV secolo ai nostri giorni.
Qual è il significato della presenza del gatto nell'àtelier di Courbet, o ai piedi dell'Olympia di Manet? Queste domande assieme a molte altre hanno trascinato Elisabeth Foucart-Walter e Pierre Rosenberg, entrambi conservatori al Musée du Louvre, in una ricerca iconografica senza precedenti. Accanto ad alcune opere famose, molti quadri poco conosciuti, appartenenti a collezioni private, sono stati preferiti ai dipinti che tradizionalmente illustrano i libri sui gatti.
Evitando ogni interpretazione e lettura rischiosa, un'analisi brillante illumina l'origine e il significato di molte rappresentazioni e svela i rapporti ambigui che il gatto intrattiene, nella pittura religiosa, col Diavolo e Dio o, nella pittura profana, col Male e il Bene... Gatti stupefacenti, gatti stupiti, gatti addormentati, inquietanti o che fanno le fusa e ci invitano ad una meravigliosa passeggiata attraverso la pittura occidentale, dal XV secolo ai nostri giorni.