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Introduzione alla psicoanalisi. Nuove lezioni

Traduzione autorizzata di Edoardo Weiss


Roma, Cremonese, 1934, Biblioteca psicoanalitica internazionale. Serie italiana, 4
cm 24.5x17.5, pp. VIII-167-(1), brossura
Prima edizione italiana. Ottimo esemplare >>>

€ 80
INDICE

Prefazione del traduttore, 3
Prefazione, 5

Lezione XXIX. Revisione della dottrina del sogno, 7
Lezione XXX. Sogno ed Occultismo, 30
Lezione XXXI. La scomposizione della personalità psichica, 53
Lezione XXXII. Angoscia e vita istintiva, 75
Lezione XXXIII. La femminilità, 103
Lezione XXXIV. Schiarimenti, applicazioni, orientamenti , 125
Lezione XXXV. Intorno ad una Weltanschauung, 145

Errata-corrige, 168
Le "Lezioni introduttive alla Psicoanalisi" furono tenute nei due primi semestri accademici 1915-16 e 1916-17 in un'aula della clinica psichiatrica di Vienna, dinanzi ad un uditorio misto, cioè composto di studiosi di tutte le facoltà. La prima metà delle lezioni è stata improvvisata e subito dopo scritta: la seconda fu concepita durante un soggiorno estivo a Salisburgo, tra i due cicli di lezioni, e poi letta, fedelmente, nel semestre successivo. [...]
Queste nuove lezioni non intendono per nulla sostituire le precedenti; esse non sono, in linea generale, un'esposizione autonoma che possa aspettarsi di trovare una propria cerchia di lettori, ma sono invece continuazioni ed aggiunte; esse si scindono, nel loro rapporto con le precedenti, in tre gruppi: di un primo gruppo fanno parte elaborazioni nuove di argomenti che sono stati trattati già quindici anni fa, ma che esigono, oggi, in seguito all'approfondimento delle nostre cognizioni e ai mutamenti delle nostre vedute, un'altra esposizione, che richiedono dunque qualche revisione critica.
I due altri gruppi contengono gli allargamenti veri e propri della psicoanalisi, e trattano argomenti i quali, o non esistevano ancora nella psicoanalisi ai tempi delle prime lezioni, o si conoscevano allora troppo poco per poter giustificare il titolo di un capitolo speciale, Non si può evitare, ma nemmeno deplorare, che taluna delle nuove lezioni unisca in sè i caratteri di questo e di quel gruppo insieme.
La dipendenza in cui stanno queste nuove lezioni con le "lezioni introduttive" trova anche espressione nel fatto che esse continuano la loro numerazione. La prima lezione di questo volume viene designata come la XXIX. Esse non offrono gran che di nuovo allo psicoanalista di professione e si rivolgono a quella massa di persone colte, in cui si vorrebbe presumere un interessamento benevolo, per quanto limitato, per il carattere e per le acquisizioni della giovane scienza. Anche questa volta mi son lasciato guidare dall'intento di non sacrificare nulla per far apparire la materia semplice, completa e chiusa in sè, di non nascondere problemi, di non negare lacune ed incertezze. In nessun altro campo di lavoro scientifico ci si vanterebbe di esser si proposta una tale modestia. Tali proponimenti passano dappertutto come ovvi, il pubblico non si attende alcunché di diverso. Nessun lettore di una esposizione sull'astronomia si sentirà deluso e superiore alla scienza, qualora gli si indichino i confini circa i quali le nostre nozioni sull'universo si disperdono come in nebbia. Soltanto nella psicologia le cose stanno diversamente; in questo campo appare in pieno l'incapacità costituzionale dell'uomo a procedere scientificamente nell'indagine. Sembra che nella psicologia non si richieda di progredire nel sapere ma di avere qualche altra soddisfazione; le si fa un rimprovero per ogni problema insoluto, per ogni incertezza confessata.
Chi ama la scienza della vita psichica dovrà accettare anche questa ingiustizia. S.F.

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