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Linguaggio e esperienza in Ludwig Wittgenstein

Firenze, Le Monnier, 1966
cm 25x17.5, pp. XII-500-(4), brossura
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SOMMARIO

Prefazione, pp. IX-XI.
 
Capitolo I. L’itinerario metodologico di Ludwig Wittgenstein, pp. 1-58.


1. Il primo Wittgenstein. Logica e linguaggio, p. 1. — 2. Volontà e mondo, p. 26. — 3. L’ultimo Wittgenstein, p. 39. — Note, p. 56.


Capitolo II. La teoria del linguaggio come raffigurazione, pp. 59-160.


1. Le condizioni di significala delle proposizioni, p. 59. — 2. L’analisi logica del linguaggio e la teoria russelliana delle descrizioni definite. Forma logica e forma grammaticale, p. 62. — 3. L’atomismo logico, p. 70. — 4. Linguaggio ideale e linguaggio ordinario, p. 87. — 5. Oggetti, proprietà e relazioni, p. 93. — 6. Il principio di Frege della definizione completa dei concetti e la «Bestimmtheit» dei simboli wittgensteiniani, p. 104. — 7. La teoria della proposizione come «Bild». Il mistico, l’indicibile e la filosofia, p. 109. — 7 bis. La legge della proiezione, p. 116. — 8. La proposizione come immagine e i modelli dinamici di H. Hertz, p. 122. — 9. «Die Form der Abbildung», p. 126. — 10. La teoria delle funzioni di verità e le proposizioni generali, p. 137. — 11. Linguaggio ideale ed esperienza, p. 143. — Note, p. 151.


Capitolo III. Dal «Tractatus» all’indagine del linguaggio ordinario, pp. 161-233.


1. L’incontro con F. P. Ramsey, p. 161. — 2. La crisi dell’atomismo logico e il dibattito in Inghilterra sull’analisi, p. 175. — 3. La «Sprachkritik» di Fritz Mauthner, p. 187. — 4. Le «lectures» wittgensteiniane del 1930-1933, p. 190. — 5. Filosofia e analisi linguistica in G. E. Moore, p. 208. — Note, p. 229.


Capitolo IV. La metodologia dell’analisi del linguaggio, pp. 234-331.


1. La critica alla teoria del «Benennen», p. 234. — 2. La critica all’atomismo logico, p. 247. — 3. La critica dell’unità formale del concetto e la discussione sull’essenzialismo, p. 260. — 4. La critica della normatività della logica, p. 270. — 5. Filosofia e indagine grammaticale, p. 275. — 6. Uso e «giuoco linguistico», p. 279. — 7. La teoria della mente, p. 284. — 8. Metodologia dell’analisi filosofica e metodologia scientifica, p. 289. — 9. Le operazioni mentali e la formazione empirica del significato, p. 295. — 10. Il concetto di regola, p. 305. — Note, p. 320.


Capitolo V. Linguaggio pubblico e linguaggio privato. Neopositivismo e fenomenismo, pp. 332-416.


1. Il solipsismo del Tractatus e il fenomenismo di Der logische Aufbau der Welt, p. 332. — 2. La prospettiva fiscalista di O. Neurath, p. 339. — 3. La metodologia fiscalista di R. Carnap. «Inhaltliche Redeweise» e «formale Redeweise», p .345. — 4. La discussione sul concetto e sulla funzione dei protocolli, p. 352. — 5. L’empirismo di M. Schlick, p. 360. — 6. Il fenomenismo e il linguaggio dei «sense-data», p. 373. — Note, p. 405.


Capitolo VI. La semantica della percezione, pp. 417-479.


1. La critica wittgensteiniana alla teoria del linguaggio privato, p. 417. 2. Il significato linguistico e le attitudini del comportamento, p. 432. — 3. La critica del fisicalismo, p. 443. — 4. L’identità personale, p. 449. — 5. La critica del fenomenismo, p. 454. — 6. Filosofia e immaginazione, p. 459.
Note, p. 471.


Capitolo VII. Conclusione, pp. 480-494.


1. La dimensione metodologica dell’analisi logico-linguistica, p. 480. — 2. Filosofia, scienza e analisi linguistica, p. 483. — 3. La categoria della scelta e l’analisi del linguaggio, p. 487. — 4. La metodologia filosofica dell’analisi e le possibilità dei sistemi linguistici, p. 493.


Indice dei nomi, pp. 495-498.

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