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Miti, emblemi, spie. Morfologia e storia

Torino, Einaudi, 1986, Nuovo politecnico, 152
cm 18.3x10.5, pp. XVI-251-(3), brossura
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INDICE

Prefazione, IX
Nota bibliografica, IX

Miti emblemi spie

Stregoneria e pietà popolare, 3
Note a proposito di un processo modenese del 1519

Da A. Warburg a E. H. Gombrich, 29
Note su un problema di metodo

L'alto e il basso, 107
Il tema della conoscenza proibita nel Cinquecento e Seicento

Tiziano, Ovidio e i codici della figurazione erotica nel Cinquecento, 133

Spie, 158
Radici di un paradigma indiziario

Mitologia germanica e nazismo, 210
Su un vecchio libro di Georges Dumézil

Freud, l'uomo dei lupi e i lupi mannari, 239
«Improvvisamente mi accorsi che nella ricerca in corso da anni sul sabba stavo adoperando un metodo molto più morfologico che storico, — scrive Carlo Ginzburg. — Raccoglievo miti e credenze provenienti da ambiti culturali diversi, sulla base di affinità formali. Al di là delle identità superficiali riconoscevo (o almeno credevo di riconoscere) omologie profonde... Le connessioni storiche note non potevano guidarmi, perché quei miti e quelle credenze (indipendentemente dalla data in cui affioravano alla documentazione) potevano risalire a un passato molto più antico. Usavo la morfologia come una sonda, per scandagliare uno strato inattingibile agli strumenti consueti della conoscenza storica».
Sette saggi, pubblicati tra il 1961 e il 1984, l'ultimo è inedito, su stregoneria e pietà popolare, Warburg e i suoi continuatori, emblemi e conoscenze proibite, Tiziano e i codici della raffigurazione erotica, spie, mitologia germanica e nazismo, Freud, l'uomo del lupi e i lupi mannari.
I saggi sono ripubblicati nella forma in cui apparvero, tranne minime correzioni. Brevi integrazioni bibliografiche sono aggiunte alla fine delle note di ciascun saggio.

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