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Hobsbawm Eric John
Introduzione [di Donald Sassoon] 7
I. IL NAZIONALISMO NELLA STORIA
1. Dentro e fuori la storia 29
2. Il nazionalismo nell’età della rivoluzione 42
3. La costruzione delle nazioni nell’età del capitale 61
4. Bandiere al vento nell’età degli imperi 83
5. I lavoratori hanno una patria? 115
6. Inventare le tradizioni nazionali 136
7. La produzione delle tradizioni «nazionali» 154
8. Etnicità, emigrazione e lo Stato-nazione 183
9. Internazionalismo operaio 190
10. Definire il nazionalismo: i problemi 210
11. Stato, etnicità e religione 235
12. La frangia celtica 252
II. I PERICOLI DEL NAZIONALISMO
13. I limiti del nazionalismo 271
I. IL NAZIONALISMO NELLA STORIA
1. Dentro e fuori la storia 29
2. Il nazionalismo nell’età della rivoluzione 42
3. La costruzione delle nazioni nell’età del capitale 61
4. Bandiere al vento nell’età degli imperi 83
5. I lavoratori hanno una patria? 115
6. Inventare le tradizioni nazionali 136
7. La produzione delle tradizioni «nazionali» 154
8. Etnicità, emigrazione e lo Stato-nazione 183
9. Internazionalismo operaio 190
10. Definire il nazionalismo: i problemi 210
11. Stato, etnicità e religione 235
12. La frangia celtica 252
II. I PERICOLI DEL NAZIONALISMO
13. I limiti del nazionalismo 271
14. La torre di Babele 277
15. L’improbabile «sociobiologia» del nazionalismo 283
16. Stato delle nazioni 288
17. Le lingue sono tutte uguali? 293
18. Conseguenze delle Falkland 309
19. Vantaggi degli ebrei della diaspora 328
20. Gli ebrei e la Germania 343
21. Etnicità e nazionalismo 350
22. I rischi del nuovo nazionalismo 366
23. Riformare il nazionalismo 371
Note 375
Pubblicazioni originali dei testi 395
Indice dei nomi 401
Negli ultimi vent'anni una parola si è andata imponendo sempre più nel discorso pubblico: «nazionalismo». Un termine legato a doppio filo con la storia del Novecento e oggi al centro dell'azione politica di molti partiti. Forze che si oppongono alla spinta imperante della modernità, quella globalizzazione che tende a trasformare radicalmente – o addirittura a spazzar via – confini e caratteri nazionali. Hobsbawm, uno degli storici più acuti e influenti dei nostri tempi, ha compreso prima e meglio di molti altri cosa comportasse questo recupero dei concetti di patriottismo e nazionalismo. Pur da posizioni fortemente critiche, non ha mai commesso l'errore di liquidare il fenomeno come assurdo, riconoscendone invece le radici, l'importanza e l'impatto sociale, e chiarendo le responsabilità che gli studiosi hanno a riguardo. Se, ricordava spesso, un tempo era convinto che gli storici non potessero causare disastri, a differenza di architetti e ingegneri civili, si era infine dovuto ricredere: nelle mani dei nazionalisti la storia può uccidere più persone di un progettista incapace. In questa raccolta di scritti, saggi e interventi pubblici possiamo apprezzare alcune delle più profonde intuizioni dello studioso di formazione marxista in merito a un tema senza dubbio controverso. Per chi, come lui, negli anni Trenta aveva abbracciato con convinzione il progetto della sinistra internazionalista, non era infatti accettabile affidare solo alla finanza e all'ecosistema di Internet la spinta all'integrazione mondiale, ma non era nemmeno possibile lasciare alle sole destre il primato del patriottismo. Le riflessioni di Hobsbawm, sempre attente e lucide, tracciano dunque un percorso essenziale per chiunque voglia comprendere davvero un fenomeno complesso come quello del nazionalismo, approfondendone la storia, l'evoluzione e le possibili conseguenze.