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Nazionalismo. Lezioni per il XXI secolo

[On Nationalism], traduzione di Paolo Falcone e Rosa Prencipe. A cura Donald Sassoon


Milano, Rizzoli, 2021, La grande storia
cm 24, pp. 409-(4)-6b, cartonato, sovracoperta illustrata
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Introduzione [di Donald Sassoon]   7

I. IL NAZIONALISMO NELLA STORIA
1. Dentro e fuori la storia    29
2. Il nazionalismo nell’età della rivoluzione    42
3. La costruzione delle nazioni nell’età del capitale    61
4. Bandiere al vento nell’età degli imperi    83
5. I lavoratori hanno una patria?    115
6. Inventare le tradizioni nazionali    136
7. La produzione delle tradizioni «nazionali»    154
8. Etnicità, emigrazione e lo Stato-nazione    183
9. Internazionalismo operaio    190
10. Definire il nazionalismo: i problemi    210
11. Stato, etnicità e religione    235
12. La frangia celtica    252

II. I PERICOLI DEL NAZIONALISMO
13. I limiti del nazionalismo    271
14. La torre di Babele    277
15. L’improbabile «sociobiologia» del nazionalismo    283
16. Stato delle nazioni    288
17. Le lingue sono tutte uguali?    293
18. Conseguenze delle Falkland    309
19. Vantaggi degli ebrei della diaspora    328
20. Gli ebrei e la Germania    343
21. Etnicità e nazionalismo    350
22. I rischi del nuovo nazionalismo    366
23. Riformare il nazionalismo    371

Note    375
Pubblicazioni originali dei testi    395
Indice dei nomi    401

Negli ultimi vent'anni una parola si è andata imponendo sempre più nel discorso pubblico: «nazionalismo». Un termine legato a doppio filo con la storia del Novecento e oggi al centro dell'azione politica di molti partiti. Forze che si oppongono alla spinta imperante della modernità, quella globalizzazione che tende a trasformare radicalmente – o addirittura a spazzar via – confini e caratteri nazionali. Hobsbawm, uno degli storici più acuti e influenti dei nostri tempi, ha compreso prima e meglio di molti altri cosa comportasse questo recupero dei concetti di patriottismo e nazionalismo. Pur da posizioni fortemente critiche, non ha mai commesso l'errore di liquidare il fenomeno come assurdo, riconoscendone invece le radici, l'importanza e l'impatto sociale, e chiarendo le responsabilità che gli studiosi hanno a riguardo. Se, ricordava spesso, un tempo era convinto che gli storici non potessero causare disastri, a differenza di architetti e ingegneri civili, si era infine dovuto ricredere: nelle mani dei nazionalisti la storia può uccidere più persone di un progettista incapace. In questa raccolta di scritti, saggi e interventi pubblici possiamo apprezzare alcune delle più profonde intuizioni dello studioso di formazione marxista in merito a un tema senza dubbio controverso. Per chi, come lui, negli anni Trenta aveva abbracciato con convinzione il progetto della sinistra internazionalista, non era infatti accettabile affidare solo alla finanza e all'ecosistema di Internet la spinta all'integrazione mondiale, ma non era nemmeno possibile lasciare alle sole destre il primato del patriottismo. Le riflessioni di Hobsbawm, sempre attente e lucide, tracciano dunque un percorso essenziale per chiunque voglia comprendere davvero un fenomeno complesso come quello del nazionalismo, approfondendone la storia, l'evoluzione e le possibili conseguenze.

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