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La nascita del purgatorio

[La naissance du Purgatoire], traduzione di Elena De Angeli


Torino, Einaudi, 1982, Biblioteca di cultura storica, 147
cm 21.5x15.5, pp XIV-426, 21 illustrazioni a colori fuori testo, tela, sovracoperta illustrata
Prima edizione italiana. >>>

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Indice

Il terzo luogo, 3

Parte prima. Gli aldilà prima del Purgatorio
I. Le visioni antiche, 23
II. I padri del Purgatorio, 63
III. L'alto Medioevo: ristagno dottrinale e fiorire di visioni, 108

Parte seconda. Il secolo XII: nascita del Purgatorio
IV. Il fuoco purgatorio, 148
V. «Locus purgatorius»: un luogo per la purgazione, 172
VI. Il Purgatorio tra la Sicilia e l'Irlanda, 199
VII. La logica del Purgatorio, 235

Parte terza. Il trionfo del Purgatorio
VIII. La sistemazione scolastica, 267
IX. Il trionfo sociale: la pratica pastorale e il Purgatorio, 327
X. Il trionfo poetico: la Divina Commedia, 381

Appendici
I. Bibliografia del purgatorio, 413
II. Purgatorium: storia di una parola, 414
III. Prime immagini, 419
IV. Opere recenti, 421
Ringraziamenti, 427

Nella geografia dell'oltretomba il Purgatorio comincia a figurare assai tardi rispetto ai luoghi classici della pena, l'Inferno, e del premio, il Paradiso.

Fatto noto, non foss'altro perche nel corso delle violente controversie che nei primi decenni del Cinquecento contrapposero ai fedeli della Chiesa di Roma i seguaci della Riforma protestante, questi rinfacciavano ai loro antagonisti la credenza in un «terzo luogo», che le Scritture ignoravano. E tuttavia solo lo studio di Le Goff ha messo in chiaro questo problema che va oltre la storia della religione e della spiritualità. Nel secolo dodicesimo, che lo storico francese ha definito «del grande slancio», comincia ad affermarsi la credenza in quel luogo intermedio dell'aldilà. Tale credenza è vista in connessione con l'imporsi di strutture sociali e politiche legate al feudalesimo, e con le conquiste economiche, agricole e mercantili del secolo.
Soprattutto con una nuova visione del mondo che si sviluppa dalle grandi sistemazioni culturali e dalle attese religiose che danno slancio al pensiero filosofico e teologico del tempo. La speranza che il peccato non decida tragicamente il destino dell'anima umana vivifica la fede nel «secondo regno, dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno».
La Divina Commedia, appunto, segna il trionfo di questa nuova visione dell'oltretomba. La fantasia di Dante anima e precisa i luoghi e le pene purgatorie, che la pratica religiosa non bastava a far penetrare nella sensibilità e nelle credenze degli uomini. Le vie e i testi dell'immaginario - visioni e racconti di viaggi nell'aldilà contribuirono a imporre ai fedeli la nuova fede.
Questa edizione italiana si è arricchita di un'esemplificazione iconografica che permette all'autore di articolare più compiutamente la sua ricerca e di indicarne pienamente il significato.

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