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Il confine

Milano, Feltrinelli, 1971, I Narratori di Feltrinelli, 190
cm 20.3x12.7, pp. 214-(2), cartonato
Unica edizione. Ottima copia

€ 25
Con Il Confine Germano Lombardi propone, dopo un lungo silenzio, la sua opera finora più impegnativa, più complessa, più ambiziosa: quel "grande" romanzo d'avventura sullo sfondo degli ultimi venticinque anni di storia europea, di cui i suoi tre primi libri avevano cominciato a fracciare le situazioni, a delimitate lo spazio ideologico, a mettere a fuoco un linguaggio inconfondibile.
Dei primi libri ritroviamo i personaggi: Giovanni, Berthús, Blasto, Ann... esseri al margine, alcolizzati, ex partigiani, drogati, anarchici. La frangia della generazione del dopoguerra, quelli che non hanno voluto accettare il nuovo ordine e che alternano l'autodistruzione psicologica e fisica con una vorticosa ricerca di salvezza individuale nell'azione.
Le loro esistenze si intersecano in uno fitta rete di brevi incontri, di scarni dialoghi, di corrispondenze, di memorie, incentrati su alcuni nodi tematiche: il viaggio a Roma di un irlandese ubriacone e la sua tragica fine durante il ritorno su un treno di emigranti italiani, le disavventure sentimentali dello sceneggiatore di un film su Sacco e Vanzetti, un bar di Londra dove intorno a un giornalista italiano ruotano i personaggi e prendono forma i loro rapporti e il loro passato, un contrabbando di armi nel deserto algerino durante la guerra di liberazione, con l'evirazione di Berthús che conclude il libro.
Su questi temi, scanditi e orchestrati con uno abilissima tecnica di intermittenze e di accostamenti, di improvvisi movimenti spaziali e temporali, si levano alcuni grandi monologhi: quello del ruffiano zio Arton, quello dell'emigrante Antonio Tre, e soprattutto quello di Ezzeline Sherif, il sordido trafficante arabo che è il luogo geometrico di tutta la storia.
Con un linguaggio ricco, libero, disponibile a ogni invenzione, aperto a intensi squarci sul destino di un'epoca, Lombardi costruisce un grande romanzo moderno che si colloca come uno degli esiti più sicuri e stimolanti della nostra più recente letteratura.

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