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Il danese tranquillo. Niels Bohr, un fisico e il suo tempo, 1885-1962

[Niels Bohr's Times. In Physics, Philosophy and Polity], traduzione di Daniel Canarutto


Torino, Bollati Boringhieri, 1993, La cultura scientifica
cm 22.5x14.5, pp. XIV-639-(3), 33 figure in b/n nel testo, cartonato, sovracoperta illustrata
Unica edizione italiana.

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Nel 1913, in un periodo di grandi fermenti e novità in campo scientifico, un giovane fisico danese di nome Niels Bohr enunciava la sua teoria dell'atomo di idrogeno. Era il primo di una lunga serie di successi che avrebbero portato quello stesso giovane ad assumere un ruolo centrale nella fisica di questo secolo.
Bohr fu innanzitutto un grande scienziato, artefice e testimone di svolte concettuali quali la nascita della meccanica quantistica o la scoperta dei neutroni e della radioattività indotta.

Ma fu anche un uomo profondamente interessato al significato del suo lavoro, alle implicazioni filosofiche e politiche della scienza; in quest'ottica vanno viste sia le sue prese di posizione sul disarmo e sulla cooperazione internazionale, sia le sue teorie sulla descrizione fisica del mondo e sul concetto di «fenomeno». Proprio su questo terreno, e più precisamente sulle interpretazioni da darsi alla meccanica quantistica, si svolse il confronto tra Bohr e Einstein: da un lato la complementarità della scuola di Copenaghen, dall'altro la fede nel determinismo dello scienziato tedesco. Fu un confronto serrato, ma improntato al rispetto reciproco.
E tuttavia, nonostante il suo ruolo di rivoluzionario, Bohr fu anche un «danese tranquillo», circondato da una famiglia numerosa e affettuosa. È chiaro che la storia di una vita così ricca e complessa non può ridursi al resoconto di una serie di successi scientifici, ne può esaurirsi in un racconto dai toni romanzati. Abraham Pais, che di Bohr (come di Einstein, soggetto di un'altra sua fondamentale biografia) fu allievo e poi amico, ha concepito quest'opera come un intreccio di temi, storie e personaggi, in cui il rigore scientifico si fonde con il piacere della narrazione. Ad emergerne non è solo un uomo straordinario come Niels Bohr, ma anche un'epoca e un'idea della scienza che forse è tramontata definitivamente.

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