Per la formazione umana, intellettuale e letteraria di Pasolini, gli anni trascorsi a Casarsa, paese natale della madre, furono decisivi. Il mondo friulano, intensamente vissuto e profondamente amato, resterà per lui un punto di riferimento esistenziale e insieme mitologico: il simbolo di un'umanità arcaica e innocente, capace di un senso lirico, magico della vita, il punto d'avvio di una vocazione artistica assoluta. ►
Un paese di temporali e di primule è il libro che con piena novità, attraverso scritti che vanno dal '45 al '51, racchiude ed esprime l'esperienza friulana di Pasolini. Il libro si articola in quattro sezioni. La prima e più cospicua comprende racconti e prose che, nelle loro vibrazioni espressive, anticipano l'evoluzione futura dello scrittore. La seconda sezione è dedicata alla lingua friulana come portato di un lungo percorso storico, manifestazione di una cultura e mezzo letterario, e documenta il precoce interesse dello scrittore per le questioni linguistiche, che in seguito sfocerà nelle bellissime e illuminanti pagine di Passione e ideologie. Pasolini tocca poi, con lucidità e intuizione straordinarie, i temi dell'autonomia regionale, collegandoli a una necessità soprattutto culturale e linguistica. Vi sono infine i ricordi dell'intenso periodo di insegnamento svolto nella piccola scuola di Valvasone, cui si aggiungono i testi contenuti nell'Appendice, che illuminano un periodo tanto cruciale quanto poco conosciuto della vita di Pasolini, e offrono insieme esiti felicissimi (particolarmente Ie poesie composte per i suoi scolari). Nico Naldini, che alla figura e all'opera di Pasolini ha dedicato tanta parte della sua attività letteraria, ha scritto per questo libro un'introduzione che ci regala, in pagine di grande intensità, la testimonianza diretta e la lettura approfondita di ciò che è stato Pasolini giovane, il Pasolini di Casarsa: la miglior guida per chi oggi accosti questi scritti di sorprendente bellezza e suggestione.
Un paese di temporali e di primule è il libro che con piena novità, attraverso scritti che vanno dal '45 al '51, racchiude ed esprime l'esperienza friulana di Pasolini.
Il libro si articola in quattro sezioni. La prima e più cospicua comprende racconti e prose che, nelle loro vibrazioni espressive, anticipano l'evoluzione futura dello scrittore. La seconda sezione è dedicata alla lingua friulana come portato di un lungo percorso storico, manifestazione di una cultura e mezzo letterario, e documenta il precoce interesse dello scrittore per le questioni linguistiche, che in seguito sfocerà nelle bellissime e illuminanti pagine di Passione e ideologie. Pasolini tocca poi, con lucidità e intuizione straordinarie, i temi dell'autonomia regionale, collegandoli a una necessità soprattutto culturale e linguistica.
Vi sono infine i ricordi dell'intenso periodo di insegnamento svolto nella piccola scuola di Valvasone, cui si aggiungono i testi contenuti nell'Appendice, che illuminano un periodo tanto cruciale quanto poco conosciuto della vita di Pasolini, e offrono insieme esiti felicissimi (particolarmente Ie poesie composte per i suoi scolari).
Nico Naldini, che alla figura e all'opera di Pasolini ha dedicato tanta parte della sua attività letteraria, ha scritto per questo libro un'introduzione che ci regala, in pagine di grande intensità, la testimonianza diretta e la lettura approfondita di ciò che è stato Pasolini giovane, il Pasolini di Casarsa: la miglior guida per chi oggi accosti questi scritti di sorprendente bellezza e suggestione.