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Guida della Grecia. Libro IV: la Messenia

Testo greco a fronte, traduzione a cura di Domenico Musti. Commento a cura di Domenico Musti e Mario Torelli


Roma - Milano, Fondazione Lorenzo Valla, Mondadori, 1994, Scrittori greci e latini
cm 20x13,5, pp. LX-304-(12), cartine in b/n fuori testo, pelle, sovracoperta illustrata

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Niente di più tremendo della guerra tra Spartani e Messenii agli albori della storia greca, come la racconta Pausania. Massacri, distruzioni, rovine, segni sinistri, annunci divini accompagnano la sconfitta della Messenia.

Quale lutto intorno alla sua caduta, per tre secoli, sotto il giogo di Sparta. Il quarto libro della "Guida della Grecia", che segue di poco la pubblicazione del terzo, dedicato alla Laconia, ha un carattere che sembra distinguerlo da tutti gli altri. Da un lato, la storia della Messenia è, più di ogni altra, storia sacra: gli dei non sono mai stati così presenti nei fatti: l'arte degli uomini è se mai quella di correggere appena il destino; e, dall'altro, in nessun libro di Pausania la storia assume un aspetto così fantastico e romanzesco.
E probabile che i lettori moderni preferiscano la seconda parte del libro. Alla fine del lunghissimo dominio di Sparta, i Messenii ritornano in patria. Il passato riaffiora: i Messenii, che conservano la lingua e i costumi dei padri, celebrano sacrifici, recitano preghiere, costruiscono case e templi, invitano gli eroi a tornare ad abitare con loro, in un'atmosfera carica di attesa ed emozione religiosa. Nessun tema potrebbe essere più caro a Pausania, che sente così profondamente la fedeltà storica.

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