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Veneziano Antonio
Ottave
Testo e traduzione a cura di Aurelio Rigoli, introduzione di Leonardo Sciascia
Torino, Einaudi, 1967, Collezione di poesia, 43
cm 18x10.5, pp. 187-(5), brossura
Unica edizione.
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«Dove il Cervantes, senza ricordarlo direttamente, si è ricordato del Veneziano, e più della sua Celia, a noi pare sia nella novella El amante liberai, quando l'infelice Riccardo, siciliano prigioniero dei turchi, descrive le bellezze di Leonisa: ►
"Y tè pregunto primero si conoces en nuestro lugar de Trapana una doncella a quien la fama daba nombre de la mas hermosa mujer que habia en toda Sicilia... una di cui i poeti cantavano che aveva i capelli d'oro, che i suoi occhi erano soli splendenti, le sue guance rose purpuree; i suoi denti perle; le sue labbra rubini; il suo collo alabastro...": che pare la trascrizione di una ottava del Veneziano, e lealmente il Cervantes avverte che così "los poetas cantaban": i poeti siciliani, di una fanciulla siciliana».