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Giolli Raffaello
INDICE DEL VOLUME
Avvertenza V
Introduzione di Cesare De Seta XI
Nota bio-bibliografica LV
I. L'esordio 1914-1929 ►
L'architettura di Conconi 3
Cronache milanesi. Case nuove 11
Dedica 13
Un negozio modello: «La moda nuova» dell'arch. De Finetti 18
Interni: il negozio Erba di Zanini 21
La casa dei Fasci milanesi 24
Il padiglione coloniale alla Fiera campionaria 27
Polemica di mobili 30
Cronache bergamasche. Il palazzo della Banca Bergamasca 34
Il palazzo della borsa di Milano 43
II. Architettura alla garçonne 1926 ►
I. La crisi della casa 49
1. Per chi non se n'era accorto, p. 49 - 2. Per i ministri della Mummia, p. 54 - 3. Per gli uomini di fede, p. 58 - 4. Per i profeti dello stile, p. 63 - 5. Per chi non si trova, p. 65
III. L'arte all'ordine del giorno 1935-1936 ►
Premessa L'arte all'ordine del giorno 87
I. L'arte per tutti 159
1. La parola ai bambini, p. 159
IV. L'architettura razionale in Italia 1933-1943 ►
Definizione dell'architetto 171
Architetti italiani: Baldessari 179
La resurrezione di un monumento e l'università di Milano 187
Eliminazione degli stili 191
Sistemazioni nuove 197
VI Triennale di Milano: il nuovo padiglione 200
VI Triennale di Milano: la «Sala della Vittoria» 204
La mostra dell'abitazione 214
Colore locale 218
Alberto Sartoris 223
L'opera di Melchiorre Bega 231
Tre anni dopo 237
Progetto per un nuovo quartiere d'abitazione a Milano 243
Il dispensario antitubercolare d'Alessandria 245
Architettura vivente 249
Due teatri di Luigi Cosenza 251
Documentario di una mostra 255
Disincagliare la storia dell'architettura 260
Case fabbricate a macchina 272
I cento anni dell'architettura moderna 275
Architettura fuori serie 279
Architetture che fanno quadro 283
Mediano, Terragni, Cattaneo 287
V. Appunti sul movimento moderno 1936-1943 ►
Ricordo di Poelzig 295
Dentro la villa 299
William Lescaze 301
L'ultimo Wright 308
Due case di Rotterdam 317
Due case di Neutra 322
La casa Kaufmann di Neutra 324
Dopo dodici anni, una villa di Breuer 328
VI. Difesa della pittura e della scultura 1939-1944 ►
Difesa dell'artista 333
Alla Biennale di Venezia 343
Il IV Premio Bergamo 348
Difesa della pittura (e della scultura) 353
Piccola inchiesta sul palazzo di Giustizia 358
Il quadro non è una figurina 363
Intervallo ottimista 369
Viaggio a Roma 375
Munari con la macchina fotografica 384
VII. Dall'artigianato al design 1933-1939 ►
L'artigiano al bivio 389
L'artigiano nell'imbarazzo e l'illusione dell'Enapi, p. 391 - L'artista e l'impresario, p. 394 - Inchiesta in Val Gardena, p. 395 - La scuola, p. 397
Pubblicità 399
Bonsanti, Fartigianato e il novecento 401
Architettura della macchina 405
Elementi scomponibili per esposizioni ambulanti 407
Indice dei nomi 413
Avvertenza V
Introduzione di Cesare De Seta XI
Nota bio-bibliografica LV
I. L'esordio 1914-1929 ►
L'architettura di Conconi 3
Cronache milanesi. Case nuove 11
Dedica 13
Un negozio modello: «La moda nuova» dell'arch. De Finetti 18
Interni: il negozio Erba di Zanini 21
La casa dei Fasci milanesi 24
Il padiglione coloniale alla Fiera campionaria 27
Polemica di mobili 30
Cronache bergamasche. Il palazzo della Banca Bergamasca 34
Il palazzo della borsa di Milano 43
II. Architettura alla garçonne 1926 ►
I. La crisi della casa 49
1. Per chi non se n'era accorto, p. 49 - 2. Per i ministri della Mummia, p. 54 - 3. Per gli uomini di fede, p. 58 - 4. Per i profeti dello stile, p. 63 - 5. Per chi non si trova, p. 65
II. Conversazioni milanesi 70
1. Architettura al lume di luna, ossia la casa e la città, p. 70 - 2. Facciate alla garconne, ossia la casa e la strada, p. 75
1. Architettura al lume di luna, ossia la casa e la città, p. 70 - 2. Facciate alla garconne, ossia la casa e la strada, p. 75
III. L'arte all'ordine del giorno 1935-1936 ►
Premessa L'arte all'ordine del giorno 87
I. L'arte per tutti 159
1. La parola ai bambini, p. 159
IV. L'architettura razionale in Italia 1933-1943 ►
Definizione dell'architetto 171
Architetti italiani: Baldessari 179
La resurrezione di un monumento e l'università di Milano 187
Eliminazione degli stili 191
Sistemazioni nuove 197
VI Triennale di Milano: il nuovo padiglione 200
VI Triennale di Milano: la «Sala della Vittoria» 204
La mostra dell'abitazione 214
Colore locale 218
Alberto Sartoris 223
L'opera di Melchiorre Bega 231
Tre anni dopo 237
Progetto per un nuovo quartiere d'abitazione a Milano 243
Il dispensario antitubercolare d'Alessandria 245
Architettura vivente 249
Due teatri di Luigi Cosenza 251
Documentario di una mostra 255
Disincagliare la storia dell'architettura 260
Case fabbricate a macchina 272
I cento anni dell'architettura moderna 275
Architettura fuori serie 279
Architetture che fanno quadro 283
Mediano, Terragni, Cattaneo 287
V. Appunti sul movimento moderno 1936-1943 ►
Ricordo di Poelzig 295
Dentro la villa 299
William Lescaze 301
L'ultimo Wright 308
Due case di Rotterdam 317
Due case di Neutra 322
La casa Kaufmann di Neutra 324
Dopo dodici anni, una villa di Breuer 328
VI. Difesa della pittura e della scultura 1939-1944 ►
Difesa dell'artista 333
Alla Biennale di Venezia 343
Il IV Premio Bergamo 348
Difesa della pittura (e della scultura) 353
Piccola inchiesta sul palazzo di Giustizia 358
Il quadro non è una figurina 363
Intervallo ottimista 369
Viaggio a Roma 375
Munari con la macchina fotografica 384
VII. Dall'artigianato al design 1933-1939 ►
L'artigiano al bivio 389
L'artigiano nell'imbarazzo e l'illusione dell'Enapi, p. 391 - L'artista e l'impresario, p. 394 - Inchiesta in Val Gardena, p. 395 - La scuola, p. 397
Pubblicità 399
Bonsanti, Fartigianato e il novecento 401
Architettura della macchina 405
Elementi scomponibili per esposizioni ambulanti 407
Indice dei nomi 413
In un arco di tempo così denso di avvenimenti storici e artistici, Giolli dedica la sua instancabile attività critica a rintracciare i fili di quella intricata matassa che è l'arte contemporanea, al fine di sprovincializzare l'arte italiana, immettendola in un circuito internazionale di idee. Giolli esamina tutti i campi dell'arte italiana e straniera: dall'architettura alla pittura, dall'arredamento all'artigianato e al design. Egli rifiuta quella concezione dell'arte che, isolandola dalla vita reale della società, la rende «superflua»: ci troviamo di fronte a un avvenimento artistico sia entrando in un negozio di Zanini o di De Finetti, o in un teatro di Cosenza, che ammirando le costruzioni di Gropius, Le Corbusier, Conconi, Gardella; degni di rilievo sono tanto i dipinti di Campigli e di Carrà, quanto gli oggetti di artigianato di Moroder.
Nell'ampia introduzione De Seta, al quale si deve il recupero di questo attento testimone di un'epoca, analizza in profondità la prima fase dell'attività critica e pubblicistica di Giolli, gli scritti inediti, la lettura del Novecento. Ciò consente sia di ricostruire il lungo itinerario della formazione di Giolli, sia di mettere a fuoco le vicende di quegli anni che hanno particolare valore per intendere il successivo fiorire del movimento moderno in Italia.