Chiudi

Caravaggio assassino, la carriera di un "valenthuomo" fazioso nella Roma della Controriforma

Torino, Donzelli, 1994, Saggi arti e lettere
cm 21.5x15.5, pp. XII-278, 17 illustrazioni a colori fuori testo, cartonato, sovracoperta illustrata
Unica edizione. Allo stato di nuovo >>>

€ 50
Indice

Nota degli autori  IX

Prologo  3

I. Michelangelo da Caravaggio a Roma


1. Un «giovane sbarbato che si fa pittore»  7
2. «Dottore, poeta e valente architetto»: il giovane Onorio Longhi   11
3. Roma 1592  17

II. «Tutto afferrando e accettando con accorgimento e ardire»


1. Dai duri inizi alla bottega del d'Arpino  23
2. Michelangelo e l'Accademia di san Luca  30
3. «Indi provò a stare da sé stesso»  35

III. Dalle strade del bordello a palazzo Madama


1. Gli amici alle guerre  45
2. Prosperino e Michelangelo fra mercanti e puttane  47
3. Maddalena pentita o cortigiana frustata?  52
4. Caravaggio nel «rolo» del cardinal del Monte  58

IV. Fillide Melandroni: amica di Ranuccio, modella di Michelangelo


1. La fine delle guerre  63
2. Il «ridotto» in casa di Fillide  66
3. «Filida corteggiana scandalosa»  73

V. Verso le «historie»


1. Il fatto del giorno: un parricidio eccellente   79
2. Giustizia o martirio? La Santa Caterina d'Alessandria  90
3. Giuditta che decapita Oloferne  94

VI. «Ammirate l'altissimo pittore»


1. «Lavorar di pittura insieme»  99
2. Vocazione e Martirio  107
3. Rumore. Dopo San Luigi, le zuffe  111
4. Vincenzo Giustiniani «dominus» del Caravaggio  117

VII. Mondanità e politica


1. Principi, cardinali e cortigiane  127
2. Verso nuovi equilibri politici  133
3. «Viva Francia, morte Spagna»  137
4. L'ambasciatore di Francia Philippe de Béthune e la rinascita del partito francese  141

VIII. Doppia morale di un valentuomo


1. San Matteo uno e due  147
2. Il dipinger «in quel mezzo tra il devoto, et profano»  151
3. Attorno ad un processo per «libello famoso»  156
4. Caravaggio torna in libertà  163

IX. La solitudine del saggio


1. Il canonico fra'Aniello Bardi e l'Accademia degli Umoristi  169
2. Spazi culturali del pensiero naturalista  172
3. A vicolo San Biagio. La Morte della Vergine  177
4. Una «meretrice sozza delli ortacci»  181
5. Il rifiuto del dogma  184

X. La fazione spagnola


1. L'ambasciatore di Spagna marchese di Villena e il partito spagnolo  189
2. Farnese e spagnoli in armi  192
3. I Tomassoni nell'orbita filospagnola  196

XI. La Lena


1. Le «robbe» del Caravaggio  201
2. Maddalena Antognetti, «donna di Michelangelo» e modella  205
3. Il pittore degli ultimi  211

XII. La forza delle opere


1. L'elezione di Paolo V: un nuovo scenario politico  215
2. Caravaggio senza protezioni e le ultime vicende criminali  222
3. L "ultima occasione  225
4. Dall'interdetto contro Venezia all'anniversario dell'incoronazione di Paolo V  232


Epilogo  239
Postfactum  243
Fonti  249


Bibliografia  253
Indice dei nomi  271
Il 28 maggio 1606 un duello degenerato nell'omicidio dell'antagonista, costringe Caravaggio a fuggire da Roma. Nel 1592 un altro oscuro episodio omicida aveva visto il giovane Merisi arrivare a Roma transfuga da Milano.

Geometricamente inscritta entro questi due fatti di sangue, si sviluppa la vicenda romana di Caravaggio, artista sommo e al contempo uomo di profonda, ordinaria umanità. Esaminata da vicino con l'aiuto di una folla di nuovi documenti, esplorata con precisione nei soggetti della sua pittura «al naturale», investigata nella filigrana più recondita dei particolari dei suoi quadri, la vita di Caravaggio si ricompone in una più coerente unitarietà. Il filo della biografia non scorre solo all'ombra di committenti e protettori, cardinali e uomini di cuna, ma m una trama convulsa di relazioni con artisti famosi e sconosciuti, con cortigiane e prostitute, uomini di spada e mezzani. Sullo sfondo, una Roma divisa tra la fazione filospagnola — tradizionalista e conservatrice — e quella filofrancese - più innovatrice e trasgressiva -, percorsa da fermenti antidogmatici e da resistenze oltranziste, attraversala da continui scambi sociali tra strati alti e ceti bassi. Al centro, le donne: modelle, cortigiane e prostitute, chiamate ad effigiare nei quadri una dimensione che pur essendo altamente simbolica, non rinuncia ad essere profondamente umana. Così la Maddalena pentita prende le drammatiche sembianze di Annuccia, la cortigiana dolente sotto i colpi di frusta appena ricevuti. Partecipe di queste luci e di queste ombre che incarnano il suo mondo più vero, il pittore Caravaggio non si farà scrupolo di difendere la propria arte, la propria reputazione e il proprio status con tutti i mezzi: fossero pure la bravata, lo scherno, la prevaricazione, l'omicicidio.

Chiudi