Chiudi

Cronache politiche di uno storico (1944-1948)

A cura di Roberto Abbondanza e Maura Caprioli Piccialuti, prefazione di Arturo Carlo Jemolo


Firenze, La nuova Italia, 1975, Maestri e compagni, 40
cm 21.2x14, pp. XXII-276-(6), brossura, fascetta, acetato
Unica edizione. Esemplare ottimo

€ 25

Fin dal 1942 Francesco Calasso era stato pubblicamente indicato dallo squadrismo fiorentino come un pericoloso antifascista; e nell'aprile 1944, in uno dei momenti più drammatici dell'oppressione nazifascista, venne arrestato dalla polizia politica e internato come ostaggio, insieme ad altri maestri dell'ateneo fiorentino, nel carcere delle Murate. Gli fecero compagnia, nelle «solitudini coatte» di quei giorni, le pagine geniali che andava scrivendo dei Glossatori e la teoria della sovranità, e ad esse indissolubilmente legate le riflessioni e i pensieri sul rinnovamento morale del Paese dopo la tempesta della guerra. E mentre questa finalmente si allontanava da Firenze, il maestro universitario prese la penna, nel settembre 1944, per scrivere su uno dei primi fogli apparsi nella capitale toscana dopo la Liberazione, un articolo dal semplice titolo Università. Gliene aveva dato occasione la ripresa dell'attività accademica nell'ateneo fiorentino, un'anticipata ripresa voluta dal rettore Piero Calamandrei, che l'aveva celebrata con un memorabile discorso inaugurale. Come per Calamandrei, anche per Calasso l'Università appariva, in quel tempo di speranza, una pietra angolare della ricostruzione morale e materiale.
Per lo storico del diritto si apre con questo articolo, parallela all'appassionato magistero dalla cattedra e a una felice stagione di ricerca scientifica, un'impegnata attività pubblicistica su giornali e su periodici (per lo più fiorentini), che si concreta nei 75 articoli raccolti nel presente volume, stampati il primo sotto la data del 16 settembre 1944, l'ultimo sotto quella del 1° aprile 1948.

Chiudi