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Ritratti critici ►
Giorgio De Chirico 15
All’orizzonte di Morandi 19
Edward Hopper: la fotosintesi dell’Essere 29
Qualche nota su Mondrian 53
Il desiderio di Giacometti 63
L’invenzione di Balthus 83
Henri Cartier-Bresson 101
Osservazioni sul disegno ►
Lo stretto sentiero verso il tutto 113
Davanti alla Sainte-Victoire 119
Come andare lontano, nelle pietre 125
L’albero, il segno, la folgore 137
Conversazione con Jania Sarno 145
Riferimenti bibliografici 163
Postfazione di Stefano Agosti ►
Considerazioni aggiuntive sull’arte visiva e il concetto di «presenza» 167
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Bonnefoy Yves
Lo sguardo per iscritto. Saggi sull'arte del Novecento
Indice
Nota introduttiva di Jania Sarno Pag. 7
Nota introduttiva di Jania Sarno Pag. 7
Lo sguardo per iscritto 9
Ritratti critici ►
Giorgio De Chirico 15
All’orizzonte di Morandi 19
Edward Hopper: la fotosintesi dell’Essere 29
Qualche nota su Mondrian 53
Il desiderio di Giacometti 63
L’invenzione di Balthus 83
Henri Cartier-Bresson 101
Osservazioni sul disegno ►
Lo stretto sentiero verso il tutto 113
Davanti alla Sainte-Victoire 119
Come andare lontano, nelle pietre 125
L’albero, il segno, la folgore 137
Conversazione con Jania Sarno 145
Riferimenti bibliografici 163
Postfazione di Stefano Agosti ►
Considerazioni aggiuntive sull’arte visiva e il concetto di «presenza» 167
Per la prima volta, vengono raccolti in questo volume, in edizione italiana, i saggi sull’arte di Yves Bonnefoy nell’unità del Novecento. ►
Nell’orizzonte, nello sguardo di un secolo, prendono figura ritratti critici in immagini esemplari, affascinanti (De Chirico, Morandi, Hopper, Mondrian, Giacometti, Balthus, Cartier-Bresson), una meditazione sul disegno, e il testo di una conversazione con la curatrice Jania Sarno (al confine suggestivo di biografia, poesia e arte). Nella circolarità del volume, si libera in Bonnefoy una scrittura nella trasparenza, in un’apertura luminosa, oscura, senza fine, senza categorie, capace (ancora una volta) di raccontarsi nell’unità misteriosa di immagine e parola, pensiero e stupore, coscienza e mondo. Un contributo in postfazione di Stefano Agosti indaga in Bonnefoy il concetto di «presenza» come centralità, figura primaria dell’espressione, fino a quel punto di radicalità «oltre l’oggetto», al di fuori del linguaggio, «irreparabile silenzio».