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Carlo Pisacane. Vita e pensiero di un rivoluzionario

Milano, Il Saggiatore, 1982, La cultura, 7
cm 20.5x14.8, pp. VIII-368-(6), brossura, sovracoperta illustrata
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€ 15
Sommario

Parte prima   La vita


i. Gli studi, la carriera, gli amori, la fuga    5


Il collegio militare e i primi incarichi 5   Il soggiorno abruzzese e il ritorno nella Capitale 7   La rottura con l’ambiente napoletano 10

ii. In giro per l'Europa alla vigilia del ’48    13


Da Londra a Parigi 13   Soldato della «Legione Straniera» 18

iii. Militante della prima rivoluzione italiana


Al servizio della guerra nazionale 21   Alla difesa di Roma repubblicana 23

iv. Il secondo esilio    29


Tra le file dell’emigrazione democratica 29   Di nuovo a Londra 30   La Guerra combattuta: echi e polemiche 35

v. L'isolamento genovese    38


Critica del mazzinianesimo 38   Ancora polemiche sul '49 e la redazione dei «Saggi» 41

vi. La necessità dell'azione    44


Il ritrovamento di Mazzini 44   La teorizzazione della scintilla 47

vii. Una rivoluzione improvvisata dopo tanta immaginazione    51


Il progetto e la sua organizzazione 51   L’insurrezione e il suo fallimento 53

viii. Dal naturalismo romantico alla determinazione suicida    59

Parte seconda   I testi


I. Gli scritti giovanili    67


Gli appunti scolastici 67   La «Memoria sulla frontiera» 68   La «Lettera ai parenti» 68

ii. La «Guerra combattuta in Italia»    71


Un primo bilancio del 1848-’49 71   La politicizzazione della «questione militare» 73   Il dissidio pratico e teorico con Garibaldi 73   La critica della strategia repubblicana 77   La «questione sociale» e la dialettica fra le classi 79   Il Risorgimento come rivoluzione 82

iii. I Saggi storici - politici - militari    88


[i] «Cenno storico» 88   [ii] «Dell’Arte bellica» 89   [iv] «Ordinamento dell’esercito italiano» 91    [iii]    «La Rivoluzione» 93   a) «Ragionamento» sul progresso 93   b) Critica della proprietà e delle «mezze libertà» 94   c) La rivoluzione anticapitalistica 97   d) Le prospettive dell’insurrezione nazionale 100

iv. Il «Testamento» politico    103

Parte terza   La teoria e le fonti


Premessa: La biblioteca, la scrittura, lo stile
i. La «questione militare» come presupposto della rivoluzione


Gli autori della formazione in Machiavelli, la politica militare giacobina e le guerre napoleoniche 112   La proposizione positiva 113

ii. La filosofia della storia


Critica della metafisica 118   La teoria del progresso e l'«interrogazione» della storia 120   Giudizio sull'illuminismo 123

iii. Un’antropologia tra teoria del «bisogno materiale» e supremazia del «sociale»


Natura e connotati dei bisogni 126   La relazione tra realtà e pensiero 129   La determinazione delle leggi economiche 131

iv. Schegge politiche per il primato italiano


La rivoluzione, l’intellettuale 134   Critica dei modelli borghesi 136

v. Dopo la rivoluzione: un progetto di società    140


Principi e caratteristiche del Patto sociale 140   La «formola» politica 144   Definibilità del progetto 143


Parte quarta   La storiografia


Premessa    151
i. L’impresa e l’eroe nella poesia    153
ii. Il dibattito su Sapri    157


Commenti e giudizi sulla spedizione e sul «Testamento» 157   Il processo ai superstiti e una controversia diplomatica 159   Un’appendice giudiziaria sul ruolo processuale del Nicotera 161

iii. La bibliografia sulla spedizione   163


Tra mitografia nazionale e invettiva borbonica 163   La ricerca documentaria 164

iv. La rivendicazione anarchica  168
v. La lettura socialista


La riscoperta di Malon 171   La prefazione del Colajanni 171   La «Critica sociale» e Rensi 176

vi. Stroncature, appropriazioni, liquidazioni  178


Oriani 178   I repubblicani e i sindacalisti rivoluzionari 178   Croce e Omodeo 179

vii. L’esaltazione fascista  182
viii. La cultura antifascista  185


La «Rivoluzione liberale» 183   L’opera del Rosselli 183   Il dibattito sulla biografia rosselliana 189

ix. Il Pisacane dei Quaderni gramsciani  192
x. Dalla seconda guerra mondiale alla ricostruzione


La prefazione del Pintor 196   Il risorgimento pisacaniano fra Resistenza e dopoguerra 197

xi. Gli anni cinquanta    200


Alcune letture e il primo centenario di Sapri 200   Il lavoro bibliografico del Romano 201

xii. Gli anni sessanta    204


Gli studi del Della Peruta 204   La tesi del Berti e quella del Lepre 205   Ultime tendenze 206


Postfazione in luogo di una conclusione    208
Note al testo    213
Bibliografia    327
Indice dei nomi    351
Tavola delle abbreviazioni    367
«Il grande agitatore politico e sociale» scrive Henry James, «è quasi sempre un uccello dal piumaggio insolito: per il suo volo tutte le penne, anche le più curiose, hanno la loro funzione». E il nostro Risorgimento ce ne offre un esempio che non potremmo forse desiderare più suggestivo nella figura di Carlo Pisacane:

avventure romantiche e ascesi rivoluzionaria, eroismo individuale e utopia socialista s’intrecciano in vitali antinomie facendo della sua vita e della sua opera una presenza ancora scomoda, per certi versi inquietante, che neppure il mito postumo del martire patriota è valso a edulcorare. Sullo sfondo animato dell’Italia risorgimentale, questo libro ci dà una vera e propria summa critica del pensiero, dell’azione, dell’eredità di Pisacane. Ma gli è più intimamente fedele, proprio perchè lo restituisce per intero alle sue contraddizioni, coinvolgendo il lettore in un’esegesi appassionata, in uno studio che non cessa mai di essere dialogo e racconto storico.

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