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Fra Oriente e Occidente. Ricerche di storia greca arcaica

Introduzione di Filippo Cassola


Milano, Rizzoli, 1989, Collana storica
cm 22.5x16, pp. XX-467-(9), cartonato, sovracoperta illustrata
Seconda edizione accresciuta della recensione-stroncatura di Arnaldo Momigliano alla prima edizione del volume (La Nuova Italia, 1947) e del breve articolo, sino ad allora inedito, che l'autore scrisse in risposta. Exlibris nel risguardo. Esemplare ottimo >>>

€ 30

Indice

Introduzione, p. V
Premessa, 3
I. Per la storia e l'impostazione del problema,  5
II. La storia di un nome, 43
III. Yauna, 103
IV. Mermnadi ed Eraclidi, 165
V. Cittadini e vassalli, 183
VI Commerci fenici e colonie greche, 245
VII. L'altra via fra Oriente e Occidente, 271
VIII. Conclusione, 293

Appendici
I. Arkesilao II e il problema dei re di Cirene, 301
II. Sui primi stanziamenti fenici nelle isole italiane, 305
Note, 309
Addendum, 395
Recensione di Attilio Momigliano a Fra Oriente e Occidente, 397
Per un «discorso sul metodo», 405

Indici

1. Indice delle fonti, 419
2. Indice analitico, 437
3. Autori moderni citati, 463


In quale misura la civiltà greca affonda le sue radici nelle antiche culture e imperi dell’Asia? È questo il multiforme problema che Santo Mazzarino ha affrontato in Fra Oriente e Occidente, risalendo alle origini di un tema che sottende tutta la nostra storia: il rapporto fra Oriente e Occidente, di cui la guerra di Troia e le Termopili costituiscono solo gli episodi più noti.
Nella brillante ed erudita esposizione di uno dei massimi studiosi dell’antichità, ritroviamo il fascino di un tempo lontano e difficilmente decifrabile: l’aurora della grecità e della polis, l’epoca in cui si afferma faticosamente la costituzione come principio legislativo, mentre l’invenzione dell’alfabeto si diffonde lungo le vie del commercio.
A poco più di quarantanni dalla prima edizione di Fra Oriente e Occidente, sono numerose le pagine che mantengono intatta la loro straordinaria vitalità: per esempio, la serrata polemica — ancora attuale — contro l’opinione che il termine e il concetto di «tirannide» vengano ai greci dalla Lidia; la vera e propria scoperta di una grecità «barbarizzata» e periferica, ma non per questo meno importante; l’intuizione dell’esistenza di colonie greche in Tunisia, Arabia e Andalusia; e i memorabili capitoli dedicati all’origine e al significato delle parole «Asia» e «Ioni» e all’evoluzione del rapporto Europa-Asia dalle antiche invasioni dell’età del bronzo allo scontro con l’impero persiano.
Muovendosi con documentato acume in una sottile rete di indizi, utilizzando le suggestioni dei poemi epici e le indicazioni della filologia, attingendo alle testimonianze archeologiche e artistiche, rileggendo la memoria dei miti, Santo Mazzarino ricostruisce meticolosamente lo scontro e l’incontro tra i due mondi diversi, che sembrano assumere a tratti il carattere di una più vasta comunità culturale per poi rivelare inconciliabili specificità e differenze. Fino a cogliere — nella scoperta dell’esigenza isonomica da parte delle città-stato — la nascita dell’Occidente e insieme a realtà più profonda dell’anima greca.

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