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L'arte della memoria

[The Art of Memory], traduzione di Albano Biondi


Torino, Einaudi, 1972, Saggi, 487
cm 21.5x15.5, pp. 374-(14), 35 illustrazioni fuori testo e 16 figure nel testo, brossura, sovracoperta illustrata
Seconda edizione italiana, 1979. >>>

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INDICE

Premessa all'edizione italiana

Prefazione


I. Le tre fonti latine per l'arte della memoria nel mondo classico
II. L'arte della memoria in grecia: la memoria e l'anima
III. L'arte della memoria nel Medioevo
IV. La memoria medievale e la formazione di un sistema di immagini
V. I trattati sulla memoria
VI. La memoria nel Rinascimento: il Teatro della memoria di Giulio Camillo
VII. Il teatro di Camillo e il Rinascimento veneziano
VIII. Il lullismo come arte di memoria
IX. Giordano Bruno: il segreto delle Ombrea
X. Il ramismo come arte di memoria
XI. Giordano Bruno: il segreto dei Sigilli
XII. Il conflitto fra memoria bruniana e memoria ramista
XIII. Giordano Bruno: le ultime opere della memoria
XIV. L'arte della memoria e i dialoghi italiani di Bruno
XV. Il sistema del Teatro di memoria di Robert Fludd
XVI. Il teatro di memoria di Fludd e il Globe Theatre
XVII. L'arte di memoria e lo sviluppo del metodo scientifico

Indice analitico
Le ricerche di Frances A. Yates sono venute sempre più caratterizzandosi — all'interno del prestigioso gruppo di studiosi raccolto a Londra presso l'Istituto Warburg — per lo spiccato interesse portato agli aspetti magici e occultistici della cultura tardocinquecentesca, coltivata in ambienti che segnano il trapasso da forme di cultura di chiara derivazione classica alle innovazioni della rivoluzione scientifica del secolo XVII.

L'arte della memoria offre — grazie allo studio profondo e avvincente della Yates — un sicuro tramite per individuare alcuni passaggi essenziali della storia intellettuale del Rinascimento. «Quello che mi ha soprattutto interessato - dichiara l'autrice nelle pagine stese per presentare al pubblico italiano il suo lavoro — è come la storia della memoria riesca ad abbracciare la storia della cultura nel suo complesso. Le barriere tra le diverse discipline, tra scienze naturali e scienze umane, tra arte e letteratura, tra filosofia e religione, spariscono nella storia della memoria».
L'addestramento della memoria era di importanza capitale nel mondo antico e in quello medievale, per le difficoltà connesse con l'uso di materiale scrittorio: ora, dall'esigenza di mnemotecniche vigorose e di larghe possibilità, fondate essenzialmente su luoghi architettonici, si sviluppò un compless di conoscenze e di ricerche che la Yates ha saputo individuare e ricostruire, dalle più antiche testimonianze greche e romane fino ai tempi di Bruno, di Bacone e di Leibniz. Ma l'aspetto più affascinante di questa lunga peregrinazione nei meandri piu sconosciuti dela cultura europea e l'indicazione del contributo offerto da corretci e tradizioni di evidente matrice occultistica o neoplatonica per spezzare gli schemi di un razionalismo aristotelico esauritosi nella speculazione scolastica e per allargare il sapere umano, contribuendo nella  misura illustrata efficacemente dalla Yates alla nascita del metodo scientifico.
Il «Times » — nel rilevare l'eccezionale preparazione di questa studiosa e l'entusiasmo che rende appassionante la sua argomentazione — ha scritto che queste doti impediranno anche al lettore più sprovveduto di annoiarsi. In effetti, il vastissimo panorama attraverso il quale tanto brillantemente sa guidarci la Yates, è ricco ad ogni capitolo di sorprese e di scoperte: dai sistemi di immagini degli oratori antichi ai fantasiosi castelli di Raimondo Lullo,dallo straordinario Teatro di Memorie costruito nella Venezia rinascimentale da Giulio Camillo fino alle allusive peregrinazioni londinesi di Giordano Bruno e finalmente alla magistrale ricostruzione del teatro shakespeariano.

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