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Epoche e maestri dell'arte italiana

Prefazione di Giulio Carlo Argan


Torino, Einaudi, 1956, Saggi, 212
cm 22, pp. XXVI-337-(3), 8 tavole a colori e 44 illustrazioni in b|n fuori testo, tela e sovracoperta illustrata, cellophan
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€ 45

Indice

Prefazione, p. XIII
I. Musaici cristiani in Roma, 3
(da Musaici cristiani in Roma, Roma 1925, pp. 25-55)
II. Scultor Benedictus (Benedetto Antelami), 15
(da Storia dell'Arte Italiana, III, Milano 1904, pp. 291-512; 556-40)
III. Arnolfo, 27
(da Storia dell'Arte Italiana, IV, Milano 1906, pp. 106-52)
IV. Goro di Gregorio e Gano Senese, 47
(da Storia dell'Arte Italiana, IV, Milano 1906, pp. 559-67; 402-6)
V. Pietro Cavallini a Napoli, 52
(da Storia dell'Arte Italiana, V, Milano 1907, pp. 155-67)
VI. Giotto, 56
(da Storia dell'Arte Italiana, V, Milano 1907, pp. 412-15; 565-85 e da «L'Arte», 1906, pp. 19-54)
VII. Leon Battista Alberti, 81
(da Storia dell' Arte Italiana, VIII, Milano 1925, pp. 165-90)
VIII. Un bassorilievo di Francesco di Giorgio, 92
(da «L'Arte», 1925, p. 210)
IX. Un'attribuzione ad Antonio Pollaiolo, 94
(da «L'Arte», 1919, pp. 155-55)
X. Giorgio da Sebenico, 98
(da Storia dell'Arte Italiana, VI, Milano 1908, pp. 996-1002; 1004-12)
XI. Prime opere di Piero della Francesca, 106
(da Storia dll'Arte Italiana, VII, I, Milano 1911, pp. 456-54)
XII. Melozzo da Forll e il Palmezzano, 115
(da Storia dell'Arte Italiana, VII, 2, Milano 1913, pp. 1-52)
XIII. Formazione di Luca Signorelli, 132
(da Luca Signorelli, Firenze 1922, pp. 23-52)
XIV. Capolavori inediti di Roma, 140
(da Tesori inediti dell'Arte a Roma, Roma 1896)
XV. Cosme Tura, 151
(da Storia dell'Arte Italiana, VII, 3, Milano 1914, pp. 520-58)
XVI. Contributi a Giovanni Bellini, 164
(da Studi dal Vero, Milano 1927, pp. 258-45)
XVII. Disegni di Leonardo, 167
(dalla «Nuova Antologia», I° novembre 1940, pp. 54-62)
XVIII. Dottrina e poesia di Raffaello, 182
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 2, Milano 1926, pp. 88-116; 180-218)
XIX. Le prime sculture di Michelangelo, 198
(da Storia dell'Arte Italiana, X, 2, Milano 1956, pp. 5-10)
XX. Il Cupido di Michelangelo, 205
(da «L'Archivio Storico dell'Arte», I, 1888, pp. 1-13)
XXI. Raffaello e Michelangelo nel 1513, 228
(da «L'Arte», 1918, pp. 279-84)
XXII. Le prime opere di Beccafumi, 241
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 5, Milano 1952, pp. 450-55)
XXIII. Giorgionismo del Dosso, 251
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 5, Milano 1928, pp. 957-45)
XXIV. II Correggio, 254
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 2, Milano 1926, pp. 512-18 e «L'Arte», 1902, pp. 557-69)
XXV. Bartolomeo Veneto, 258
(da «L'Arte», 1899, pp. 452-62)
XXVI. Paolo Veronese nella Villa Barbaro, 271
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 4, Milano 1929, pp. 806-36)
XXVII. L'ultimo Tiziano, 281
(da Storia dell'Arte Italiana, IX, 5, Milano 1928, pp. 541-50; 565-82)
XXVIII. Michelangiolismo e classicismo di Bartolomeo Ammannati, 290
(da Storia dell' Arte Italiana, X, 2, Milano 1956, pp. 566-452)
XXIX. Programma per un'edizione delle fonti della storia dell'arte italiana, 319
(da Atti del X Congresso Internationale di Storia dell' Arte, tenuto a Roma nel 1912, Roma 1922, pp. 497-500)
XXX. La Storia dell'Arte Italiana al sue XXV volume, 327
(da «La Rassegna Italiana», marzo 1940)

Questo volume, che trae occasione dal centenario della nascita dell'A., vuol essere un'organica antologia della sua opera e, attingendo alla Storia dell'arte come a monografie e saggi, raccoglie le pagine dove meglio il metodo critico dell'A. si delinea nelle varie fasi del suo sviluppo e dove raggiunge i suoi risultati più cospicui. Accanto a saggi di metodo, ad indagini squisitamente tecniche, a presentazioni di singole opere per la prima volta pubblicate o attribuite, vi figurano, e largamente prevalgono, i saggi dove l'A. tratteggia la figura e l'opera di un artista, o un largo, unitario periodo della sua attività. Sono i grandi saggi sull'Antelami, su Giotto, su Piero della Francesca, su Cosme Tura, Raffaello, Michelangelo, Tiziano: e sono quelli dove il metodo dell'A. trova la sua giusta e piena misura

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