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La rosa. Storia di un simbolo

[Die Rose. Entfaltung eines Symbols], traduzione di Aldo Audisio


Milano, Rusconi, 1989
cm 22x14, pp. 231-(5), 18 tavole a colori fuori testo, figure in nero nel testo, cartonato, sovracoperta illustrata
Unica edizione italiana. Perfetto esemplare >>>

€ 25
INDICE

Premessa, 7

I. Mondi fioriti - Mondi della rosa, 11
II. La rosa del tempo, 27


Il fiore della caducità, 27; La ruota della vita, 37; Il cerchio dell'eternità, 46.

III. Rosa ed eros, 57 


Il manto di Venere, 57; La vie en rose, 63; Lo strappo della rosa, 69; Rugiada e pioggia, 75; La verga fiorita di rose, 79; Il risveglio di Rosaspina (La Bella addormentata nel bosco), 82; Il Romanzo della Rosa, 85; Rosa alchemica, 91; Rosa e usignuolo, 97; Sub rosa, 106.

IV. Le piaghe fiorite, 109 


La spina del peccato originale, 109; Corona di spine e rosacroce, 111; Il calice, 116; Maria nella macchia di spini, 118; Corone dei martiri, 122; L'albero di rose delle pene passeggere, 129; Sangue nel giardino delle rose, 132.

V. Rosa mistica, 139 


La nuova Venere, 139; Il rosario, 140; La nuova Eva, 146; Dal roseto recintato al giardinetto dell'anima, 151; La rosa delle rose, 160; La visione della Divina Commedia 163; I giardino dove tutto l'amore finisce, 172.

VI. Inno della fioritura, 177 


Il presente dell'eternità, 177; Affinché l'uomo trovi il suo cuore, 182; Fiorire è più che ardere, 187; Fiore ed estasi, 192.


Appendice botanica, 199
Note, 205
Bibliografia, 215
Elenco e fonti delle tavole fuori testo, 223
Notizia, 225
Indice degli Autori citati, 227
Nei tempi antichi, esisteva soltanto la rosa selvatica. Era piccola, a forma di conchiglia, con i petali disposti in simmetria raggiata. Più tardi, gli incroci e le ibridazioni diedero vita a oltre duemila varietà di rose, tutte di altissimo pregio, ricche di bellezza e di orgoglio. Ma le «rose antiche» esistono ancora oggi, emblema di una continuità che supera il tempo e le mode.
La rosa, come documentano Gerd Heinz-Mohr e Volker Sommer nel loro libro, accompagna da sempre le tappe della civiltà e ne segna spesso i capitoli più nobili e gloriosi.

Un serto di rose coronava la fronte dei notabili babilonesi. In epoca preistorica i Camuni incidevano nella pietra una rosa stilizzata, sigillo della loro stirpe. Sacra ad Afrodite in Grecia, la rosa trasmigrò a Roma per scatenare orgie di essenze e profumi. Nel mondo cristiano, la rosa bianca simboleggio la purezza di Maria, quella rossa il sangue dei martiri.
Con grande amore e sottile sapienza, Heinz-Mohr e Sommer seguono da vicino le metamorfosi della rosa nella liturgia, nell'arte, nella poesia, nei riferimenti storici più affascinanti e imprevedibili. La rosa rispecchia la «ruota del tempo» e l'irraggiamento cosmico, si illumina nei rosoni delle cattedrali, diventa oggetto di meditazione trascendente, si fa costante elemento ornamentale nel Rinascimento e nel Barocco. In letteratura, offre lo spunto per grandiosi cicli narrativi come il medioevali Romanzo della Rosa, infine giunge ai nostri tempi, dove ispira poeti come Blake, Emily Dickinson, Rilke, D'Annunzio, Eliot e Neruda. La sublimazione estrema, tuttavia, è già avvenuta da secoli: nel «Paradiso» di Dante, la «rosa mistica» raccoglie la pura luce di Dio, allegoria della beatitudine e della perfezione.

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