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INDICE
PREFAZIONE p. V
INTRODUZIONE - La letteratura talmudica
§ 1 Scribi e Farisei XI
§ 2 La Legge e la tradizione XVII
§ 3 Notizie sioriche sugli Ebrei dal 70 d. C. alla chiusura del periodo talmudico XXII
§ 4 La Mishnàh XXVII
§ 5 Gli «ordini» della Mishnàh XXXII
§ 6 Il Talmùd XXXIV
§ 7 Le regole ermeneutiche XLI
§ 8 I commenti al Talmùd XLVI
§ 9 La storia del Talmùd XLIX
TALMÙD BABILONESE
I Da quando (Me-êmathàj) 3
II Stava leggendo (Hajâh qôré) 97
III Uno il cui morto (Mî she-mêthô) 135
IV La preghiera mattutina (Tephillàth ha-shâliar) 185
V Non si sta in atteggiamento di preghiera (?n ômedîm) 217
VI Che benedizione si dice (Késad mebhârekhîn) 257
VII Tre che hanno mangiato assieme (Shelôshâh she-âkhelû) 291
VIII Queste sono le cose (Ellû debhârîm) 319
IX Chi vede (Hâ-rôèh) 337
INDICE ANALITICO 435
PREFAZIONE p. V
INTRODUZIONE - La letteratura talmudica
§ 1 Scribi e Farisei XI
§ 2 La Legge e la tradizione XVII
§ 3 Notizie sioriche sugli Ebrei dal 70 d. C. alla chiusura del periodo talmudico XXII
§ 4 La Mishnàh XXVII
§ 5 Gli «ordini» della Mishnàh XXXII
§ 6 Il Talmùd XXXIV
§ 7 Le regole ermeneutiche XLI
§ 8 I commenti al Talmùd XLVI
§ 9 La storia del Talmùd XLIX
TALMÙD BABILONESE
I Da quando (Me-êmathàj) 3
II Stava leggendo (Hajâh qôré) 97
III Uno il cui morto (Mî she-mêthô) 135
IV La preghiera mattutina (Tephillàth ha-shâliar) 185
V Non si sta in atteggiamento di preghiera (?n ômedîm) 217
VI Che benedizione si dice (Késad mebhârekhîn) 257
VII Tre che hanno mangiato assieme (Shelôshâh she-âkhelû) 291
VIII Queste sono le cose (Ellû debhârîm) 319
IX Chi vede (Hâ-rôèh) 337
INDICE ANALITICO 435
Il Talmùd, che è ancora oggi in gran parte alla base della vita religiosa dell'ebreo osservante, presenta un contenuto non soltanto strettamente normativo ma anche narrativo ed offre quindi abbondante materiale storico, mitico, aneddotico, geografico del più grande interesse. Dalle sue pagine possiamo ricostruire qual'era la vita di ogni giorno degli ebrei nei primi secoli del'era cristiana, le loro pratiche di pietà, i loro riti pubbici, le loro cognizioni scientifiche, mediche, linguistiche, ecc.
Di somma importanza sono le abbondantissime notizie teologiche, che ci informano sui concetti che gli ebrei dell'epoca avevano intorno a Dio, agli angeli e ai demoni, intorno alla vita futura, all'escatologia, al messianesimo, all'elezione del popolo d'Israele e ai suoi rapporti con le genti.
Condannato da Giustiniano nel 553 e proibito ripetute volte nel Medio Evo, lo studio del Talmùd fu difeso da Reuchlin e da Erasmo. Il Bomberg, sotto la protezione papale, ne fece a Venezia un'edizione nel 1523, ma trent'anni dopo si tornava a bruciare il Talmùd nelle piazze e lo si includeva nell' Indice dei libri proibiti. Solo in tempi più recenti si è fatta strada durevolmente la convinzione che lo stdio del Talmùd e della letteratura rabbinica è assai utile anche al fine di una migliore conoscenza dell'ambiente in cui sorse il cristianesimo.