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Velazquez e il suo tempo

[Velásquez und sein jharhundert], traduzione di Mina Baggi


Firenze, Sansoni, 1958, Classici della storia moderna
cm 21x13.3, pp. XXVIII-848, 107 tavole in b|n fuori testo, tela, sovracoperta illustrata
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INDICE GENERALE

Prefazione  XI

Introduzione  1


Il realismo spagnolo, 6 - Bibliografia, 15


Libro Primo - Siviglia  27


Il Medioevo, 43 - I roni.'inisti, 46 - Juan de Las Roelas, 56 - Francisco Herrera, 61 - Francisco Pacheco, 67 - L'arte della pittura, 73 - La ritrattistica, 76 - La pittura veneziana, 78 - El Greco, 80 - La scuola di Toledo, 86.
Intermezzo - Dialogo sulla Pittura  90


Libro Secondo - La Giovinezza  115


La famiglia, 117 - Il nome di Diego Velázquez e la sua orgine, 120 - L'apprendistato, 126  - Il naturalismo, 136 - Figure popolari, 140 - Il portatore d'acqua di Siviglia, 143 - La vecchia cuoca, 148 - Quadri per chiese, 151 - L'adorazione dei Magi, 155 - I colleghi, 160 - Verso Madrid, 166 - L'impiego, 173 - La otta di Madrid, 177 - La corte, il palazzo reale di Madrid, 188 - La decorazione pittorica dell'Alcazar, 195 - Filippo IV, 201 - Elisabctta di Boi-bone, 219 - Olivares, 223 - I pittori italiani di corte, 233 - I  Discorsi» di Car ducho, 239 - La cacciata dei Mori, 246 - Rubens a Madrid, 251 - Pacco, 262 - Rubens e Velazquez, 270.


Libro Terzo - Primo viaggio a Roma  277


Verso ritalia, 279 - A Venezia, 284 - Roma nel 1630, 293 - Impressioni romane, 297 - I dodici dipinti, 307 - L'autoritratto,
310 - Nella villa Medici, 312 - La fucina di Vulcano, 316 - A Napoli, 325.


Libro Quarto - I giorni del «Retiro»  341


Oneri e onori, 345 - Il «Buen retir», 349 - Vedute di parchi, 356 - Il teatro e i dipinti, 359 - La sala dei regni, 363 - La resa di Breda, 373 - Calderon e il «Buono Retiro», 387 - La caccia spagnola, 389 - Quadri di caccia, 395 - Tela reale, 389 - La caccia al cervo, 406 - I tre cacciatori reali, 410 - I dipinti della torre della Parada, 417 - Alonso Cano a Madrid, 421 - Murillo a Madrid, 425 - Le immagini di Cristo, 431.


Libro Quinto - I ritratti della maturità  443


L'arte del ritratto, 445 - I ritratti equestri, 460 - Filippo III e Margherita, 462 - Il ritratto equestre di Filippo IV, 464 - La regina Isabella, 474 - Il ritratto equestre del Principe, 475 - Olivares, 477 - Il ritratto di Fraga, 483 - Ritratti reali, 489 - Il principe Baldassarre Carlo. 492 - Il bambino. 493 - Il piccolo cavaliere, 496 - Il piccolo cacciatore, 499 - Il piccolo pretendente, 500 - La fine del Conte Duca, 506 - Julianillo, 510 - Quevedo, 515 - Lo scultore Martìnez Montañes, 522 - Il cardinale Borgia, 526 - Il duca Francesco d'Este, 534 - L'ammiraglio Adriano Pulido, 541 - Il conte di Benevento. 546 - Ritratti di ignoti, 548 - Il marchese di Castel Rodrigo. 549 - Apocrifi, 551 - Ritratto di donna. 554 - Due bambine 567 - Vedute di città e gruppi di figure, 569.


Libro Sesto - Il secondo viaggio a Roma  579


L'occasione del viaggio, 581 - Il commercio dei dipinti a Venezia, 586 - Napoli nel 1649, 590 - Roma nel 1650, 593 - I pittori romani, 597 - Il servo Pareva, 607 - Innocenze X, 609 - Le statue antiche, 621 - Mitelli e Colonna, 626.


Libro Settimo - L'ultimo decennio  641


Doveri di ufficio e commissioni, 643 - Il maresciallo di Palazzo, 645 - L'amministrazione della Galleria, 656 - Il completamento dell'Escorial, 662 - Il memoriale, 672 - La terza maniera, 687 - La tecnica, 695 - Quadri di devozione de gli ultimi anni, 698 - Gli eremiti, 701 - Quadri mitologici, 706 - Ritratti della famiglia reale, 716 - Il bambino in veste, di canonico, 739 - Personaggi umoristici, 743 - I burroni, 751 - Il marchese del Bordo, 758 - I nani, 761 - I filosofi. 767    Il brutto, 770 - La famiglia di Filippo IV, 773 - Le filatrici, 782 - La festa in famiglia, 791 - Il colore, 794 - Il plein air, 799 - L'ordine di Santiago, 800 - Il viaggio nei Pirenei, 807 - Autoritratti, 818 - Juan Bautista del Mazo, 824 - Gli scolari, 826 - La fine. 834.


ìndice delle illustrazioni  845
Non è azzardato affermare che, per quanto tocca la critica figurativa, il gusto moderno della monografia trova una sostanziale data di nascita nel 1888, quando Carl Justi pubblicava in un poderoso volume la sintesi dei suoi studi sul maggiore artista spagnolo di tutti i tempi: Diego Velásquez. Volgeva l'ora del positivsmo che, anche in critica d'arte, prerneva a battere con forza le posizioni ormai intenibili dell'idealismo e della enfatica tradizione classicistica.


Proprio in aperta polemica con codesti indirizzi di storia e critica, Carl Justi si volgeva a interpretare la vigorosa carica di «realismo» che era nel Velásquez, illuminandola con gli aspetti analoghi di contemporanei quali Cervantes, Lope de Vega e Calderón. Ne uscì un «gran libro» nel quale anche le aggiunte «fantastiche» dell'autore, le sue interpolazioni «verosimili» dal punto di vista storico contribuiscono a ricostruire la realtà del tempi entro i quali l'artista e le sue opere agirono e si affermarono.
L'attualità del Velásquez, è proprio attraverso le pagine di Carl Justi, non può apparire meglio che dalla constatazione del livello altissimo raggiunto - anche e soprattutto in Italia - dagli studi e dagli interessi per il Seicento in generale, e per la pittura «naturalistica» in particolare che, per usare la espressione di un critico contemporaneo, «era stata una pittura che vedeva chiaro anche al di là dell'arte e che, per non aver uso di parola, dové salvarsi senza dir motto o tutt'al più mormorando: saremo intesi fra due o tre secoli. Ciò che, infatti, si è poi verificato»
(Roberto Longhi).

 

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