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Anal und sexual e altri scritti psicoanalitici

traduzione di Margherita Novelletto, prefazione di Cesare Musatti


Rimini - Firenze, Guaraldi, 1977, La sfinge. Testi, 21
cm 24x15, pp. XX-125-(7), brossura, sovracoperta
Prima edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 22
Indice
 
Prefazione di Cesare Musatti
 
Anal und Sexual e altri scritti psicoanalitici
 
1 / Sul primitivo culto di Dio   3
2 / Il tipo donna  17
3 / Anal und Sexual   35
4 / Il narcisismo come duplice tendenza   69
5 / Per il 6 maggio 1926 (70° compleanno di Freud)   105
6 / Che cosa deriva dal fatto che non sia stata la donna a uccidere il padre   111
7 / Il malato ha sempre ragione   117
Figlia di un generale russo d'origine francese e moglie di un cronista tedesco, atea di razza ebraica e di educazione luterana, amica irrequieta e amante divorante («per me non erano che semplici strumenti che a gioco finito avevano esaurito la loro funzione»), Lou Salomé ci appare oggi in singolare risalto sulla scena europea del suo tempo come antesignana del femminismo e della psicoanalisi.


La «superdonna» che aveva tormentato Nietzsche e affascinato Rilke, rimasta «per tutta la vita la bambina che cammina a piccoli passi leggeri accanto a quelli lunghi e calmi del padre», trovò infine la quiete vicino alla cara immagine paterna di Sigmund Freud. Come lo stesso Freud ebbe a scriverle in una lunga lettera del maggio 1931: «Certamente non mi è accaduto spesso di dover ammirare un saggio di psicoanalisi, anziché criticarlo, ma questa volta sono costretto a tanto (...), una involontaria conferma della sua superiorità su tutti noi, conferma delle altezze da cui Lei a noi è scesa. Contrariamente agli sforzi insensati (limiti alla terapia) dei nostri avversari, questa è una vera sintesi scientifica della quale ci si può fidare e nella quale lei ritrasforma in un organismo vivente l'insieme di nervi, tendini e vasi sanguigni in cui il bisturi psicoanalitico ha ridotto il corpo umano. Se solo potessimo ampliare in modo plastico quello che Lei ha tratteggiato con il suo fine pennello, riusciremmo forse ad afferrare le verità fondamentali. Non tutto ciò che Lei tratta mi è riuscito subito chiaro, e non tutto è ugualmente degno di essere appreso. Malgrado ciò che si dice io non sono un artista e non sarei mai riuscito a dipingere gli effetti di luce e di colore, ma solo dei duri contorni».

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