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Tafuri Manfredo
Ludovico Quaroni e lo sviluppo dell'architettura moderna in Italia
Roma, Edizioni di Comunità , 1956, Panorami e profili d'architettura e d'urbanistica, 5
cm 26.5x23.5, pp. 212-(4), 285 illustrazioni fotografiche in b/n fuori testo, nella tasca in fine volume due carte ripiegate con il Piano Regolatore Generale del comune di Ivrea(allegato A) e il Piano Regolatore Generale del comune di Ravenna (allegato B) e un foglietto con la legenda dell'allegato B, tela, sovracoperta illustrata
Unica edizione. Minimi difetti nei bordi della sovracoperta, peraltro ottimo esemplare >>>
€ 150
Indice
Introduzione ►
Ludovico Quaroni e la cultura architettonica italiana 7
L’opera dell’anteguerra ►
Gli anni della formazione 23
Le prime esperienze professionali: il progetto dell’Auditorium di Roma 29
Il concorso per il piano regolatore di Aprilia 34
Il concorso per la Pretura unificata di Roma 39
L’avvicinamento al neoclassicismo 40
I progetti dell’anno 1937 46
La vicenda dell’E. 42 51
I progetti 1938-’40 60
L’esperienza del dopoguerra ►
Il clima culturale del primo dopoguerra. L’APAO 71
I progetti del primo dopoguerra 82
Il progetto per la nuova stazione di Roma 87
L’esperienza del Tiburtino 90
Attività culturali e opere minori 100
L’esperienza di La Martella 105
L’urbanistica italiana negli anni ’50: il piano di Ivrea 116
La vicenda del piano regolatore di Roma 125
Il Sanatorio universitario e la scuola di Canton Vesco 132
Le chiese genovesi 138
Esperienze urbanistiche ’57-’59 142
Il ponte sulla Dora ad Ivrea 150
Il quartiere di San Giusto a Prato 152
La crisi del linguaggio nell’Esposizione internazionale di Bruxelles e il progetto del gruppo italiano 154
Il progetto di concorso per il CEP alle Barene di San Giuliano ed il clima
culturale degli anni ’58-’6o 158
Il momento presente 169
Le opere recenti 176
Bio-bibliografia ►
Nota biografica 201
Elenco dei progetti e delle realizzazioni 201
Scritti di L. Quaroni 203
Bibliografia 205
Referenze fotografiche 212
Introduzione ►
Ludovico Quaroni e la cultura architettonica italiana 7
L’opera dell’anteguerra ►
Gli anni della formazione 23
Le prime esperienze professionali: il progetto dell’Auditorium di Roma 29
Il concorso per il piano regolatore di Aprilia 34
Il concorso per la Pretura unificata di Roma 39
L’avvicinamento al neoclassicismo 40
I progetti dell’anno 1937 46
La vicenda dell’E. 42 51
I progetti 1938-’40 60
L’esperienza del dopoguerra ►
Il clima culturale del primo dopoguerra. L’APAO 71
I progetti del primo dopoguerra 82
Il progetto per la nuova stazione di Roma 87
L’esperienza del Tiburtino 90
Attività culturali e opere minori 100
L’esperienza di La Martella 105
L’urbanistica italiana negli anni ’50: il piano di Ivrea 116
La vicenda del piano regolatore di Roma 125
Il Sanatorio universitario e la scuola di Canton Vesco 132
Le chiese genovesi 138
Esperienze urbanistiche ’57-’59 142
Il ponte sulla Dora ad Ivrea 150
Il quartiere di San Giusto a Prato 152
La crisi del linguaggio nell’Esposizione internazionale di Bruxelles e il progetto del gruppo italiano 154
Il progetto di concorso per il CEP alle Barene di San Giuliano ed il clima
culturale degli anni ’58-’6o 158
Il momento presente 169
Le opere recenti 176
Bio-bibliografia ►
Nota biografica 201
Elenco dei progetti e delle realizzazioni 201
Scritti di L. Quaroni 203
Bibliografia 205
Referenze fotografiche 212
Ludovico Quaroni ha partecipato con alterne vicende a tutte le avventure culturali dell’architettura moderna italiana, sia positive che negative, e ha dato un suo inconfondibile contributo al formarsi di nuovo metodologie operative, di nuove esperienze linguistiche, di nuovi atteggiamenti etici, caratterizzando il suo apporto con una coscienza della storia e con un vigore autocritico che lo pongono tra le figure più interessanti dell’odierno panorama sia italiano che internazionale.
Nella sua opera — abbastanza ristretta nel campo delle realizzazioni, poderosa nel campo dell’elaborazione culturale, della produzione storica e scientifica, della didattica — è facilmente leggibile un percorso che va dalle rigorose affermazioni dei primi progetti razionalisti, al fallimento morale della Piazza Imperiale all’EUR, all’equivoco populista del Tiburtino, e dei progetti «neorealisti», al sondaggio del tema del «quartiere» ed al suo successivo superamento, ad un’ultima fase, accentrata sul progetto per il CEP alle Barene di San Giuliano a Mestre e alle più recenti ricerche, che dà modo all’autore di compiere continue esplorazioni sul panorama italiano, e spesso internazionale, che fa da sfondo e costituisce la premessa e il punto di approdo di tali esperienze.
Una particolare trattazione il volume riserva all’attuale momento culturale dell’architettura italiana, dove le sollecitazioni che le nuove realtà in evoluzione offrono all’in-tellettuale si diversificano e si sovrappongono in grovigli per lo più contradittori, rendendo più difficile e contemporaneamente ancor più indifferibile la ricerca di un nuovo rigore etico e di nuovi metodi di operazione.