Indice - Sommario
Oralità del teatro - Teatro dell'oralità. Morte d'una tradizione intrvista di Roberto De Simone a Gino Maringola
Introduzione di Anna Maria Testaverde
Nota al testo
Nota alle illustrazioni
I canovacci della Commedia dell'Arte
I. Flaminio Scala, "Il teatro delle favole rappresentative"
II. Basilio Locatelli, "Della scena de Soggetti comici"
III. Biblioteca Corsiniana Roma, "Manoscritti", 45 G5 e 45 G6
IV. Ciro Monarca, "Dell'opere regie"
V. Biblioteca Vaticana Roma, Codice Vaticano Latino 10244
VI. Biblioteca Vaticana Roma, Codice Barberiniano Latino 3895
VII. Biblioteca Correr, Manoscritto Correr 1040
VIII. Biblioteca Nazionale Firenze, II.I.90
IX. Scenari Casamarciano Napoli, XI.AA.40 e XI.AA.41
X. Placido Adriani, "Selva di concetti comici"
Glossario
Indice dei personaggi
Indice delle robbe
Indice dei lazzi
Indice delle scene
Indice delel burle
Indice delle tirate
La morte dello studioso, nel 1983, ha interrotto questo imponente lavoro, ma alcuni suoi allievi hanno continuato a studiare in quella direzione. Una di loro, Annamaria Testaverde, con la collaborazione di Anna Evangelista, riunisce ora in questo volume una cospicua raccolta dei più interessanti canovacci, o scenari che dir si voglia, tutti tratti da stampe o manoscritti seicenteschi.
Nel presente volume ne vengono raccolti settantatre fra quelli messi in scena nel periodo d'oro della Commedia dell'Arte: il Seicento. ►
C'era fame di teatro in tutta Europa e il teatro era la prima forma dl comunicazione globalizzata. Un'idea su una trama o su un personaggio realizzata su un palcoscenico in un punto d'Europa giungeva all'altro capo del continente più veulocemente di una notizia politica. E un secolo, il Seicento, in cui nasce il consumo culturale socialmente allargato e l'Italia, con la sua Commedia dell'Arte, attraversa da protagonista questa nuova Europa, anticipando quello che nei due secoli successivi avverrà soprattutto grazie al melodramma.
Questa raccolta di canovacci puo farci capire piu da vicino che cosa fossero i testi sui quali si basavano le rappresentazioni. E puo riuscire a farci intuire che cosa fosse quel teatro, quel fenomeno cosi caratteristico della nostra storia culturale quanto scarso di testimonianze.
Il lavoro di introduzione e restituzione testuale di Anna Maria Testaverde e Anna Evangelista è preceduto da un prezioso scritto di un grande uomo di teatro: Roberto De Simone, che ha intervistato per l'occasione l'ultimo depositario dell'antica arte del recitare all'improvviso.