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Roma. Profilo di una città 312-1308

[Rome. Profile of a City 312-1308], traduzione di Benedetta Crea e Giuseppe Scattone


Roma, Edizioni dell'Elefante, 1981
cm 28x22, pp. 496-(6), 260 illustrazioni, tela, doppia sovracoperta, la prima illustrata, la seconda in plastica trasparente
Prima edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 100
SOMMARIO

Prefazione, 7

PARTE I
IMMAGINE E REALTÀ


I. Roma e Costantino, 13
II. La cristianizzazione di Roma e la romanizzazione del Cristianesimo, 45
III. L'età di Gregorio Magno, 77
IV. Roma tra Oriente e Occidente, 115
V. Rinnovamento e rinascita: l'età Carolingia, 143
VI. Realtà, ideologia e retorica, 179
VII. La seconda rinascita di Roma: il XII secolo, 205
VIII. L'epilogo: il XIII secolo, 255


PARTE II

FORMA URBIS ROMAE MEDIEVALIS


IX. La documentazione, 291
X. I dati ereditari, 297
XI. Lo sviluppo del Borgo, 327
XII. L'abitato, 337
XIII. Case, torri e dimore signorili, 359
XIV. Il disabitato e il Laterano, 383


Appendice, 403

Abbreviazioni, 405
Nota bibliografica, 407
Note, 411
Fonti fotografiche, 465
Indice I, 467
Indice II, 483
Ho cercato di tracciare in questo libro un profilo di Roma come organismo vivente, nel millennio che va dai tempi di Costantino al trasferimento dei papi ad Avignone.

In questo periodo la città che sotto Costantino era ancora caput mundi si ridusse per dimensioni e per condizioni di vita al rango di un modesto capoluogo di provincia; ma al tempo stesso divenne gradualmente, in quanta sede del papato, il centra spirituale e politico dell'Occidente. A partire dal tempo di Carlo Magno, e ancor più nel mediaevo avanzato, la città risorse e crebbe materialmente e politicamente, sia come strumento del potere altrui, sia come potenza autonoma. Ho cercato di ricostruire l'aspetto delle sue strade e delle sue chiese, delle comuni abitazioni e delle dimore signorili, dei fornici del Colosseo trasformati in case e dei monasteri fortificati, e di rievocare la vita che si svolgeva sul Tevere e lungo le sue rive; di mostrare come il ricordo delle antiche glorie pagane e cristiane di Roma sia rimasto vivo, grazie alla tradizione e alla sopravvivenza di molti monumenti, anche nei momenti più tristi della sua storia, e come questo ricordo abbia contribuito, insieme con la crescente potenza della Chiesa in ogni campo, a conferire a Roma una funzione predominante nel mondo medievale. Quel retaggio, periodicamente rivissuto, influì sulla mentalità dei visitatori, degli artisti e dei committenti e quindi sullo sviluppo urbanistico della città, sull'architettura delle sue chiese e sulle arti figurative; gli edifici e le opere d'arte di Roma vanno visti pertanto in stretta connessione con la realtà politica e con le ideologie, mutevoli e spesso contrastanti, dei papi, degli imperatori stranieri e degli stessi cittadini romani. [...] Dalla Prefazione dell'Autore

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