Kierkegaard Soeren
Opere. I. Sulla mia attività di scrittore, Il punto di vista della mia attività di scrittore, Aut- Aut, Timore e tremore, Il concetto dell'angoscia; II. Briciole di filosofia, Postilla conclusiva non scientifica alle "Briciole di filosofia"; III. La malattia mortale, Esercizio del cristianesimo, Vangelo delle sofferenze, Per l'esame di se stessi raccomandato ai contemporanei, L'immutabilità di Dio
INDICI
VOLUME I
Nota dell'editore di Vito Mancuso
Kierkegaard, il cristiano moderno di Sergio Quinzio
Introduzione di Cornelio Fabro
Nota bibliografica
OPERE
Sulla mia attività di scrittore
Il punto di vista della mia attività di scrittore
IL CICLO ESTETICO-ETICO
Aut-Aut
Timore e tremore
L'INTERMEZZO FILOSOFICO
Il concetto dell'angoscia
VOLUME II
Briciole di filosofia
Postilla conclusiva non scientifica alle «Briciole di filosofia»
VOLUME III
IL DITTICO DEL CRISTIANESIMO
La malattia mortale
Esercizio del cristianesimo
LA COMUNICAZIONE DIRETTA DEGLI SCRITTI EDIFICANTI
Vangelo delle sofferenze
Per l'esame di se stessi raccomandato ai contemporanei
L'immutabilità di Dio
Siamo lieti e onorati di poter ripresentare ai lettori italiani la collezione delle opere principali di Soren Kierkegaard curata da padre Cornelio Fabro. Allo stimato maestro, al quale massimamente l'Italia deve la conoscenza del grande filosofo danese, va il nostro ringraziamento per aver reso possibile questa pubblicazione.
Da parecchi anni introvabile nelle librerie, la collezione risale al 1972 quando entrava a far parte della collana della casa editrice Sansoni «Le voci del mondo». Le particolarità della presente edizione Piemme sono molteplici.
La prima, e decisiva, consiste nella diversa impaginazione. Quella che era un'edizione con pagina a due colonne, con minima marginatura e con note alla fine del volume - da cui gli inevitabili disagi che ben conosce chi ha letto con amore quelle pagine - è diventata ora un'edizione non solo agevolmente leggibile a causa della giustezza piena e delle note a piè di pagina, ma anche tale da permettere il dialogo col testo a causa del ritrovato spazio nel quale far confluire le annotazioni che, come ogni lettore di Kierkegaard sa, quasi inevitabilmente scaturiscono dallo spirito. Si spiega soprattutto così come da un solo volume ne siano sorti tre.
La seconda particolarità consiste nell'aggiunta di due opere kierkegaardiane non presenti nell'edizione Sansoni e molto importanti per la comprensione dell'insieme, Sulla mia attività di scrittore e Il punto di vista sulla mia attività di scrittore. In queste opere è Kierkegaard stesso a discutere l'uso degli svariati pseudonimi sotto cui erano avvenute molte sue pubblicazioni. Sentiamo il dovere di ringraziare al riguardo la professoressa Anna Giannatiempo Quinzio dell'Università di Perugia per il consiglio e l'editrice Logos per la gentile concessione.
La terza particolarità, che si deve sempre alla competenza della professoressa Giannatiempo Quinzio, è costituita dalla presenza di un'aggiornatissima nota bibliografica, comprendente le traduzioni italiane, i repertori bibliografici e i principali studi nel mondo a partire dal 1972.
L'ultima caratteristica della presente edizione Piemme, per la quale e davvero il caso di citare il classico «the last but not the least», e il saggio introduttivo, a mo' di invito alla lettura, a cura di Sergio Quinzio, uno dei pensatori nei quali maggiormente rivive lo spirito e l'inquietudine della lezione kierkegaardiana.
La presenza all'interno della stessa edizione di due letture a volte così diverse tra loro, come quella dell'ormai prestigiosa «Introduzione» di Fabro e quella del saggio di Quinzio, sono la vivente testimonianza, se ancora ce ne fosse bisogno, della ricchezza polifonica dell'anima e del pensiero di Kierkegaard: «Io ho bisogno di una voce penetrante come lo sguardo di una lince, terrificante come il sospiro di un gigante, persistente come il suono della natura, mordente come il sibilo del vento gelido, sinistro come lo scherno impietoso dell'eco, di una gamma che va dal basso più profondo fino ai toni più teneri, modulati a partire dal bisbiglio sacro fino all'energia frenetica. E di questo che io ho bisogno per respirare, per esprimere ciò che tengo nell'anima».
per l'Editore
VITO MANCUSO