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Il segreto della Commedia dell'Arte. La memoria delle compagnie italiane del XVI, XVII e XVIII secolo

Firenze, La casa Usher, 2007, Oggi, del teatro. Saggi, 4
cm 24x16, pp. 537-(3), 84 figure in b/n nel testo, brossura illustrata con alette
Quarta edizione riveduta: «Sono stati corretti alcuni errori, passando dall'una all'altra edizione, ma non sono state operate né aggiunte né variazioni all'architettura». Ottimo esemplare. Esaurito presso l'editore >>>

€ 29
Sommario

Avvertenza, 9
Premessa, 11
Figure, 15

Parte prima
Mirella Schino
LA TRADIZIONE
Illustrazioni letterarie

I. Lo spirito della Commedia dell'Arte, 67


Maurice Sand e le improvvisazioni di Nohant (67) - La Commedia dell'Arte per E.T.A. Hoffmann (69) - Ancora Maurice Sand (72) - Ancora E.T.A. Hoffmann (73) - La Commedia Italiana nella Russia degli anni successivi alla Rivoluzione: dalla «Principessa Brambilla» alla «Principessa Turandot» (74) - Il finale della Principessa Turandot (76), La preparazione dell'ultimo spettacolo di Vachtàngov (79)

II. Persone, 87


La ricostruzione dell'intreccio delle compagnie comiche operata da Sanesi (87) - La trasmissione del ricordo dei comici dell'Arte (112) - La compagnia dei Gelosi secondo Francesco Andreini (114) - I due filoni della Commedia dell'Arte (115) - Giovanni Macchia parla di Tiberio Fiorilli (117) - Tommaso Garzoni ricorda i grandi comici dell'Arte (118) - Tre poesie per un'attrice: Tasso, Marino e Chiabrera ad Isabella Andreini (120) - Isabella Andreini secondo Bartoli (121) - Angelo Costantini secondo Rasi (124) - Vicenza Armani secondo Valerini (130).

III. Mestieri mostruosi, 139


I professionisti dello spettacolo - attori, ciarlatani, burroni e mendicanti - secondo i loro stessi spettatori (139)
a) I Mendici (139)


Frianoro sugli attarantati (140) - Storpi, mendicanti e accattoni nella prima metà del XVI secolo secondo Camporesi (141) - Un interrogatorio a Bagnoregio (143)

b) I Buffoni (151)


Vita di Mattello, buffone alla corte di Isabella d'Este (152) - Le giullaresse (155) - Tommaso Garzoni parla dei buffoni (157)

c) I Ciarlatani (159)


I ciarlatani di Venezia secondo un viaggiatore inglese (159) - Le considerazioni di Miklaševskij (160) - Thomas Coryate descrive i teatri veneziani (161).

d) I Comici (162)


Le piccole e le grandi compagnie e i lore rapporti (162) - G. D. Ottonelli discute il senso e i vantaggi di una donna in scena (162) - Lo spettacolo come fascinazione, la compagnia come anti-famiglia per gli spettatori che temono il teatro (171).

e) Conclusione (174)


Nascita e potere della Commedia dell'Arte secondo Gordon Craig (175).


IV. Primi contratti, 177


a) I contratti (177)


Un contratto del 1° febbraio 1567 pubblicato da Belgrano (177) - Emilio Re trova contratti ancora precedenti: un contratto del 10 ottobre 1564 (178) - Il primo contratto noto d'una compagnia (25 febbraio 1945 [sic! 1545]) pubblicato da Ester Cocco (183).

b) Le stanze del teatro (193)


Mantova - La supplica di Leone de' Sommi al Duca di Mantova per aver licenza d'aprire una nuova stanza per le commedie (193) - Il teatro dei fiorentini a Napoli (195) - Il Teatro di San Luca - San Salvador a Venezia (197) - L'attività del teatro della Dogana a Firenze (199)

c) La Commedia dell'Arte come industria (203)

V. Strategie di difesa e di mercato, 205


Un esempio sull'operazione difensiva dei comici: Nicolo Barbieri e la La Supplica (205) - La Commedia diffusa in tutta Europa (208) - La commedia e le carte da gioco (208) - San Carlo Borromeo (209) - L'altro decreto fatto in favore dei comici (210) - Il supposto naufragio dei comici (210) - Il giovane e la commedia (211) - Il fratricida (211) - Il diavolo a teatro (212)- A Capo d'Orlando (212) - Il predicatore di Tortona (213) - Il capitan Rinoceronte (213) - Avversari ed alleati dei comici secondo Nicolo Barbieri (213).

VI. La produzione di teatro, 215


I tentativi per ricostruire uno spettacolo scomparso: la musica e le maschere (215) - L'uso della maschera (217) - Una maschera di Arlecchino (219) - Le annotazioni di Biancolelli sul suo gioco scenico secondo Delia Gambelli (222) - Flaminio Scala e la drammaturgia della Commedia all'Improvviso (224) - Il vecchio geloso secondo Marotti (227) - Flaminio Scala: Il vecchio geloso (227), Flaminio Scala secondo Apollonio (235) - Flaminio Scala secondo Marotti (235) - Flaminio Scala: La commedia de Li finti servi (238) - Flaminio Scala: La tragedia de La Forsennata principessa (247) - I materiali letterari secondo Perrucci. Parti e concetti (257) - I diversi ruoli secondo Apollonio (265) - I tipi fissi secondo Nicoll (274) - La testimonianza di Pier Jacopo Martello sugli spettacoli della Commedia dell'Arte (277).

VII. Boulevard des Italiens, 279


Viaggi dei comici in Francia e in Europa (279) - I primi spettacoli dei comici Gelosi a Parigi secondo Pierre de L'Estoile (279) - Una lettera al Duca di Mantova sulla permanenza a Parigi della compagnia di Pier Maria Cecchini (280) - Tristano Martinelli presso la Corte francese (281) - La vita di Tiberio Fiorilli raccontata da Angelo Costantini (283) - I comici francesi ed italiani di fronte alla legge (287) - Thomas Simon Gueullette riporta voci sulle cause che determinarono la chiusura della Comédie Italienne (288) - Il tramonto degli italiani nella secondo metà del Settecento secondo Claudio Meldolesi (290).


Parte seconda
Ferdinando Taviani
IL SEGRETO
delle compagnie italiane note poi come
Commedia dell'Arte

I. Boulevard des Italiens, 297


Parigi, 18 maggio 1716: il ritorno degli italiani (297) - Luigi Riccoboni e il teatro italiano così come lo vogliono i francesi (301) - Descrizione del teatro italiano visto dalla parte degli attori (305).

II. La produzione di teatro, 311


L'evanescente concetto di improvvisazione (311) - Teatro scritto e teatro non scritto (323) - Le azioni e la dicitura (328) - La concezione classica della drammaturgia alia base della Commedia dell'Arte (330).

III. Strategie di difesa e di mercato, 333


1. La nuova cultura delle attrici (333) - Le glorie dell'improvvisazione come glorie di poetesse e d'accademia, non teatrali (341) - L'attore della Commedia dell'Arte non specializzato in un solo tipo scenico (346).
2. Il teatro venduto (356) - Il teatro come merce alla base della moderna ideologia teatrale (362) - Le compagnie specializzate a non essere specializzate (362) - Economia della produzione di teatro per ruoli e per «parti libere» - (367) - La «sapienza in azione» dei comici ed il rapporto con gli scrittori - (374) - Le maschere e l'uso di espedienti classici (377) - Milano 1583: tattiche e strategia di un gruppo di comici per aprirsi la strada in una situazione ostile (381).

IV. Primi contratti e mestieri mostruosi: le persone e lo spirito della Commedia dell'Arte, 393


1. Il teatro indefinito (393) - Presentazione di Pier Maria Cecchini e ridimensionamento dei teatri dell'Arte (394) - Piccole famiglie e grandi immagini - (397) - Persone oscure (401) - Lo spirito borghese delle compagnie (408) - Le compagnie come delicato organismo (420).
2. L'interno e l'esterno delle compagnie e dell'attore (425) - Congedo dal Cecchini (433) - Il teatro come luogo di trasformazione (435) - Il nome «Commedia dell'Arte» (436).
3. Finale per le vie di Parigi: guida ai turisti e ai pellegrini (441).


Note, 451
Anni Dopo - Nota per l'edizione 2007
Ringraziamenti, 506
Riferimenti Bibliografici  507


1. Notizia preliminare (508)
2. Opere citate abbreviatamente (512)

Indice dei nomi e degli argomenti notevoli, 528

La storia e le storie della Commedia dell'Arte conoscono i tempi lunghi del metodo produttivo che permane ugnale a se stesso nel profondo per quasi due secoli; ma si sostanziano dei tempi brevi del vissuto e del quotidiano, delle strategie messe in atto di volta in volta, delle occorrenze che si intrecciano e introducono la cultura «accademica» delle donne nelle aggregazioni zannesche o spingono il tal comico a rilevare la distanza tra sé e i «comici infami». In questo libro Taviani riesce a guardare i tempi brevi alla luce dei tempi lunghi, il quotidiano soggettivo e contingente traverso la necessità delle strutture che restano, modi di produzione e forme. Lo sguardo esterno, quello degli spettatori e degli storici, cataloga e seleziona gli elementi della Commedia dell'Arte e ne fa strutture e necessità; ma i comici non viaggiano, non recitano, non vivono nel teatro con queste necessità e per tali strutture. Il segreto della «Commedia all'improvviso» è nell'intreccio di molte storie, e il libro si costruisce su più livelli di organizzazzione e di ricerca. L'introduzione con le sue immagini e le note in fondo al volume svolgono discorsi paralleli e al margine del testo, e le due parti in cui il libro è composto sono interdipendente, autonome e speculari. La Tradizione ... a cura di Mirella Schino, è un racconto per interposte persone della Commedia dell'Arte e una raccolta del materiale storiografico e documentario.
Il segreto..., di Ferdinando Taviani, ripercorre quel racconto estraendone sensi e suggestioni, utilizzando notizie, dati, eventi, libri, studi. Il tracciato si snoda, in modi rovesciati nelle due parti, attraverso il mito della Commedia dell'Arte tra Ottocento e Novecento e le ragioni, i mestieri mostruosi e i primi contratti, la strategia di difesa e di mercato, i modi di produzione, l'emigrazione nel Boulevard des Italiens.

Il lettore può usare in molti modi il libro e variare o selezionare l'ordine di lettura, perché qui, con legittimazione critica, la storia si scioglie e si invera nelle storie e viene costruita per prospettive e occasioni di narrazione. Fabrizio Cruciani

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