bibliografia di Pino Zac (Giuseppe Zaccaria)
«Nato a Trapani nel 1930, dopo un’infanzia trascorsa in Abruzzo si trasferisce presto a Roma in cerca di un lavoro. […] Inizia a collaborare a “Il Pioniere”, “l’Unità “, “Noi Donne”, finché nel 1953 viene assunto a “Paese Sera”, giornale dal quale Pino Zac comincia la propria ascesa artistica e professionale. Per il giornale romano crea il suo primo personaggio, Gatto Filippo, che costituisce ancor oggi una tappa importante nell’ingresso del fumetto, o più propriamente della striscia autoconclusiva, alle pagine di un quotidiano a diffusione nazionale. Gatto Filippo, commentando ogni giorno, per quasi otto anni, gli avvenimenti e il clima politico di un difficile periodo della storia italiana, era una presenza muta ma beffarda che riusciva ad esprimere le inquietudini e le aspettative di gran parte dell’opinione pubblica. Grazie al successo conquistato con Gatto Filippo, Zac comincia ad espandere le sue collaborazioni e la sua attività pubblicando alcuni libri, Rouge et Noir (1958), La cambiale, Pretesti (1959), volumetti agili e pungenti dai quali emergono immediatamente molte delle tematiche che ricorreranno in tutta la sua produzione satirica successiva. […] A partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta, Zac avvia anche una serie di importanti collaborazioni con alcune famose riviste satiriche europee. Nel 1955 è a Varsavia, dove disegna per la rivista satirica “Szpilski” una serie di vignette politiche “contro il capitalismo e la coercizione morale e materiale che ne deriva”; nel 1957 lo troviamo a Berlino per le scenografie di alcuni balletti, e l’anno dopo a Parigi, tappa fondamentale nella sua carriera artistica. Proprio qui, infatti, inizia la lunga collaborazione a “Le Canard enchaîné”, il popolare settimanale satirico francese, di cui diverrà uno dei principali autori ed animatori. […] Gli anni sessanta trovano ancora Pino Zac in giro per l’Europa, prima a Londra, dove partecipa alla fondazione della rivista satirica “Playtime” e collabora a “Private Eye”, e qualche stagione più tardi in Belgio, come disegnatore del settimanale “Pourquoi Pas?”, per il quale realizza numerosissime copertine. In questo stesso periodo Zac, alla ricerca di nuove vie espressive in cui riversare la propria carica artistica e satirica, approda al cinema d’animazione, di cui diventa uno dei più innovativi e fantasiosi maestri. […] Infaticabile fondatore di nuove testate satiriche, nel 1977 Pino Zac dà vita a “Il Quaderno del Sale”, dalle cui ceneri nasce successivamente “Il Male” (1978), certamente il settimanale satirico italiano che ha raccolto i fermenti più acuti e trasgressivi della nuova satira» (Franco Angelo Calotti e Cinzia Bibolotti, Pino Zac Mostre – Cinema – Incontri, Comune di Parma, 1986).
UN INFARTO HA STRONCATO PINO ZAC
ROMA – Domenica pomeriggio è morto a Fontecchio (L’ Aquila) Pino Zac, uno dei protagonisti della satira politica italiana, autore prolifico di cinema d’ animazione, direttore di diverse riviste, collaboratore dei più prestigiosi giornali di satira europea. Nato a Trapani nel 1930, si era trasferito a Roma per studiare architettura. Giuseppe Zaccaria (questo il suo vero nome) lasciò ben presto uno studio che sentiva stretto per dedicarsi alla satira e al fumetto. Nel 1951 crea il Gatto Filippo per Paese Sera: il personaggio incontra un notevole successo e vivrà fino al 1959. Nel frattempo Zac dimostra una sorprendente capacità creativa in più di un’ attività , si dedica al cinema d’ animazione e inizia a lavorare per diverse testate. In Italia collabora al Pioniere e Vie Nuove, all’ estero al polacco Spillky, all’ inglese Playtime, ai francesi L’ Echo des Savanes e Le Canard Enchainè. Ha pubblicato quattro volumi ormai introvabili in cui attaccava il clero e l’ Italietta-piccolo-borghese (“Rouge et Noir”, “Pretesti”, “La Cambiale”, “Questo popolo di…”). Insieme a Giancarlo Fusco ha fondato I Quaderni del Sale. Lo spirito irriverente e libero di Pino Zac ha procurato al disegnatore una sequela interminabile di denunce: oltraggio a capo di Stato, vilipendio alla religione, alla magistratura, denunce per oscenità . Il fatto che Zac fosse l’ unico disegnatore italiano a trovarsi egualmente a suo agio su temi internazionali, come su quelli legati alla realtà del nostro paese, non ha fatto altro che renderlo, in alcuni momenti della sua tumultuosa carriera, un “ricercato internazionale”. Una sua vignetta, raffigurante George Pompidou con al posto del pene un fungo atomico, gli impedì a lungo di poter mettere piede in Francia. Per quello che riguarda il cinema d’ animazione, Zac ha realizzato una ventina di cortometraggi e un lungometraggio che univa attori in carne ed ossa ai suoi disegni (“Il Cavaliere inesistente”, tratto dal racconto di Italo Calvino). Dotato di una tecnica cinematografica volutamente rozza (“Io faccio l’ animazione “sui muri” – amava ripetere – se l’ immagine è sfuocata non me ne preoccupo”) ha prodotto film di grande impatto, così come di sicura presa emotiva erano le sue vignette: forse volgari, provocatorie, ma sempre destinate e ferire i loro bersagli. Chi lo conosceva sa che Pino era un vulcano in continua ebollizione. Un infarto lo ha fermato a soli 55 anni.
di OSCAR COSULICH
Archivio la Repubblica.it, 1985-08-27
Il Quaderno del sale
è un mensile di umorismo e costume che nasce a Roma (Anno I n. 1 del 1976). E’ diretto da Pino Zac, con illustrazioni di Trojano, Ardito, Coco e Giuliana Maldini; nel novembre del 1977 uscirà una nuova serie quindicinale diretta da Pino Zacca e con i disegni di Bovarini, Mannelli, Vauro e Panebarco. La sua realizzazione e pubblicazione verrà continuata dalla rivista Il Male.
Nel Fondo Paolo Moretti si trovano le uscite dei nn. 1, 5, 7 della prima serie del 1977 e dal n. 1 del 12-26 novembre al n. 3 del 24 dicembre della seconda serie del 1977.
Il Quaderno del Sale. Esce un sabato sì uno no. N. 2 nuova serie. 10 dicembre 1977.
Rivista di 64 pagine in nero e a colori
IL QUADERNO DEL SALE 1977 (seconda serie completa di tre numeri; dal quarto si trasformerà ne IL MALE,la più nota testata satirica del dopoguerra con firme quali Pino Zac, Vincino, Vauro, Dario e Jacopo Fo, Mannelli, Bovarini,Perini, Morando Morandini, Angese, Sergio Saviane
Il Male, 1978-1982
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Male
IL MALE : Perché Sparagna ce l’ha tanto con Vauro?
L’unica cosa che mi sento di dire è che Vauro nel momento della fondazione del MALE c’era e Sparagna no. Il momento della fondazione è il momento del coraggio. Ricapitoliamo, Pino Zac viene incaricato dall’editore dei “Quaderni del sale” di inventarsi un settimanale di satira intitolato “Il Sale”. Pino da Milano scende a Roma e convoca una serie di giovani autori e disegnatori allora praticamente sconosciuti, tra cui me Vincino, Vauro Senesi, Riccardo Mannelli Art, Jacopo Fo etc. Facciamo diverse riunioni,poi dieci giorni prima di partire l’editore convoca Pino e gli dice che al posto suo il direttore sarà tale Silverio Corvisieri, uno che con la satira non c’entrava nulla. A pranzo Pino ci racconta molto dispiaciuto del suo siluramento. Io ricordo benissimo quella tavolata in una osteria di campo dei fiori ,di sicuro c’era Pino, Francoise Perrot, sua fidanzata e grafica, poi io, Vauro, Riccardo Mannelli e Jacopo Fo. C’era anche Sergio Saviane. Io e Vauro e Jacopo diciamo a Pino “guarda che per noi il direttore sei tu, noi abbiamo fiducia di te e vogliamo fare il giornale con teâ€. Quello era il momento del coraggio. Cinque o sei giovani disegnatori disoccupati rinunciano ad un lavoro sicuro per seguire il loro sogno di giornale di satira indipendente. E Vauro era tra questi, uno dei più convinti a non accettare l’imposizione dell’editore, mentre Sparagna non c’era. Subito dopo Pino Zac io e Sergio Saviane con la mia 500 andiamo a trovare il distributore Parrini, e Parrini dice sì. A chi gli porterà il giornale lui darà l’anticipo del tot per cento sul presunto venduto. Naturalmente invece del Sale, testata di proprietà dell’editore ventura, noi facciamo IL MALE, nome magico e fortunato, fortunato anche perché nasce in questo modo fortuito. Pino coinvolge per la parte finanziaria il suo vecchio amico del mondo del cinema Lionello Massobrio che inventa il meccanismo che ci permette di uscire in edicola senza una lira. Senza il coraggio mio di Jacopo di Vauro di Mannelli e di Saviane, senza la genialità di Pino Zac IL MALE non sarebbe mai uscito. Oggi voi pensate che cinque disoccupati lasciano un lavoro sicuro per un avventura che più avventura non potrebbe essere? Nel gennaio 1978 noi quel coraggio l’abbiamo avuto e questo fa di Vauro a pieno diritto uno dei grandi fondatori del MALE. Poi Pino tre numeri dopo se ne andò lasciandomi il giornale tra le mani, ma questa è un altra storia. Un ultima chicca per concludere, il direttore che doveva sostituire Pino era Silverio Corvisieri, un onorevole di terza fila del Pci, intimo amico di Vincenzo Sparagna, a pensar male, fallita la direzione corvisieri, Silverio ci manda il suo compagniuccio di avanguardia operaia Vincenzo Sparagna, bravo giornalista, ma negato alla satira, punto. Naturalmente Vauro è insopportabile, ha tremila e cinquecento difetti, però alla fondazione del MALE lui c’era, ed anche in prima fila. Baci a tutti, Vincino
pubblicato su Facebook
Pino Zac. Rouge et noir. Tema e variazioni
Roma, Giovanni Semerano, 1958, pp. 48, cartonato, sovracoperta
Carucci, sd
Riedizione piu divertente con alcuni prolungamenti di processioni
Pino Zac. Questo popolo di …
Roma, Carucci, \19..!
2 v. , cm 23.5×11, tutti ill.
Comprende
· 1: Santi, eroi, poeti, navigatori ..
· 2: Tutti quelli che non sono compresi nel 1. volume
?1961??
Descrizione fisica    2 v. : ill. ; 23 cm
Note generali
· In cartella .
Pino Zac. Pretesti
Roma. Pince-nez Edizioni, 1959
cm 15×10.5, pp. (68), vignette solo al recto, brossura illustrata.
raccoglie 32 gustose caricature anticlericali ispirate ai celebri gatti dell’umorista Siné a cui è dedicato il libro)
Seconda edizione
Roma, Carucci, 1961, vignette solo al recto, brossura illustrata
cm 15×10, pp. [80],
Pino Zac. La cambiale
Roma, Ediz. Prince-nez, 1959
32 c. : ill. ; 11 x 26 cm
[48! carte : ill. ; 11×26 cm
Disegni di Pino Zac, testi di Tommaso Chiaretti, suggerimenti di Gianzio Sacripante .
Pino Zac. Dies Lirae
[S.l. : s.n.!, 1971, Quaderni di Argomenti socialisti
1 v. : quasi tutto ill. ; 19×24 cm.
Pino Zac. Liradiddio
Argomenti Socialisti 1972 n. 3
Pino Zac. Les cartes du Vatican
Paris, Balland, 1973, cm 20x 20,5, pag (144), brossura illustrata comp.te ill in rosso e nero
Bacri Roland et Pino Zac. Sacré nom d’une Bible! Poèmes et bibelots
Paris, Éditions Balland, 1973, pp. 141, couverture illustrée
Pino Zac. È arrivato un bastimento carico di… Referendum e via dicendum
Roma. A cura della Sezione stampa e propaganda del PSI (Roma-Ciampino : F.lli Spada), [1974]
cm 27, pp. [24] p., compresa la cop. : in gran parte illustrato
In 4. di cop.: No all’abolizione del divorzio e simbolo del Partito socialista italiano
Pino Zac. Orlando furioso. A cura di Luciano Secchi
Milano, Corno, 1975, I cartoons in grande 3
cm 30, pp. 223 p. : ill.
Pino Zac. Kirie & leison. Zolfo, incenso e mirra. A cura di Luciano Secchi
Milano, Corno, 1977, Comics cartoons 15
cm 21.8×22.6, pp. 128, disegni in b/n, cartonato illustrato
EUREKA POCKET N.60-PINO ZAC-KIRIE&LESON-EDITORIALE CORNO MAGGIO 1980
Pino Zac. Una più del diavolo
Milano, Corno, 1978, Eureka pocket 49
cm 18, pp. 192, brossura illustrata
Jean Cornec – Pino Zac. La verité toute nue
Paris, Editions du fromage, 1981
Pino Zac. SPQR. Sport per questa Roma
Roma, ADIAICS, [1985]
1 v. : ill. ; 24 cm.
Le Jeu de la Vme (Cinquième). 56 cartes concues et dessinées par Pino Zac.,
Durand, Dominique:
Editore: Editions Arts et Lettres, Nancy, 1977
In-4, album souple,premier plat illustré en couleurs, suite de planches de cartes à jouer, à détacher des pointillés, afin de constituer le jeu de la V° république, 56 cartes conçues et dessinées par Pino Zac, textes de Dominique Durand, graphisme de Françoise Perrot
Tarot an 2000
Paris, 1981
http://www.carte-a-jouer.com/Tarot-an-2000.html
Il cognac / [a cura di] Romano Sistu ; interviste di Alberto Bevilacqua, Alberto Consiglio, Marino de’ Medici, Ilario Fiore, Giancarlo Fusco, Carlo Maria Franzero, Paolo Monelli e Romano Sistu con i più noti barmen italiani e stranieri ; disegni di Zac
Roma : Canesi, [1966?], Le grandi strenne
259 p., [39] c. di tav. : ill. ; 24 cm.
Franco Angelo Calotti e Cinzia Bibolotti.
Pino Zac Mostre – Cinema – Incontri
Parma, Comune di Parma, 1986
Cinema
http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=85&ID_EVENT=767>EMPLATE=events.jsp
Il cavaliere inesistente. Un film di Pino Zac dal romanzo di Italo Calvino
Roma : Istituto Luce, 1994, Video club Luce
1 videocassetta (VHS) (ca. 96 min.) : color. son
Ripr. del film del 1970, prod. Italia; interpreti: Hana Ruzickova, Stefano Oppedisano, Evelina Vermigli Gori.
Pino Zac. Una vita contro. A cura di Valter Vecellio
Roma : Stampa alternativa ; Viterbo : distribuzione Nuovi equilibri, 2000, Eretica
cm 17×12, pp. 128, 9788872265772, €7.75
Erede della grande satira anticlericale risorgimentale che ebbe nell’Asino di Podrecca la massima espressione, Pino Zac (al secolo Giuseppe Zaccaria) ne ha rinverdito i fasti. Gli è stato possibile grazie alle molteplici collaborazioni (in primo luogo con il “Canard Enchaînéâ€) e invenzioni (I quaderni del Sale, Il Male, L’Anamorfico, ecc). Questo libro propone le migliori tavole anticlericali e ripercorre la sua carriera d’artista “controâ€, che ha fatto della sua vita una contestazione permanente in grafica, ma anche la grafica di una contestazione permanente.
Questo è un libro che non si vergogna di essere anticlericale, anzi: esplicitamente lo rivendica.
Pino Zac e le sue vignette sono un contravveleno per chiunque voglia opporre una “resistenza” civile e democratica all’ondata di generale melassa vaticanesca e “buonista” che minaccia di sommergerci e travolgerci.
Zac è il degno erede di Gabriele Galantara, il famoso “Rata Langa”, che tante volte venne arrestato, e per anni perseguitato dai fascisti. Al pari di Galantara, Podrecca, di mitiche riviste come L’Asino e Il Becco Giallo, settimanali di dura satira anticlericale che vendevano quasi un milione di copie – più del Corriere della Sera e di Repubblica! – Zac oggi è dimenticato, censurato, “vieto”: un ostracismo che non a caso colpisce tutti gli autori anticlericali. Chi ricorda più, infatti, storiche riviste come L’Uomo di pietra, La Rana, Pasquino, Don Pirloncino, Don Basilio, Cantachiaro? Attraverso la loro satira, per anni, si sono denunciati gli abusi e le malefatte del clero.
Eppure il referendum del divorzio nel 1974, e poi quello sull’aborto dell’anno dopo, hanno rivelato che i cattolici (o, almeno, i seguaci dei dogmi pontifici) non sono la maggioranza in Italia; e questo con buona pace delle “oceaniche” masse convogliate a San Pietro e a Tor Vergata.
Da oltre un secolo, dall’unità d’Italia ad oggi, la satira è stata uno dei mezzi più efficaci per denunciare l’avidità di denaro del clero, la simonia, la sete di potere e la pretesa di conservarlo scomodando Dio. Contro tutto questo si batteva, con la matita e con la parola, Pino Zac: la sua satira, ncll’immediatezza del segno grafico e della battuta, si esprimevano in un ironico, buffo, grottesco sberleffo: che smascherava impietosamente il “gioco” dei potenti e dei prepotenti.
Questo Zac ha pagato con denunce, processi, querele, condanne. Questo paga ancora; e non potendolo più perseguitare, cercano di cancellarne l’opera e il ricordo.
Ogni copia letta di questo libro è un macigno nello stagno del conformismo, dell’ipocrisia e del regime, anche quello attuale.
Pino Zac
\S. l. : s. n.!, stampa 2001 (L’Aquila : Gruppo tipografico editoriale)
cm 24×24, \68! c. : ill.
· Catalogo della Mostra.
Palazzo delle Esposizioni
Cento opere raccontano Pino Zac
8 marzo – 12 aprile 2002
Vignette, manifesti, cartoon raccontano Pino Zac (Giuseppe Zaccaria 1930-1985): un poeta della satira, testimone crudo della realtà politica italiana ed europea. In mostra i suoi disegni contro ogni forma di potere, contro il clero nella radicale serie “Sesso e chiesaâ€, i carabinieri, gli uomini politici, i banchieri e i magistrati; le vignette per il settimanale satirico parigino “Le Canard Enchainé, i disegni per la rivista “Playtime†fondata con altri a Londra; i disegni delle molte città visitate, in Europa e in America
La mostra è a cura di Edoardo Caroccia.
Allestimento di Valter Zarroli.
Catalogo con testi di Dario Fo, Luca Raffaelli, Le Canard Encheîné, Philippe Toussaint e Pietro Acquafredda, GTE, L’Aquila 2001.
Enti promotori:
Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali
Azienda Speciale Palaexpo
Palazzo delle Esposizioni
Associazione culturale Gli Alianti
Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo
Comunità Montana Peligna
L’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine
L’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magicaâ€, l’Aquila
EUREKA n° 4 (202) – 1980 – Ed. Corno + POSTER PINO ZAC
Minerva Auctions, asta 95. 14/11/2013, ORE 16.00 – ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
45. Giulio Andreotti
quattro caricature eseguite a china su carta da lucido, cm 33 x 20 ciascuna (sc)
Tutte recanti, lungo il margine inferiore, l’iscrizione autografa: Andreotti 1, 2, 3, 4
un piccolo foro al margine superiore del primo foglio
€500 – €700
Lotto non venduto
α 46. Forza Roma (Indipendentemente dal credo politico), 1983
sei caricature eseguite a china su carta, cm 34 x 24 ciascuna (sc)
tutte firmate: Pino Zac e recanti al verso iscizioni autografe relative alla colorazione della tavola
€800 – €1200
Lotto non venduto
I personaggi raffigurati sono il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e cinque esponenti della politica italiana dei primi anni ‘80 fra i quali Enrico Berlinguer, Bettino Craxi, Giulio Andreotti e Ciriaco De Mita, in abiti sportivi e con l’incitazione Forza Roma, riferita allo scudetto vinto dalla Roma nel 1983
α 47. Enrico Berlinguer
quattro caricature eseguite a china su carta da lucido, i primi due fogli cm 33 x 17,5, gli altri due cm 33 x 18,5 (sc)
Tutti recanti, lungo il margine inferiore, l’iscrizione autografa: Berlinguer 1, 2, 3, 4
un piccolo foro al margine sinistro del primo foglio
€500 – €700
Risultato di vendita: € 625
α 48. Forza lupi, 1983
tecnica mista su cartoncino, cm 24 x 34 (sc)
Firmato in basso a destra: Pino Zac
Al verso, iscrizione autografa a matita per la pubblicazione della tavola
€400 – €600
Lotto non venduto