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Tutti gli scritti. 1. Punto e linea nel piano, Articoli teorici, I corsi inediti al Bauhaus, 2. Dello spirituale nell'arte. Scritti critici e autobiografici, teatro, poesie

A cura di Philippe Sers


Milano, Feltrinelli, 1973, 1974, Arte e teoria dell'arte
cm 22.3x21.5, pp. XXIV-321-(3), con 30 illustrazioni in b/n, 14 a colori e oltre 200 disegni, pp. XX-424-(4), con oltre 100 illustrazioni in b/n e 16 a colori, cartonato, dorsi in tela, sovracoperte illustrate, cofanetti in tela
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Indici

Volume I

Introduzione  V
Kandinsky e la coerenza in pittura
I. Punto e linea nel piano


Contributo all'analisi degli elementi pittorici
Presentazione  3
Kandinsky alla ricerca di un metodo
Prefazione alla prima edizione  9
Prefazione alla seconda edizione  10
Introduzione  11
Punto  15
Linea  35
Piano di fondo  71
Appendice  89

II. La grammatica della creazione


Sulla questione della forma  117
Sulla comprensione dell'arte  133
La pittura come arte pura  137
Conferenza di Colonia  143
Un nuovo naturalismo?  151
Gli elementi fondamentali della forma  153
Corso e seminario sul colore  155
Ieri, oggi, domani  159

III. Il futuro della pittura


Arte astratta  163
Analisi degli elementi primari della pittura  169
Riflessioni sull'arte astratta  173
La pittura astratta  179
L'arte d'oggi è più viva che mai  185
La tela vuota  191
Arte concreta  195
Il valore di un'opera concreta  199
Ogni epoca spirituale  207

IV. Insegnamento artistico e corsi al Bauhaus


L'insegnamento artistico di Kandinsky  211
Piano schematico di studi e di lavoro per l'Istituto di cultura artistica  229
Il valore dell'insegnamento teorico in pittura  235
Pedagogia dell'arte  237
Corso di Kandinsky. Disegno analitico  238
Insegnamento di Kandinsky. Programma di corsi per il Bauhaus  239
I corsi al Bauhaus  240
Elenco delle opere riprodotte  321


Volume II
 
Introduzione  VII
I. Primi scritti


Le pene inflitte dai tribunali del volost' del governatorato di Mosca  3   
Corrispondenza da Monaco  13
Lettere da Monaco  17
Contenuto e forma  37
Dove va l'arte "nuova"  41
Il museo di cultura pittorica  47
La grande utopia  53
I passi compiuti dalle arti figurative nella politica artistica intemazionale 57

II. Dello spirituale nell'arte


Prefazione alla prima edizione  65   
Prefazione alla seconda edizione  66
A. Considerazioni di carattere generale  67
B. La pittura  91
Conclusione  135
Nota a "Dello spirituale nell'arte"  147

III. Kandinsky visto da Kandinsky


Sguardo al passato  153
Intervista concessa a Charles-André Julien  183
Risposte a P. Plaut  187
Il Cavaliere azzurro (rievocazione)  191
Risposte al questionario della "Gaceta de arte"  195
Intervista concessa a Nierendorf  199
Le mie xilografie  203

IV. L'arte astratta


Risposta alle critiche  207
Almanacco: Il Cavaliere azzurro  209
Il Cavaliere azzurro. Prefazione alla seconda edizione  211
Eugen Kahier  213
Dell'artista  215
Dal Catalogo per l'esposizione di Le Fauconnier  223
La parete nuda  225
Paul Klee  229
Linea e pesce  231
Due direzioni  233
Omaggio a Baumeister  237
Franz Marc  239
Accesso all'arte  243
"Stabilità animata." Breve analisi supplementare  249
Astratto o concreto?  251
"Rilievi colorati" di Sophie Tseubner-Arp  253
Domela  255

Cataloghi


Catalogo per l'esposizione della Neue Künstlervereinigung a Monaco  257
Esposizione a Berlino di opere del periodo 1902-1912  258
Catalogo Gummesons Konsthandel  258
Catalogo per l'esposizione dell'ottobre 1928 nella Galleria Ferdinand Möller a Berlino  260
Esposizione di disegni di Kandinsky alla Galleria Ferdinand Möller a Berlino  260
Il calcolo  261


V. Verso la sintesi delle arti


Sulla composizione scenica  265
Sulla sintesi scenica astratta  271
E. Alcune nozioni sull'arte sintetica  275
Composizioni sceniche
Il suono giallo  281
Suono verde  283
Nero e bianco  293
Viola  297
Di là dal muro  317
I quadri di Schönberg  321
Curve di danza. Sulle danze della Palucca  325
Modest Musorgskij: Quadri di un'esposizione  329

VI. Poesie


Suoni
Colline  333
Visione  334
Fagotto  335
Aperto  337
Inizio di primavera  338
Gabbia  339
Ciò  340
Campana  341
Terra  342
Perché  343
Oboe  344
Immutabilmente  345
Primavera  347
Qualcosa  348
Non  349
Allora ancora?  350
Volto  351
Acqua  353
Lo strappo  355
Diversamente  356
Uscita  357
Nel bosco   358
Sipario  359
Schiuma bianca  361
Inno  361
Più tardi  362
Avventura  363
Gesso e fuliggine  364
Primo vere  365
Foglie  366
Canto  367
Radice  368
Tavolo  368
Prato variopinto  370
Sguardo  371
La torre  372
Sguardo e lampo  373
Il molle  374

Altre poesie


Crepuscolo  377
Bianco-corno  378
Dialogo da salotto  379
Inadeguatezza  380
E la fine?  381
Da... a  382
Reminiscenze  383
Viribus unitis  386
Testimonium paupertatis  387
Ergo  388
S  389
Sempre insieme  390
Il fondo  391
Le passeggiate  393
Lirica  395
Precauzione  396
Il sordo che intende  397
Mezzogiorno  398
L'orologio suona  399

Documentazione generale


Tavole cronologiche  403
Bibliografia  407
Elenco delle opere riprodotte  417



Nel 1895 il giovane Kandinsky, trovandosi di fronte a un "pagliaio" di Monet, a Mosca, confessa di non essere riuscito a riconoscere nel quadro l'"oggetto" ma di essere rimasto sconvolto dalla forza incredibile della tavolozza del pittore francese.

Da quella folgorante esperienza ha inizio una lunga evoluzione parallela che trova espressione a un tempo nell'opera pittorica, dal 1910 sempre più motivata in senso astratto, e negli scritti teorici, con i quali Kandinsky interviene ripetutamente nella discussione sulle arti. Questi scritti, in cui l'opera d'arte viene analizzata, ridotta ai suoi componenti elementari — il punto, la linea, I colori, le tensioni — e poi ricostruita attraverso lo studio della composizione, testimoniano del costante approfondimento dell'autore verso una difficile verità artistica e sono arricchiti da un'esperienza che riflette via via gli eventi esterni della sua esistenza: dallo studio del diritto a Mosca, agli studi artistici e poi all'insegnamento in Germania, ai viaggi in Italia e in altri paesi, al ritorno in Germania e al periodo d'insegnamento al Bauhaus, agli ultimi anni trascorsi in Francia, dove si rifugiò per non sottostare alla dittatura nazista.
Questo volume ripercorre l'evoluzione del pensiero teorico di Kandinsky, qual è consegnata soprattutto a numerosi articoli e saggi e al trattato Punto e linea nel piano. Ma ad arricchire ancor più questo quadro, il volume presenta il testo dei corsi tenuti da Kandinsky al Bauhaus, per i quali non esiste ancora un'edizione tedesca, e che sono stati quindi tradotti dai manoscritti originali; questi corsi ci danno per la prima volta l'esatta misura del lavorio instancabile dell'autore e dell'opera continua di ricerca e di sperimentazione che è sottintesa non solo dagli articoli — spesso redatti in una forma solo apparentemente lapidaria e aforistica — ma anche dall'intera sua opera pittorica.
 
Il secondo volume completa l'edizione di Tutti gli scritti di Kandinsky, un'opera che si pone come punto di partenza e come pietra di paragone per i successivi sviluppi dell'arte del nostro secolo.

Sono qui raccolti diversi aspetti dell'opera dell'artista: dai primissimi saggi in lingua russa agli scritti autobiografici — esemplare fra questi Sguardo al passato, in cui viene concisamente e acutamente colta la genesi, ricondotta a una serie di esperienze significative, del suo pensiero artistico —. agli scritti di critica e di teoria dell'arte, al celebre saggio Dello spirituale nell'arte, uno tra i libri più influenti del nostro secolo. Sono inoltre raccolte nel volume le opere teatrali, pressoché tutte inedite, e le poesie, che vengono qui ristampate col testo a fronte e le illustrazioni originali dell'edizione tedesca del 1913.
La lettura di questi scritti mette nettamente in risalto la centralità, in tutta l'evoluzione del pensiero artistico di Kandinsky, di un problema fondamentale: il rapporto arte-natura. Kandinsky studia l'arte come altri potrebbero studiare la natura, con spirito scientifico. La sua posizione è privilegiata e al tempo stesso esposta a un rischio mortale: in lui coesistono, in virtù di un difficile equilibrio, la creazione — una creazione ispirata dal "sentimento," dall'intuizione artistica — e un'analisi razionale di una chiarezza senza ombre e di un rigore senza cedimenti. Ne scaturisce una sorta di manifesto che viene poi via via articolandosi in una vera e propria grammatica della creazione artistica, alla ricerca di leggi che, naturalmente, sono solo le condizioni iniziali di tale creazione.
Kandinsky è acutamente consapevole del divario esistente fra arte e natura — è impossibile esprimere pittoricamente l'ora più bella delle giornate di Mosca — e trova la giustificazione di un nuovo concetto dell'arte, della sua legalità peculiare, nella crisi stessa del concetto di natura, quale si è venuta manifestando soprattutto all'inizio del secolo con la scoperta della natura composita del l'atomo. Se la natura si rivela un'immagine puramente esteriore, illusoria, di una realtà più profonda, cade la necessità di imitare un simulacro irreale, una forma vuota, e si impone il concetto di una creazione artistica che è paragonabile alla Creazione in generale e che tende a esprimere non la forma esteriore della realtà, bensì il suo contenuto inferiore, raggiungendo cosi quella dimensione autentica in cui finalmente si ricostituisce il contatto fra natura e arte.

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