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Gli scritti editi e inediti. Altri inediti e apparati critici

A cura di Zeno Birolli, prefazione di Mario De Micheli


Milano, Feltrinelli, 1971, 1972, Arte e teoria dell'arte
2 volumi, cm 22.3x21.5, pp. xxiv-475-(1), con oltre 110 illustrazioni in b/n e 10 a colori, pp. 109-(3), illustrazioni in b/n, foglietto pubblicitario allegato, cartonato, dorso in tela, sovracoperta e brossura (il secondo volume), cofanetto
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Indici

Gli scritti editi e inediti

Prefazione di Mario De Micheli  V
Avvertenza del curatore  XIX
Ringraziamenti  XXII

Sritti teorici
Manifesti e Prefazioni


Manifesto dei Pittori futuristi  3
La Pittura futurista. Manifesto tecnico  7
Prefazione al Catalogo della 1a Esposizione di Pittura futurista  13
Manifesto tecnico della Scultura futurista  23
Prefazione al Catalogo della 1a Esposizione di Scultura futurista  31

Articoli e polemiche


Fondamento plastico della pittura e scultura futuriste  39
I futuristi plagiati in Francia  45
Il Dinamismo futurista e la Pittura francese  53
Per l'ignoranza italiana  57
Contro la vigliaccheria artistica italiana  61
Simultaneità futurista  67
Il cerchio non si chiude  71

Pittura e scultura futuriste
(Dinamismo plastico)


 1. Perché siamo futuristi  77
 2. Contro il paesaggio e la vecchia estetica  83
 3. Contro la vigliaccheria artistica  91
 4. Pubblico moderno nella vita, passatista in arte  97
 5. Contro l'ossessione della cultura e contro il monumento nazionale  105
 6. Perché non siamo impressionisti  109
 7. Che cosa ci divide dal Cubismo  121
 8. Fondamento plastico della pittura e scultura futuriste  137
 9. Moto assoluto e moto relativo  145
10. Dinamismo  149
11. Linee-forza  155
12. Solidificazione dell'impressionismo  159
13. La compenetrazione dei piani  163
14. Complementarismo dinamico  165
15. Noi porremo lo spettatore nel centro del quadro  173
16. Simultaneità  175
17. Trascendentalismo fisico e stati d'animo plastici  183

Manifesto futurista ai Pittori Meridionali  205

Scritti letterari
Parole in libertà  217
Sintesi teatrali


Genio e cultura  225
Corpo che sale  228
La garsonnière  229
Le prugne verdi  230


Scritti biografici
Diari


Primo taccuino (6 gennaio-12 settembre 1907)  235
Secondo taccuino (12 settembre-30 dicembre 1907)  259
Terzo taccuino (2 gennaio-24 agosto 1908)  273
Diario di guerra (7 agosto-27 ottobre 1915)  313

Lettere  327

Scritti di critica e cronaca artistica
Le arti plastiche - Gli Avvenimenti  393
 
Appendice  419

Apparati


Note del curatore  427
Indice delle opere riprodotte in bianco e nero  469
Indice delle opere riprodotte a colori  472
Indice degli autografi riprodotti in fac-simile  473


Altri inediti e apparati critici

Sommario
Nota introduttiva di Zeno Birolli  3


Avvertenza  8
Ringraziamenti  9

Scritti inediti


La Pittura Futurista  11
Note per la Conferenza tenuta a Roma 1911  30
Architettura futurista. Manifesto  36
Appunti  41
Balla  46
Ricerche sull'arte di Russolo  49

Parole in libertà


Lettere a rovescio  53
Primavera  54
Antracite al sole  57
[Appunti per un diario]  60

Note al Libro e ai Manifesti


Scultura [Note per il Manifesto tecnico della Scultura futurista]  64
Manifesto Scultura  65
Che cosa ci divide dal cubismo. Note  68
Fondamento plastico della pittura futurista. Note  70
Note per il libro  72

Apparati


Note del curatore  80
Appendice  103
Indice  105
Questo volume intende far conoscere l'opera di Umberto Boccioni, non tanto come pittore e scultore che si è acquistato un posto di assoluto rilievo nell'arte del nostro secolo, quanto come teorico.

I suoi scritti, infatti, non sono solo essenziali alla comprensione degli sviluppi della moderna arte italiana, ma costituiscono un importante contributo alle avanguardie europee, attraverso gli scambi con la cultura francese del cubismo e dell'orfismo, con l'espressionismo tedesco e con tutti i movimenti innovatori dell'arte russa. Oltre al merito di raccogliere per la prima volta tutto insieme lo sparso materiale degli scritti editi di Boccioni, spesso ormai pressoché inaccessibili (i "manifesti" e le "prefazioni," gli articoli, l'opera maggiore, Pittura e Scultura futuriste, le "parole in libertà," le "sintesi teatrali." i diari, le lettere, gli scritti di critica e cronaca artistica), e a quello di riprodurre testi inediti (appunti, lettere, stesure autografe, con varianti, di testi pubblicati), quest'edizione ha il pregio di affiancare ai testi teorici un complesso di documenti biografici che ne permettono una comprensione più completa, mettendo in luce le esitazioni, i ripensamenti, gli entusiasmi e le componenti umane, culturali, sociali. Ricca di inediti è anche la parte iconografica, che illustra soprattutto la fase preparatoria dell'opera artistica di Boccioni e costituisce un'efficace esemplificazione del suo lavoro teorico, un lavoro che è ancor oggi vivo e vitale.

Altri inediti e apparati critici:


Dopo la pubblicazione, nel 1971, del volume Gli scritti editi e inediti viene presentata ora un'appendice di non minore importanza per quanti si interessano alle avanguardie storiche e al movimento futurista: U. Boccioni, Altri inediti e apparati critici, sempre a cura di Zeno Birolli. Durante la preparazione del primo volume e attraverso ricerche successive, è stata scoperta una ricca serie di inediti riguardante Boccioni e il futurismo.
Questi testi risalgono infatti al periodo in cui più intensa fu l'attività di questo gruppo di artisti e, in ordine cronologico, sono: La Pittura Futurista, Note per la Conferenza tenuta a Roma, Architettura futurista. Manifesto, Appunti, Balla, Russolo, Parole in libertà. Sulla natura di questi inediti è possibile un primo bilancio utile a mettere in miglior luce la genesi della cultura di Boccioni e i suoi rapporti con l'estetica francese; la sua impronta a tutta la poetica futurista; il rapporto determinante fra l'ideale marinettiano di sviluppo unitario e programmatico del movimento e la prassi artistica e riflessione del pittore.
L'apporto di nuovi materiali stimola e aiuta con nuove possibilità di ricerca quel settore della critica che supera la generica codificazione di un artista e di un movimento sottoponendo scritti e opere a indagini specifiche, comparative, articolate che spiegano la necessità di un recupero, ora fortunoso, non occasionale delle fonti. Il significato degli inediti viene a coincidere con questo orientamento metodologico e storiografico di compresenza della parola e dell'immagine. Potrà risultare sorprendente al mondo della cultura italiana il Manifesto dell'Architettura che con certezza è stato ideato e scritto dal pittore con un anticipo di alcuni mesi su quello di Sant'Elia, che risale all'inizio del 1914.

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